Doping: la versione di Troicki
Squalificato 18 mesi per aver saltato un test antidoping, Viktor Troicki ha diramato un comunicato per dare la propria versione dei fatti. "Il 15 aprile mi sentivo terribilmente male prima, durante e dopo la partita contro Jarkko Nieminen. Dopo il match sono stato selezionato per il sangue e per le urine: mi sono recato nella sala antidoping dopo la doccia e lo stretching. Dopo aver dato i campioni di urina, ho detto alla dottoressa di sentirmi davvero male e che, secondo me, un prelievo del sangue mi avrebbe fatto stare ancora peggio. Mi sento sempre molto male quando ho bisogno di fare un prelievo di sangue e quel giorno avevo paura di finire in ospedale. La responsabile del test mi ha detto che apparivo pallido e malato, e che avrei potuto saltare il test se avessi scritto all'ITF una lettera di spiegazione a riguardo. Mi ha dettato la lettera e mi ha lasciato andare senza prelevare il sangue. E' stata molto disponibile e comprensiva…adesso mi dicono che ho rifiutato di sottopormi a un test del sangue senza giustificazione. E' un incubo. Io ero sicuro al 100% che fosse tutto OK, così come il mio coach Jack Reader che è rimasto con me per almeno metà del tempo della procedura". Troicki ha poi aggiunto che la mattina successiva si è sottoposto a un esame del sangue con la stessa dottoressa e che i risultati di entrambi i test sono stati "negativi, assolutamente puliti". Il problema è che i regolamenti antidoping prevedono che i campioni debbano essere prelevati appena richiesto, perchè alcune sostanze possono sparire dall'organismo in poche ore.Squalificato 18 mesi per aver saltato un test antidoping, Viktor Troicki ha diramato un comunicato per dare la propria versione dei fatti. "Il 15 aprile mi sentivo terribilmente male prima, durante e dopo la partita contro Jarkko Nieminen. Dopo il match sono stato selezionato per il sangue e per le urine: mi sono recato nella sala antidoping dopo la doccia e lo stretching. Dopo aver dato i campioni di urina, ho detto alla dottoressa di sentirmi davvero male e che, secondo me, un prelievo del sangue mi avrebbe fatto stare ancora peggio. Mi sento sempre molto male quando ho bisogno di fare un prelievo di sangue e quel giorno avevo paura di finire in ospedale. La responsabile del test mi ha detto che apparivo pallido e malato, e che avrei potuto saltare il test se avessi scritto all'ITF una lettera di spiegazione a riguardo. Mi ha dettato la lettera e mi ha lasciato andare senza prelevare il sangue. E' stata molto disponibile e comprensiva…adesso mi dicono che ho rifiutato di sottopormi a un test del sangue senza giustificazione. E' un incubo. Io ero sicuro al 100% che fosse tutto OK, così come il mio coach Jack Reader che è rimasto con me per almeno metà del tempo della procedura". Troicki ha poi aggiunto che la mattina successiva si è sottoposto a un esame del sangue con la stessa dottoressa e che i risultati di entrambi i test sono stati "negativi, assolutamente puliti". Il problema è che i regolamenti antidoping prevedono che i campioni debbano essere prelevati appena richiesto, perchè alcune sostanze possono sparire dall'organismo in poche ore.