Na Li si ribella ai media cinesi
In una lunga intervista con il magazine nel New York Times, Na Li ha ammesso di avere qualche problema nel relazionarsi con i media "ufficiali" del suo paese. Il People's Daily, organo ufficiale del Partito Comunista Cinese, ha attaccato la giocatrice nel corso dell'estate: "Quando gli atleti diventano insofferenti agli standard e le tradizioni locali, chi può tenere a freno la loro insofferenza?" ha scritto il giornale cinese. La Li ha detto che gioca per se stessa molto più che per la patria. "Quando la gente dice che rappresento la nazione, mi sembra una responsabilità troppo grande. In passato, sono stata molto infastidita da alcune brutte storie uscite su di me. All'inizio sono stata travolta dalle aspettative della gente, poi ho realizzato che la gente riversava i suoi sogni su di me. Non sono una santa, ma una persona normale. Come tutti, ho i miei alti e bassi. Per questo voglio concentrarmi sul lavoro. Sono un'atleta e posso rappresentare solo me stessa". Jiang, marito della Li, dice che prova a calmarla quando escono brutti articoli sul suo conto. "I cinesi hanno un detto: per ogni eroe, ci sarà metà complimento e metà calunnia. Le dico di dimenticarsi tutto, ma non è facile. Siamo solo esseri umani". In una lunga intervista con il magazine nel New York Times, Na Li ha ammesso di avere qualche problema nel relazionarsi con i media "ufficiali" del suo paese. Il People's Daily, organo ufficiale del Partito Comunista Cinese, ha attaccato la giocatrice nel corso dell'estate: "Quando gli atleti diventano insofferenti agli standard e le tradizioni locali, chi può tenere a freno la loro insofferenza?" ha scritto il giornale cinese. La Li ha detto che gioca per se stessa molto più che per la patria. "Quando la gente dice che rappresento la nazione, mi sembra una responsabilità troppo grande. In passato, sono stata molto infastidita da alcune brutte storie uscite su di me. All'inizio sono stata travolta dalle aspettative della gente, poi ho realizzato che la gente riversava i suoi sogni su di me. Non sono una santa, ma una persona normale. Come tutti, ho i miei alti e bassi. Per questo voglio concentrarmi sul lavoro. Sono un'atleta e posso rappresentare solo me stessa". Jiang, marito della Li, dice che prova a calmarla quando escono brutti articoli sul suo conto. "I cinesi hanno un detto: per ogni eroe, ci sarà metà complimento e metà calunnia. Le dico di dimenticarsi tutto, ma non è facile. Siamo solo esseri umani".