FED CUP – Sorteggio non semplice: per la quarta volta in sei anni, ci toccano gli Stati Uniti. Giocheremo fuori casa ed è probabile che saremo sfavoriti. Si gioca l’8-9 febbraio.
Il sorteggio della Fed Cup 2014

Di Riccardo Bisti – 11 luglio 2013

 
“Ancora tu? Non mi sorprende, lo sai”. Lo cantava Lucio Battisti, lo può ripetere Corrado Barazzutti. Stavolta non si parla di una sola donna, ma addirittura cinque. Per la quarta volta negli ultimi sei anni, l’Italia di Fed Cup pesca gli Stati Uniti di Mary Joe Fernandez. L’ultimo scontro diretto è molto recente: a febbraio, il 105 Stadium di Rimini diede una grossa mano a Errani e Vinci per superare le americane al doppio di spareggio. Va da sé che i prossimi 8-9 febbraio giocheremo in trasferta e sarà molto dura. Ci aspetta un weekend diverso rispetto alla finale di San Diego 2010, quando il team americano era Williams-Dipendente. Senza Serena e Venus, giocarono i singolari Coco Vandeweghe, Bethanie Mattek Sands e Melanie Oudin. Per Pennetta e Schiavone fu un gioco da ragazzi. Stavolta sarà dura perché stanno emergendo giocatrici interessanti, e le nuove regole per l’eleggibilità olimpica (almeno tre nel quadriennio) favoriranno l’eventuale disponibilità di Serena Williams, anche se un suo forfait non stupirebbe nessuno. Ma la grande novità è un'altra: per la prima volta, Mary Joe Fernandez può ragionare anche a prescindere di Serena (Venus, ormai, non è più competitiva da tempo). In concreto, chi potremmo affrontare? A sette mesi dal match è folle ipotizzare il quartetto, ma proviamo a entrare nella testa di Mary Joe. La capitana USA sa cos’è la riconoscenza: per questo dovrebbe esserci Varvara Lepchenko, sempre presente e molto efficace a Rimini, quando battè sia Errani che Vinci. Sul cemento, dovrebbe trovarsi ancora meglio. La 27enne nata in Uzbekistan è scesa aal numero 36 WTA, ma vale di più. Siamo pronti a scommettere che ci sarà.
 
E le altre tre? Dando retta alla classifica, dovrebbe esserci Sloane Stephens. La baby di Fort Lauderdale non è venuta a Rimini perché non si aspettava la semifinale in Australia, ma ha partecipato allo spareggio con la Svezia. Non è l’erede di Serena Williams, ma è probabile che a febbraio sia già a livello di top 10. E la sua potenza fa paura. A Rimini non aveva destato una grossa impressione Jamie Hampton, che poi è esplosa tra maggio e giugno. Dopo aver pagato il prezzo dell’esordio, saarebbe un’avversaria molto pericolosa. In sette mesi, può crescere molto Madison Keys, 18 anni e già tra le prime 50 WTA. Dotata di un fisico esplosivo, il suo tennis sembra una bomba destinata ad esplodere. A febbraio potrebbe essere ancora più in alto e non è escluso che la Fernandez le regali la prima convocazione. Gli Stati Uniti hanno altre quattro giocatrici tra le top 100: Bethanie Mattek Sands (che ha battuto la Errani a Stoccarda e potrebbe essere una buona opzione in doppio), Mallory Burdette, Christina McHale e Lauren Davis. Insomma, Mary Joe ha l’imbarazzo della scelta. Senza considerare le sorelle Williams, che se avranno voglia di giocare troveranno le porte spalancate.
 
Insomma, ci aspetta un match molto difficile, a prescindere da chi giocherà. La superficie più probabile è un cemento indoor, ma sarebbe possibile anche giocare all’aperto: quattro anni fa, le americane ospitarono l’Argentina a Surprise, in Arizona, scegliendo la stessa superficie dello Us Open. Più probabile che contro l’Italia optino per il Supreme indoor utilizzato lo scorso anno a Worcester contro la Bielorussia. E l’Italia? Presto per dire chi giocherà. Le uniche certezze sembrano riguardare Sara Errani e Roberta Vinci, anche se una trasferta negli States a febbraio non è il massimo (subito dopo ci saranno Doha e Dubai), mentre sono un’incognita Flavia Pennetta e Francesca Schiavone. La brindisina ha addirittura detto che potrebbe ritirarsi a fine 2013 se la classifica non dovesse soddisfarla. Wimbledon aveva allontanato i fantasmi, ma la sconfitta contro la Zakopalova a Palermo non è stato un bel segnale. Sembra lo scenario ideale per la prima convocazione di Camila Giorgi, con cui è stato raggiunto un accordo dopo anni di rapporti non sempre idilliaci. L’italoargentina ha vissuto a Miami e ha giocato moltissimi tornei ITF negli Stati Uniti, quindi potrebbe essere addirittura un’opzione per il singolare, anche se manca davvero troppo tempo. Per il resto, non dovrebbero esserci sorprese: in caso di forfait delle migliori, sono pronte a subentrare Karin Knapp e Nastassja Burnett. La Knapp, in particolare, può difendersi bene sul rapido. Tutti ricordano gli ottavi a Wimbledon, ma nel 2008 raggiunse una bella finale all’indoor di Anversa. Insomma, manca tantissimo e non possiamo andare oltre le ipotesi. Tuttavia, ci sono buone possibilità che l’Italia si presenti da sfavorita. Chi vince affronterà la vincente di Spagna-Repubblica Ceca (c’è quindi la possibilità di ripetere il percorso del 2013 a fattori campo invertiti), mentre in caso di sconfitta giocheremmo lo spareggio per non retrocedere contro una delle quattro squadre che emergeranno dal World Group II.
 
FED CUP 2014 
WORLD GROUP I

8 – 9 Febbraio 2014
Stati Uniti – Italia
Spagna – Repubblica Ceca
Slovacchia – Germania
Australia – Russia
 
WORLD GROUP II
Argentina – Giappone
Francia – Svizzera
Svezia – Polonia
Canada – Serbia