US OPEN, DAY 12 – E’ il gran giorno dell’azzurra. Contro la Azarenka parte sfavorita ma è giusto sperare e illudersi. In fondo l’ha già battuta. Na Li, missione impossibile con Serena?
Na Li proverà a fermare l'uragano Serena Williams. Mission Impossible?
Di Riccardo Bisti – 6 settembre 2013
Stanislas Wawrinka ha sorpreso tutti, mandando all’aria il pronostico a favore di Murray. Nessuno immaginava un esito del genere, quindi incassiamo l’errore senza rimpianti. Abbiamo letto bene il match di Errani-Vinci, senza farci condizionare dal precedente australiano, e ancora meglio la sfida tra Djokovic e Youzhny. Oggi è il giorno dedicato alle semifinali femminili. Gli occhi sono tutti puntati su Flavia Pennetta, impegnata in un match storico contro Victoria Azarenka. 12 mesi fa, Sara Errani non aveva chance contro Serena Williams. Flavia, al contrario, può provarci. Le diamo un 20-25% di possibilità. Nel pronostico la diamo perdente in tre set…con la viva speranza di sbagliarci. In fondo abbiamo dato la Pennetta perdente per tre volte di fila e ci ha sempre smentito. Meno dubbi sull’altra semifinale: l’impressione è che il divario tra Serena Williams e Na Li sia incolmabile. Siamo convinti che il risultato finale sarà più netto del 7-5 7-5 di tre settimane fa a Cincinnati.
AZARENKA – PENNETTA
Partita bella e affascinante. L’azzurra parte sfavorita ma non troppo. Lo ha ribadito la stessa Azarenka, che in conferenza stampa ha speso belle parole per Flavia. “La classifica non conta, ha battuto un mucchio di top-10 e sappiamo quanto vale. E’ stato bello vederla tornare dopo l’infortunio, anche perchè è una persona molto piacevole”. I precedenti incoraggiano. A Stoccarda, sull’inusuale terra indoor, vinse la bielorussa in due set. Ma a Dubai, nel 2011, in condizioni ben più simili allo Us Open, si impose Flavia. “E non è un bel ricordo per me, anche se guardo avanti e cerco di non voltarmi mai indietro” dice Vika. In verità, era un periodo di crisi per la Azarenka. Stava addirittura pensando al ritiro, poi la nonna l’ha convinta a riprovarci con ancora più grinta. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma la vittoria di Flavia resta. L’azzurra parte nella condizione psicologia ideale: può giocarsela senza pressioni. Sul piano tecnico, le due sono abbastanza simili. Flavia ha una mano più “educata”, mentre la bielorussa è più potente. Per quanto “Vika” stia cercando di completare il suo gioco e costruirsi tanti piani alternativi, l’impressione è che giocherà con il consueto tennis bum-bum. Flavia dovrà mischiare le carte. Può farlo con un buon servizio, frequenti discese e rete e non abusare del braccio di ferro da fondocampo. Quella è l’unica situazione in cui la Azarenka è più forte, senza dubbio. Conterà molto l’aspetto mentale. Sono entrambe molto forti: la bielorussa è l’unica ad aver battuto per tre volte Serena Williams in una finale, mentre Flavia è una vincente. Ripetiamo un concetto espresso più volte nei giorni scorsi: se c’è un modo per vincere, la pugliese lo trova. A maggior ragione se sta così bene. Contro Errani e Halep ha espresso un livello di gioco siderale ed è in condizioni fisiche strepitose. Da par suo, la Azarenka non ci è sembrata così ingiocabile. Ha ceduto un set alla Cornet, e ha rischiato di perdere contro la Ivanovic. Se la serba avesse servito in modo appena dignitoso, l’avrebbe sbattuta fuori. Flavia serve meglio di Ana, ma ha meno “punch”. E comunque ogni partita è una storia a sè. Per questo siamo convinti che la Azarenka saprà alzare il livello di gioco. Ma la Pennetta si avvicinerà al suo top. Sarà battaglia, forse avremo l’illusione di un successo…ma alla fine la spunterà Vika. Non prima di aver sofferto le pene dell’inferno.
Azarenka in tre set.
SERENA WILLIAMS – LI
Abbiamo azzeccato la cinese come possibile terzo incomodo nel duopolio Serena-Azarenka. Na ha fatto il suo dovere, giocando benissimo nei primi quattro incontri. C’è stato un passo indietro nei quarti contro Ekaterina Makarova. Ma ci può stare, anche perchè la russa è mancina e gioca un tennis fastidioso. La domanda è: basterà questa Li per battere Serena? Probabilmente no. L’americana è forte dei precedenti: siamo 8-1 per lei, con l’unica sconfitta cinque anni fa a Stoccarda. Ma era un’altra Serena, quella che trascurava un buon 50% dei tornei. Oggi Serena è in condizioni psicofisiche straordinarie e si presenta in semifinale con appena 13 games al passivo. Dando un’occhiata ai precedenti, si nota come spesso la cinese sia riuscita a fare match pari, ma Serena ha sempre giocato meglio i punti importanti. Basti pensare al bilancio dei tie-break (5-1). Sembra particolarmente indicativo il 7-6 7-6 nella semifinale australiana del 2010. E quella era una Na Li in gran forma. L’impressione è che oggi il divario si sia allargato. E non daremmo troppo peso al 7-5 7-5 di tre settimane fa a Cincinnati, quando la Li è andata a servire sul 5-4 sia nel primo che nel secondo set. Ma era una delle peggiori Williams stagionali, e non è un caso che sia stata punita dalla Azarenka. Allo Us Open ha ritrovato il top del rendimento e sembra inavvicinabile. Inoltre tiene da matti a vincere questo torneo: non solo perchè vuole azzannare il 17esimo Slam, ma perchè il 65-4 stagionale le ha fruttato un solo Slam (il Roland Garros). Non le basta. Tattica? Serena bastonerà senza grossi pensieri. Na dovrà alternare tagli e rotazioni, ma giocare con decisione. “Forte e sulle righe”, potremmo dire. In realtà, l’unica tattica possibile è cercare gli angoli e costringere Serena a giocare in posizioni scomode. Sperando che commetta qualche errore e non esageri con la percentuale di prime palle. In quel caso, potrebbe esserci partita. Ma non crediamo che Serena non renda al massimo in una semifinale Slam, a casa sua, dove ha gioito ma si è anche arrabbiata parecchio (semifinale 2009 e finale 2011). Per questo, crediamo che la cinese non possa andare oltre un’onorevole resa.
Serena Williams in due set.
PRONOSTICI TOTALI: 119
PRONOSTICI GIUSTI: 90
PRONOSTICI SBAGLIATI: 29
PRONOSTICI CON IL NUMERO ESATTO DI SET: 55
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