US OPEN, DAY 4 – Sara Errani e Flavia Pennetta aprono il programma sull'Arthur Ashe. Non era mai successo. Ostacoli sudamericani per Federer e Nadal. Giorgi-Hsieh: si può. 
Roger Federer sfiderà l'argentino Berlocq nell'ultimo match della sessione diurna

Di Riccardo Bisti – 29 agosto 2013


Una giornata piena di insidie non è andata malissimo. Detto che due match (Williams-Voskoboeva e Kerber-Bouchard) sono stati rinviati a causa della pioggia, abbiamo sbagliato solo tre pronostici. La disfatta di Fognini era totalmente inattesa, mentre è girato male il rischio su David Goffin. In realtà, il belga è stato avanti di un break nel secondo set contro Dolgopolov, ma la sconfitta è troppo netta per nutrire rimpianti. Che invece sono tanti per la sconfitta di Venus Williams: se solo avesse tenuto in campo quella volèe sul 5-5 nel tie-break…Per il resto, pur azzeccando soltanto tre bilanci-set, è andata bene. I risultati più sfiziosi? La vittoria di Bogomolov su Benoit Paire, la buona lettura di Hewitt-Baker e il pronostico azzeccato di Wawrinka-Stepanek, con lo svizzero che aveva perso tutti i precedenti. La sconfitta di James Blake spiace sotto il profilo umano, anche per il modo in cui è maturata (7-6 al quinto), ma ha dato ragione alla nostra previsione. Quarta giornata molto intensa, con altre 15 partite sotto osservazione. In verità, non vediamo particolari sorprese, se non qualche partita combattuta. In Casa Italia, Sara Errani è favorita nel derby con la Pennetta, così come Roberta Vinci e (secondo noi) Camila Giorgi. Impegno molto duro per Karin Knapp. Crediamo che la corsa di Victoria Duval possa interrompersi già al secondo turno. 
 
PENNETTA – ERRANI
Lo status di Sara Errani regala all’Italia un derby sull’Arthur Ashe, fatto inedito in questo torneo. I precedenti dicono 3-2 per la Pennetta, ma si sono giocati tutti sulla terra e lasciano il tempo che trovano. L’impressione è che una Flavia al 100% possa dire la sua, ma la Errani nutre ambizioni importanti e al primo turno, al di là della pochezza dell’avversaria, ci è piaciuta. I derby sono match particolari e sarà partita vera, visto che le due non sono particolarmente amiche. E’ un match più aperto di quanto non dica la classifica.
Errani in tre set
 
FEDERER – BERLOCQ

L’argentino ha detto di essere pronto per la sfida, ma ha un tennis troppo difensivo per mettere in difficoltà Federer. Lo svizzero ha dei punti deboli, sui quali può andare in difficoltà. Ma Berlocq non ha le armi per metterli a nudo. Federer dovrebbe risolvere tutto senza patemi. Berlocq spera di fare più game di quanti ne aveva raccolti sullo stesso campo contro Berdych.
Federer in tre set.
 
WOZNIACKI – SCHEEPERS

A parte la presenza di papà Piotr, sempre uguale a se stesso, si respira un’aria nuova attorno alla danese. Non sappiamo se sua "da corsa", ma non c’è dubbio che si sia ripresa. Per questo la vediamo favorita in un clima che dovrebbe esaltare il suo piacere nello stare sotto i riflettori. La Scheepers è una discreta giocatrice, ma nulla di più.
Wozniacki in due set.
 
NADAL – DUTRA SILVA

E pensare che avrebbe potuto esserci Andrea Arnaboldi. Il canturino stava per battere proprio il brasiliano nelle qualificazioni. Per il carioca sarà un’esperienza indimenticabile, anche se i pallettoni di Nadal gli faranno passare la voglia di sorridere. Finirà piuttosto rapidamente per lo spagnolo, ma visto così in forma sui campi in cemento.
Nadal in tre set.
 
FERRER – BAUTISTA AGUT

Attenzione a un derby spagnolo che è meno scontato di quel che sembra. Due mesi fa, con un Ferrer in forma, per poco non andavano al quinto. E da allora il numero 4 ATP ha avuto un netto scadimento di forma. Tuttavia, il cemento gli è più amico dell’erba. Non sarà un match facile, come non lo è stato contro Kyrgios, ma alla fine ce la farà.
Ferrer in quattro set.
 
AZARENKA – WOZNIAK

Dietro questa partita c’è la bella storia della canadese, al rientro dopo un anno di quasi totale inattività per un grave infortunio alla spalla. I precedenti dicono 3-1 per Vika, che nell’unica sconfitta si ritirò all’ITF di Pittsburgh nel 2006. L’anno scorso, a Parigi, finì 6-4 6-4. Stavolta il punteggio sarà ancora più severo.
Azarenka in due set.
 
ISNER – MONFILS

Sei scontri diretti e tre vittorie per parte, anche se Isner ha vinto l’unico sulla lunga distanza (Australian Open 2010). Andiamo decisi sull’americano perchè sta vivendo un momento di grazia, confermandolo al primo turno contro Volandri. Non tanto per la qualità dell’azzurro, ma per il modo con cui lo ha affrontato. Ci saranno dei tie-break, forse anche dei momenti di tensione, ma il tifo gli darà una mano (anche se negli States il bilancio resta pari: 2-2).
Isner in quattro set.
 
TOMIC – EVANS

Match tutto da seguire. Si affrontano due caratterini niente male, con l’inglese in possesso di un tennis che può mettere in difficoltà Tomic. L’australiano dovrà fare a meno del padre in tribuna, a meno che non riesca a eludere i severi controlli all’ingresso. Tomic ha una qualità maggiore che dovrebbe emergere alla distanza, anche perchè Evans non è abituato a respirare certe altitudini. Conosce la lunga distanza per averci giocato in Coppa Davis, ma negli Slam è un’altra cosa.
Tomic in quattro set.
 
RISKE – BARTHEL

Sono nate a otto giorni di distanza, ma hanno avuto carriere ben diverse. Difficile fare pronostici, anche perchè non di sono mai affrontate. La Riske può dire la sua perchè è in ottima forma, ma anche la tedesca, forte di una delle gestualità più eleganti del tour, sta attraversando un discreto momento. Match interessante e combattuto, in cui vincerà la più forte. Con qualche patimento.
Barthel in tre set.
 
ROBREDO – DANCEVIC

Partita per cui vale la pena pagare il biglietto. Assisteremo a un bel contrasto di stili, con il canadese (recordman nelle qualificazioni Slam) che cercherà di attaccare all’arma bianca. Robredo è una delle migliori teste del circuito e farà valere la sua esperienza. Contro Matosevic ha fatto un capolavoro, mandando fuori fase uno dei giocatori più in forma del circuito. Il canadese ha vinto un buon match contro Haase, ma Robredo è un altra pasta di giocatore. Molto più indigesta.
Robredo in tre set.
 
HANTUCHOVA – DUVAL

Prova del nove per la piccola Victoria, che dal Louis Armstrong scivola sul modesto Campo 11. La slovacca non sta certo vivendo il suo miglior momento: dopo Wimbledon, ha vinto tre partite su sette. Tuttavia, l’esperienza dovrebbe darle una mano e spegnere, per ora, le velleità della Duval. La 17enne di origini haitiane diventerà un’ottima giocatrice, ma è ancora presto per incoronarla. E non dimentichiamo che negli ultimi quattro tornei giocati aveva perso contro Cepede Royg, Lumpkin, Hibi e Larcher de Brito…
Hantuchova in due set.
 
KNAPP – VESNINA

C’è un solo precedente, molto datato. Finì 7-6 al terzo per la russa sulla terra di Strasburgo. Non conta niente. Il doppio 6-1 rifilato ad Annika Beck basta per dare favorita la russa? Probabilmente si, ma Karin se la può giocare. Tra Cincinnati e New Haven ha dato buone indicazioni. Purtroppo per lei, la russa sembra un filo più in forma. Per questo dovrebbe passare.
Vesnina in tre set.
 
TURSUNOV – RUFIN

Fa un po’ rabbia vedere il francese tra i top-100 e al secondo turno dello Us Open, mentre il nostro Alessandro Giannessi è fuori al secondo turno del challenger di Como. Il paragone è inevitabile perchè sono nati lo stesso giorno. Tuttavia, Tursunov non dovrebbe avere problemi: a quasi 31 anni sta vivendo una seconda giovinezza e anche al primo turno ha offerto ottime sensazioni. Passerà senza troppi problemi.
Tursunov in tre set.
 
GIORGI – HSIEH

Grande occasione per l’azzurra, parsa molto centrata nelle ultime due partite. Se è vero che al primo turno la Hsieh ha battuto la Zakopalova, dopo Wimbledon non aveva vinto neanche una partita. La Giorgi ha la fortuna di avere in mano (quasi) tutte le partite che gioca. Se si conferma sui livelli mostrati nei giorni scorsi, soprattutto al servizio, ce la può fare. Proviamo a giocarcela.
Giorgi in due set.
 
SAFAROVA – VINCI

3-1 per Roberta, ma 1-1 sul cemento. Il primo scontro diretto risale addirittura al 2004, nelle qualificazioni di questo torneo. Da allora è successo un po’ di tutto. Crediamo che Roberta possa vincere perchè la Safarova sta vivendo uno dei peggiori periodi in carriera. Si è presentata a New York con quattro sconfitte di fila, poi ha vinto un match delicato contro la Tsurenko. Se non si fa distrarre dalle polemiche extra-campo, Roberta è decisamente favorita.
Vinci in due set.

PRONOSTICI TOTALI: 44
PRONOSTICI GIUSTI: 36
PRONOSTICI SBAGLIATI: 8
PRONOSTICI CON IL NUMERO ESATTO DI SET: 21