Grande impresa di Sloane Stephens: Maria Sharapova KO alla distanza (2-6 7-6 6-3). Un risultato che dà ragione agli sponsor che stanno investendo a occhi chiusi su di lei.
Il sorriso di Sloane Stephens vale centinaia di migliaia di dollari per una campagna sullo sbiancamento denti di Johnson & Johnson
Di Riccardo Bisti – 14 agosto 2013
Non è un passaggio di consegne. Non lo era stato il match dell’Australian Open, in cui Sloane Stephens aveva battuto Serena Williams. Non lo è neanche lo scintillante successo su Maria Sharapova a Cincinnati. Però è una vittoria molto importante, che può cambiare (ancora!) le prospettive della 20enne americana. Più che un passaggio di consegne, il 2-6 7-6 6-3 di Mason l'avvicinerà ulteriormente all'esclusivo club delle atlete più pagate al mondo. E’ di qualche giorno fa la classifica del 2013 firmata da Forbes, in cui ci sono sette tenniste tra le nove più ricche. La Stephens si ggiungerà presto. Un numero sempre crescente di aziende la corteggiano e se la contendono. Buona parte del merito è dei risultati, ma anche del colore della pelle e del periodo di transizione che sta per vivere il tennis americano. Sono passati oltre 10 anni dall’ultima volta in cui qualcuno che non si chiama “Williams” ha compiuto qualcosa di straordinario. Gli exploit della Stephens sono il viatico ideale per eleggerla a sportiva numero 1 del panorama Yankee. Gli effetti si vedranno solo al ritiro di Serena Williams, ma la strada è spianata. La sciatrce Lindsay Vonn e le calciatrici Alex Morgan ed Abby Wambach sono personaggi importanti, ma non gareggiano così spesso. Al contrario, la stagione del tennis va da gennaio a ottobre. E una top-players può giocare 70-80 partite all’anno. A Cincinnati, Sloane è stata abile a sfruttare le debolezze della Sharapova, facendo tesoro dei match passati, in cui non aveva vinto un solo set. Stavolta ha aspettato che la marea passasse e non si è disunita, non più del dovuto, al momento di chiudere. Quando è andata a servire per il match sul 5-3 al terzo, Sloane ha commesso due doppi falli nei primi due matchpoint, ma un dritto largo della Sharapova le ha permesso di alzare le braccia al cielo e mostrare il suo stile ricercato ma naif: con le unghie dipinte d’arancione come il suo completo, ha autografato la telecamera mettendoci un cuoricino e una emoticon sorridente.
Le aziende gongolano. La Stephens è una delle pochissime atlete (come la Sharapova!) ad essere interessante per i brand non sportivi. Ha firmato accordi con American Express e con Johnson & Johnson (brand di Listerine). Fonti attendibili parlano di un compenso da 500.000 dollari a contratto. Susan Tang, direttrice marketing per conto di Listerine, ha detto che la Stephens e il suo sorriso sono simboli perfetti per una campagna sullo sbiancamento dei denti. American Express vuole fare di più, promuovendola come uno dei suoi “ambasciatori globali”, equiparandola a star planetarie come Kate Winslet, Beyonce e l’olimpionico Shaun White. Sul piano tecnico, Sloane indossa completi UnderArmour, ma il contratto sta per finire. Il 2013 e il quarto anno di un accordo quinquennale, siglato quando era una junior di belle speranze, vinceva il Trofeo Bonfiglio e le affibiavano il nomignolo di “Nuova Serena Williams”. A parte le banalità sul colore della pelle, la ricorda nella tecnica dei fondamentali. E’ più magra: Serena è un puma, lei è una gazzella. Due gambe rapide le hanno consentito di non andare in crisi col bombardamento della Sharapova, arruginita ma non così malvagia. Masha è mancata nella risposta al servizio. Nel secondo set le sarebbe bastato fare qualcosa di più in ribattuta, e probabilmente avrebbe chiuso in due set. Ma Sloane ha una personalità notevole, e ha alzato il livello quando era sotto pressione. Anche nel terzo set, come detto, ha avuto paura “il giusto”. A parte i doppi falli sui matchpoint, nello scambio ribatteva colpo su colpo, con una sorprendente naturalezza. Negli ottavi se la vedrà con la vincente di Jankovic-Makarova: la più delicata delle "prove del 9".
Ad oggi, UnderArmour le versa 100.000 dollari l’anno più i bonus, ma non si resterà su queste cifre. Quando si sono resi conto di avere un diamante tra le mani, l’hanno scelta come volto della campagna pubblicitaria “I Will”, unica donna insieme al pugile Kino Alvarez, il campione di baseball Bryce Harper e il cestista Kemba Walker. Ovviamente sono già iniziate le trattative per il rinnovo: il nuovo accordo non sarà siglato per meno di un milione di dollari l’anno. “Ha rischiato molto con noi – dice Matt Mirchin, vicepresidente del reparto marketing – non eravamo un brand noto nel mondo del tennis. Ma ci siamo rifatti, creando un modello di scarpe apposta per lei”. Attrezzatura? Sloane gioca con una racchetta Head in virtù di un contratto siglato quando è passata professionista. L’accordo scadrà a fine 2013, e il rinnovo dovrebbe assestarsi sui 750.000 dollari l’anno, più i bonus che dovrebbero portare la cifra a sei zeri. Per non farsi mancare niente, ha un paio di accordi minori: Usana (che produce integratori alimentari) e Absorbent Design (produttore di asciugamani sportivi). John Tobias, il suo agente per conto di Lagardere Unlimited, si frega le mani. “Il tennis americano sta aspettando una nuova stella”. E le cifre potrebbero diventare impressionanti. Tobias ha seguito Caroline Wozniacki: quando la danese è diventata numero 1, le ha fatto siglare 12 accordi per un incasso di circa 30 milioni di dollari nei due anni successivi.
Ovviamente c’è il rovescio della medaglia: le sponsorizzazioni hanno un costo. Ogni contratto prevede una certa quantità di tempo da dedicare a un'azienda. E allora è facile cadere in tentazione, rinunciando ad allenamenti e preparazione fisica in nome di attività meno dure e più redditizie. Alcuni giocatori sono riusciti a gestire alla grande i multipli impegni. Altri non ce l’hanno fatta. Sloane non ha un carattere facile, è una che ama parlare più del dovuto…le sue reazioni saranno tutte da valutare. La scorsa settimana, a Toronto, la Stephens ha detto che si sta abituando a convivere con la pressione implicita creata dagli sponsor. “Ovviamente voglio rendere al livello che i fans e gli sponsor si aspettano da me, ma mi sono resa conto che non posso focalizzarmi solo sul piacere altrui. Fuori dal campo posso fare un buon lavoro per tifosi e aziende, ma in campo…lavoro solo per me stessa”. Anche per questo, dopo Wimbledon si è presa una settimana di totale relax, prendendo in giro il giornalista che aveva letto (chissà dove) che si era fatta otto ore al giorno di preparazione atletica. “Non ho mai sentito una cosa più assurda”. Delle frasi sull’eccessivo…affetto dei fans, potete leggere altrove. Insomma, sta nascendo una stella. Può arrivare molto in alto nel firmamento, ma dovrà essere brava a non bruciarsi. E non è affatto scontato. Magari potrà chiedere qualche consiglio alla Sharapova, regina indiscussa del tennis griffato. Ma dopo Cincinnati, chissà se la russa avrà voglia di aiutarla…
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