Sarà il torneo di Amburgo, storicamente favorevole ad Andreas Seppi, a regalare a Fabio Fognini lo status di numero 1 italiano. Il ligure viaggia come un treno e sfida Haas. Federer non esalta ma passa.
Roger Federer al servizio con la sua nuova racchetta Wilson
Di Riccardo Bisti – 19 luglio 2013
Fabio Fognini dice che non gli interessa granchè. Sin da piccolo lo hanno abituato a pensare in grande, a guardare oltre il panorama di Arma di Taggia. A Fabio interessa la classifica mondiale, non certo il ranking italiano. Ma nel piccolo mondo del tennis nostrano, il sorpasso che si materializzerà lunedì ha un grosso valore simbolico: può segnare un passaggio di consegne che potrebbe durare fino a quando non emergeranno i ragazzi nati negli anni 90, da Gianluigi Quinzi in giù. I fatti: mentre Andreas Seppi è stato subito eliminato all’ATP 500 di Amburgo, Fabio Fognini continua a rullare gli avversari con una facilità impressionante. Dopo aver battuto Albert Ramos, ha lasciato sei giochi a un ottimo professionista come Marcel Granollers. Adesso avrà l’ennesimo test di maturità: sette giorni dopo, ritrova Tommy Haas, battuto piuttosto nettamente a Stoccarda. Forse non è un caso che il sorpasso arriverà proprio lunedì prossimo: sarà il primo giorno del torneo ATP di Umago, uno dai preferiti da Fognini, in cui vanta già un paio di semifinali ed è sempre stato trattato da top-player, anche quando la classifica non era così ridente. Dovesse perdere contro Tommy Haas, l’azzurro è già certo di centrare il best ranking al numero 23 ATP e superare Seppi che scenderà in 24esima posizione. In caso di vittoria, si aprirebbero scenari ancora più gustosi, tanto che qualcuno si spinge più in là e spera in un rapido approdo tra i primi 15. A parte un clamoroso aggancio tra i Fab-Four (o Five, come preferite), nessun traguardo è precluso al Nuovo Fognini, quello che si è confessato nella nostra intervista di qualche giorno fa. D'altra parte, anche Riccardo Piatti ne ha previsto un approdo tra i top 10. E non ha alcun interesse a dirlo, visto che non fa più parte del team da un paio d'anni.
Se la guardiamo dal lato di Seppi, i simboli aumentano. Intanto per i due precedenti di quest’anno, a Monte Carlo e a Roma. Nel Principato c’è stata lotta, mentre a Roma si è visto il peggior Seppi stagionale. E poi c’è il fatto che sia proprio il Rothenbaum Club il teatro del sorpasso: Amburgo è un torneo storicamente amico di Andy. Nel 2005, quando aveva appena 21 anni, centrò i primi quarti in un Masters 1000. Tre anni dopo ha colto uno dei migliori risultati in carriera, raggiungendo le semifinali nell’ultima edizione prima del declassamento. Dopo un match-thriller contro Kiefer nei quarti, fu lui il quarto incomodo tra Federer, Nadal e Djokovic. E anche nel 2009, primo anno da ATP 500, giunse in semifinale. Quest’anno si è perso contro Granollers, non arrivando a giocarsi il derby con Fognini. Un derby che avrebbe messo in palio la leadership nazionale. A parole, sia Fabio che Andreas dicono di preferire il ranking mondiale, ma non c’è dubbio che la lotta per il numero 1 italiano sia affascinante e benefica. Magari senza volerlo, magari nell’inconscio, ma i due cercheranno di superarsi continuamente. E ne trarrà beneficio il nostro tennis. L’impressione è che il Fognini attuale abbia una marcia in più. Proverà a dimostrarlo oggi, quando giocherà il terzo match da mezzogiorno (diretta SuperTennis) contro il monumentale Haas, che nel 1997 (sedici anni fa!) giocò la sua prima semifinale in questo torneo. In quei giorni, Fognini frequentava ancora le scuole elementari.
Ma il torneo di Amburgo è anche altro. Michael Stich può essere contento. Intanto per la presenza di Roger Federer. Lo svizzero ha riportato la gente sugli spalti, dopo che le ultime tre edizioni avevano sofferto il declassamento anche in termini di pubblico. Non è piaciuto contro Brands, appena meglio contro Hajek. Ma tutti osservano la sua racchetta, una Wilson nera da 98 pollici che è il vero "personaggio" della settimana. Lo tempestano di domande sull’argomento, lui risponde un po’ evasivo: “Mi ci vorrà ancora un po’ per abituarmi, vedere come reagisce a ogni singolo colpo – ha detto – chiaramente si comporta meglio su alcuni colpi. Ma è importante non parlarne così tanto o pensarci tutto il tempo. Bisogna lottare punto dopo punto ed essere ottimisti. Voglio ottenere un buon risultato, ed è quello che sto facendo. Federer ha raggiunto i quarti di finale per l’ottava volta in stagione, ma ha vinto solo un titolo (il mese scorso ad Halle). In caso di successo, supererà a John McEnroe e salirà al terzo posto della classifica All-Time. Il suo prossimo avversario sarà Florian Mayer. Gli altri due match saranno Verdasco-Delbonis (il ritrovato spagnolo contro il redivivo argentino, che ogni tanto infila un exploit dopo aver tradito più di una promessa) e l’altra sfida Spagna-Argentina tra Nicolas Almagro e Juan Monaco, campione in carica. Un venerdì coi fiocchi: se è vero che Roger Federer è il solo top 10 ancora in gara, ogni partita ha la sua ragione, il suo intrigo, le sue emozioni. E poi c’è Fognini…
ATP 500 AMBURGO
Quarti di finale
Roger Federer (SUI) vs. Florian Mayer (GER)
Fernando Verdasco (SPA) vs. Federico Delbonis (ARG)
Juan Monaco (ARG) vs. Nicolas Almagro (SPA)
Tommy Haas (GER) vs. Fabio Fognini (ITA)
Post correlati
Grazie Rafa, modello di talento e intelligenza
Un campione unico, buono, intelligente, amato da tutti, fan e avversari, anche il suo più grande foto Ray Giubilo...