Due ottime prestazioni rilanciano Karin Knapp e Flavia Pennetta. L’altoatesina supererà la Schiavone e diventerà n. 3 d’Italia, la pugliese allontana i propositi di ritiro. 
Flavia Pennetta giocherà la terza semifinale in carriera sulla terra di Bastad

Di Riccardo Bisti – 19 luglio 2013

 
Quello tra Karin Knapp e Flavia Pennetta è un parallelo che calza. Le loro storie ridanno ossigeno all’Italia dei pigroni e dei mammoni. Karin è in semifinale a Bad Gastein (235.000$, terra), Flavia l’ha imitata a Bastad (235.000$, terra). Ok, non stiamo parlando di Wimbledon, ma sono tappe obbligate per costruirsi un posto al sole nel circuito WTA. Una classifica che consenta di programmarsi con agio, senza passare dalle qualificazioni o infilandosi nell’appiccicosa realtà dei tornei ITF. E’ da qui che si parte e si riparte. La Knapp ha giocato un match perfetto contro la giovanissima Annika Beck, classe 1994 e prospetto molto interessante. Ma stavolta non ce n’era: un durissimo 6-0 6-1 che le regala la seconda semifinale su due partecipazioni a Bad Gastein. Evidentemente, le montagne austriache le si addicono, così simili al natio Alto Adige. Quando finisce lassù, nei campi costeggiati dalla ferrovia e con un supermercato nei paraggi, Karin si sente come a casa anche se ormai si trova nel Lazio con il cuore, la testa e l’inflessione (vive ad Anzio con il fidanzato-coach Francesco Piccari). Sei anni fa, Bad Gastein ci fece capire che la Knapp era una giocatrice dall’immenso potenziale. Battè Koch, Pous Tio e Martinez Sanchez prima di cedere all’austriaca Yvonne Meusburger, che in finale avrebbe ceduto alla Schiavone (primo titolo in carriera per la milanese). Fu l’inizio della prima (e breve) carriera della Knapp, che meno di dodici mesi dopo sarebbe stata bloccata da problemi fisici di varia natura (prima il cuore, poi il ginocchio) che avrebbero messo KO un bisonte. Invece Karin ha continuato a crederci e adesso torna a Bad Gastein in un delirio di corsi e ricorsi storici.
 
La prossima avversaria sarà proprio la Meusburger, come sei anni fa. Allora finì 6-1 3-6 6-3 ma oggi le sensazioni sono ancora più favorevoli, perché la Knapp ha acquisito un’esperienza che l’ha fortificata. E parte leggermente favorita, anche se ha perso anche l'altro precedente, due anni all'ITF di Ismaning. Inoltre, nel ranking di lunedì, dovrebbe attestarsi a ridosso delle prime 50 WTA e superare proprio Francesca Schiavone. Dietro Errani e Vinci, dunque, la terza forza del tennis italiano sarà proprio Karin con il suo tennis un po’ rigido ma potente e moderno. La notizia, ovviamente, ha una rilevanza anche in chiave Fed Cup. I prossimi 2-3 novembre, a Cagliari, sarà dura ignorare la Knapp. Soprattutto se dovesse continuare così. E sarà dura ignorare anche Flavia Pennetta, che a suon di risultati sta allontanando i fantasmi di un possibile ritiro a fine 2013. “Se non mi costruisco una buona classifica potre pensare di smettere, alla mia età non mi sento di tornare a giocare i tornei ITF” ha detto Flavia prima di raggiungere gli ottavi a Wimbledon (persi con qualche rimpianto) e questa semifinale a Bastad, altro torneo che rimanda a corsi e ricorsi storici decisamente piacevoli. Flavia è giunta al penultimo round già un paio di volte, nel 2009 e nel 2010. La sconfitta di quattro anni fa contro Caroline Wozniacki diede il via alla magica estate che sarebbe culminata nei quarti allo Us Open e con il piazzamento tra le prime dieci WTA. Fece semifinale anche l’anno dopo, stoppata dall’amica Gisela Dulko. Stavolta ha tutte le chance di spingersi ancora più avanti, magari in una finale contro Serena Williams, che sta maciullando le avversarie con la consueta facilità.
 
Nell’unico quarto giocato sul Campo 1, Flavia non ha avuto problemi contro Virginie Razzano, altra ragazza colta da mille sfortune, ancora più gravi delle sofferenze amorose e dei problemi fisici di Flavia. Ma sul campo da tennis non c’è spazio per i sentimentalismi, e allora l’azzurra si è imposta con un netto 6-1 6-3 (rimontando da 1-3 nel secondo). Forse non tornerà la Pennetta di qualche anno fa, ma questo risultato la farà tornare in scioltezza tra le top 100, intorno all’85esima posizione. In caso di successo contro Johanna Larsson (battuta 6-4 6-1 nell’unico precedente, quattro mesi fa a Miami), scalerebbe un’altra decina di posizioni, l’ideale per avvicinarsi alle prime 50, obiettivo minimo stagionale. Un traguardo tutt’altro che impossibile, visto che non ha punti da difendere fino a febbraio dell’anno prossimo. In attesa di un ricambio che ha ancora bisogno di tempo per arrivare, e che non garantisce la stessa qualità, è molto importante che la vecchia guardia continui a centrare risultati. Alle spalle di Errani e Vinci, in effetti, si è creato un buco un po’ troppo grande. In questo momento, Karin e Flavia sembrano le più indicate a colmarlo, in nome della compattezza che è sempre stato il punto di forza del tennis italiano. E se i ricorsi storici inducono all’ottimismo, è giusto crederci.
 
WTA BAD GASTEIN
Quarti di finale

Karin Knapp (ITA) b. Annika Beck (GER) 6-0 6-1
 
Semifinali
Karin Knapp (ITA) vs. Yvonne Meusburger (AUT)
 
WTA BASTAD
Quarti di finale

Flavia Pennetta (ITA) b. Virginie Razzano (FRA) 6-1 6-3
 
Semifinali
Flavia Pennetta (ITA) vs. Johanna Larsson (SWE)