Giannessi e la scelta di cuore
Il numero 297 ATP prima testa di serie di un torneo future? Normale. Ma giocare a La Spezia (15.000$, terra) non era nei programmi di Alessandro Giannessi, che sta faticosamente cercando di rimettersi in sesto dopo un periodo difficilissimo. Dopo i quarti di finale a Orbetello, avrebbe potuto fermarsi una settimana in vista dei prossimi challenger, ma non ha saputo dire di no alla richiesta degli organizzatori spezzini. Il motivo è semplice: Alessandro è nato e cresciuto su questi campi, dove ha messo piede per la prima volta quando aveva otto anni. Il torneo di La Spezia è un po' una causa pendente della sua carriera: tre anni fa perse nei quarti contro Francesco Aldi, nello splendido 2011 si fermò in finale contro Philipp Oswald e lo scorso anno non partecipò perchè, tra Bundesliga e ranking ancora intorno al 150, la programmazione richiedeva diversamente. Quest'anno ci riprova, a fari spenti. Vincere questo torneo offrirebbe appena 27 punti ATP, meno di una semifinale challenger, ma potrebbe avere un effetto benefico sul morale di Alessandro, scivolato nel ranking ATP dopo aver sfiorato l'aria dei grandi tornei. Un trionfo a meno di 3 chilometri da casa sarebbe l'ideale. Al primo turno se la vedrà con l'altro ligure Andrea Basso. Il torneo di La Spezia ha subito un leggero declassamento, poichè è rimasto sui 15.000 dollari di montepremi ma non garantisce più l'ospitalità ai giocatori. In campo 28 italiani su 32: tra i più attesi sono anche Matteo Trevisan, Stefano Travaglia e Salvatore Caruso. Il numero 297 ATP prima testa di serie di un torneo future? Normale. Ma giocare a La Spezia (15.000$, terra) non era nei programmi di Alessandro Giannessi, che sta faticosamente cercando di rimettersi in sesto dopo un periodo difficilissimo. Dopo i quarti di finale a Orbetello, avrebbe potuto fermarsi una settimana in vista dei prossimi challenger, ma non ha saputo dire di no alla richiesta degli organizzatori spezzini. Il motivo è semplice: Alessandro è nato e cresciuto su questi campi, dove ha messo piede per la prima volta quando aveva otto anni. Il torneo di La Spezia è un po' una causa pendente della sua carriera: tre anni fa perse nei quarti contro Francesco Aldi, nello splendido 2011 si fermò in finale contro Philipp Oswald e lo scorso anno non partecipò perchè, tra Bundesliga e ranking ancora intorno al 150, la programmazione richiedeva diversamente. Quest'anno ci riprova, a fari spenti. Vincere questo torneo offrirebbe appena 27 punti ATP, meno di una semifinale challenger, ma potrebbe avere un effetto benefico sul morale di Alessandro, scivolato nel ranking ATP dopo aver sfiorato l'aria dei grandi tornei. Un trionfo a meno di 3 chilometri da casa sarebbe l'ideale. Al primo turno se la vedrà con l'altro ligure Andrea Basso. Il torneo di La Spezia ha subito un leggero declassamento, poichè è rimasto sui 15.000 dollari di montepremi ma non garantisce più l'ospitalità ai giocatori. In campo 28 italiani su 32: tra i più attesi sono anche Matteo Trevisan, Stefano Travaglia e Salvatore Caruso.