ESCLUSIVO – Roger Federer si è allenato con Riccardo Maiga (n. 880 ATP), che ci svela: “Sta lavorando duro sul fisico e con il nuovo telaio, forse un 95. Cincinnati? Riserbo”.
Riccardo Maiga si è allenato con Roger Federer: le sue impressioni
Di Riccardo Bisti – 3 agosto 2013
Ci saranno pure quattro tornei ATP-WTA in corso, ma la notizia del giorno riguarda il forfait di Roger Federer al Masters 1000 di Montreal. Lo svizzero ha chiamato personalmente il direttore del torneo per annunciare il forfait. Al di là della presenza o meno a Cincinnati, probabilmente trascorrerà il 32esimo compleanno nel paese natio, insieme a tutta la famiglia. Ma se tutto il mondo conosce le scelte di Roger Federer, pochi sanno dove si trova e cosa stia facendo. Noi l’abbiamo scoperto, in esclusiva. Il campionissimo svizzero si trova a Zurigo, dove si sta allenando con diversi sparring in vista dello Us Open. Nella giornata di venerdì, si è allenato con il 24enne Riccardo Maiga, il miglior tennista ticinese. Maiga “guarda” molto all’Italia, tanto da allenarsi nel nostro paese, ma è svizzero a tutti gli effetti. In un un venerdì sera d’agosto abbiamo messo alla prova la cortesia di Riccardo, numero 880 ATP dopo aver ottenuto il best ranking, esattamente 100 posti in avanti, lo scorso 18 marzo. Maiga è un ragazzo umile ed educato, con un interesse per il giornalismo: pur condividendo il passaporto con Federer, non lo aveva mai conosciuto. L’emozione di giocare con il “Re” è stata enorme.
Com’è nata la possibilità di giocare con Roger Federer?
In questo momento mi trovo a Zurigo, dove sto giocando la Serie A svizzera per il mio club di appartenenza, il Grasshopper Club Zurich. Vengo da un fastidioso infortunio e ho ripreso ad allenarmi qualche giorno fa per ritrovare la condizione e giocare qualche doppio entro fine campionato. Nel nostro circolo c’è un campo in cemento in condizioni molto simili allo Us Open: Roger si trova a Zurigo con la famiglia e il preparatore atletico, e sta usufruendo delle nostre strutture. Si allena a turno con tutti i giocatori che frequentano il club in questo periodo. Venerdì, dalle 13.30 alle 15, è toccato a me.
Come l’hai visto? Che tipo di allenamento avete svolto?
Sta giocando tantissimo, ogni giorno svolge due sedute di allenamento. Ci siamo allenati per 90 minuti abbondanti, ma sta lavorando soprattutto sul piano atletico. Anche sul campo da tennis dedica molta attenzione a questo aspetto. Alterna il palleggio al lavoro atletico, come ripetute e spostamenti. Subito dopo l’allenamento, ha telefonato personalmente al direttore del torneo di Montreal per avvisare del forfait. Tuttavia, da altre fonti, avevo appreso che la decisione era già stata presa qualche giorno fa.
Cosa vi siete detti? Cosa si prova ad allenarsi con Federer?
Pur essendo svizzero, non lo avevo mai conosciuto. Dirò una banalità: sorprende è il suo essere alla mano, è una persona deliziosa. Con me si è sforzato di parlare in italiano. Ha fatto 2-3 battute nella nostra lingua, parlando del rapporto speciale con il nostro paese. Ha parlato di calcio, dicendo si essere romanista, ha ribadito che il primo titolo ATP l’ha conquistato a Milano e mi ha detto di amare molto Roma e il suo torneo. Sai, in Svizzera non ci sono tanti giocatori di lingua italiana. In tanti mi avevano detto che dal punto di vista umano era speciale, ma toccarlo con mano è stato emozionante.
Che sensazioni hai avuto? Tornerà il vero Roger Federer?
In questi giorni l'ho seguito con attenzione. Sta facendo un lavoro fisico molto importante, è convinto che il punto debole sia proprio quello. Credo che abbia avuto un grosso calo fisico, da cui sono emersi i vari problemi, a partire dai famosi guai alla schiena. Ha bisogno di allenarsi molto, non mi sorprende che lo stia facendo. E’ molto ben focalizzato sull’obiettivo Us Open. Quando lo vedi giocare in scioltezza, con la facilità che sa esprimere solo il suo braccio, non puoi credere che sia finito. Se si rimette in condizione può essere super-competitivo. Il problema è che a New York si giocherà tre set su cinque. Non è facile essere al top in tornei così duri.
Riccardo Maiga che fa? Anni fa, hai tribolato parecchio per ottenere il primo punto ATP. Oggi?
In questo momento sono numero 880 ATP, ma perché a luglio non ho giocato e non ho potuto difendere punti. Sono fermo da un mese e mezzo e ho da poco ripreso ad allenarmi, anche se ho ancora dolori e qualche difficoltà in fase di corsa. Difficile stabilire un programma futuro: finchè non sto a posto, mi alleno e al massimo gioco qualche torneo vicino casa per riprendere il ritmo partita. Faccio ancora base a Milano, dove mi alleno con Uros Vico, Corrado Borroni e Matteo Livraghi presso lo Sporting Marconi. Purtroppo all’inizio ho un po’ sottovalutato l’infortunio, giocando il mio ultimo torneo (il future di Siena, ndr) con uno strappo al muscolo del bicipite femorale e del gluteo. Adesso ripartirò con calma.
Hai recepito qualcosa sull'immediato futuro di Federer? E poi, con quale racchetta si sta allenando?
Posso dare per certo che inzierà la prossima settimana ancora a Zurigo, ci siamo detti che ci rivedremo nei prossimi giorni. Non è andato oltre: su Cincinnati c’è ancora riservatezza, è ancora in forse. Come detto, l’ho visto con i miei occhi chiamare il direttore di Montreal, ma prima di allora in pochissimi sapevano del forfait, anche se nel club la voce era trapelata. Racchetta? Continua a usare il nuovo modello. E’ ancora vivo il mistero sulla grandezza del piatto corde. Di sicuro non è un 98. Voi sapete che è un 93? Non so, qui qualcuno giura che si tratta di un 95, comunque è sempre un modello pitturato di nero senza alcun logo. Credo che la racchetta sia un ottimo motivo per continuare ad allenarsi. Nel mio piccolo, un paio d’anni fa ho fatto un cambio del genere, passando da una 93 a una 98 e posso assicurare che si tratta di un passaggio molto impegnativo. Federer ha bisogno di palleggiare parecchio: appena ha preso in mano questa racchetta ha subito giocato due torni ufficiali.
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