L'Argentina ha perso piuttosto nettamente a Praga contro la Repubblica Ceca. C'è un pizzico di preoccupazione per un team che è stato tra i più forti negli ultimi 10 anni. "Non sarà facile mantenere quel livello, ma non sarebbe un dramma se dovessimo giocare uno spareggio" ha detto capitan Martin Jaite. Probabilmente non sarebbe così se ci fosse chiarezza su Juan Martin Del Potro, assente nel 2013 e ancora incerto per l'anno prossimo. Il miglior tennista argentino è stato duramente criticato da Hector Romani, vicepresidente della federtennis. "Non ho alcun contatto con lui. Lo vedo quasi tutti i giorni perchè si allena nel mio club, ma non c'è dialogo e non so perchè non giochi. Quello che dice, ovvero che vuole concentrarsi sull'attività individuale, è rispettabile ma non è facile da comprendere. E' come se Usain Bolt non corresse la staffetta". Romani non riesce a capire la ragione: "Non so se ha problemi con Jaite, con Nalbandian o con la federazone. E comunque nel 2009 ha vinto lo Us Open e giocò in Davis". Senza Palito, inoltre, l'Argentina fattura molti meno soldi: si sa che Davis è la principale fonte di sostentamento per una federazione piuttosto povera. "Siamo Davis-dipendenti: nella prima partita abbiamo perso soldi, nella seconda ci siamo rimessi in pari. Se lui avesse giocato, avremmo messo in cassa 400-500 mila dollari da investire per i ragazzi tra i 18 e i 22 anni". Salvo sorprese, nel 2014 l'albiceleste andrà avanti con il capitanato di Jaite e il supporto di Mariano Zabaleta. L'Argentina ha perso piuttosto nettamente a Praga contro la Repubblica Ceca. C'è un pizzico di preoccupazione per un team che è stato tra i più forti negli ultimi 10 anni. "Non sarà facile mantenere quel livello, ma non sarebbe un dramma se dovessimo giocare uno spareggio" ha detto capitan Martin Jaite. Probabilmente non sarebbe così se ci fosse chiarezza su Juan Martin Del Potro, assente nel 2013 e ancora incerto per l'anno prossimo. Il miglior tennista argentino è stato duramente criticato da Hector Romani, vicepresidente della federtennis. "Non ho alcun contatto con lui. Lo vedo quasi tutti i giorni perchè si allena nel mio club, ma non c'è dialogo e non so perchè non giochi. Quello che dice, ovvero che vuole concentrarsi sull'attività individuale, è rispettabile ma non è facile da comprendere. E' come se Usain Bolt non corresse la staffetta". Romani non riesce a capire la ragione: "Non so se ha problemi con Jaite, con Nalbandian o con la federazone. E comunque nel 2009 ha vinto lo Us Open e giocò in Davis". Senza Palito, inoltre, l'Argentina fattura molti meno soldi: si sa che Davis è la principale fonte di sostentamento per una federazione piuttosto povera. "Siamo Davis-dipendenti: nella prima partita abbiamo perso soldi, nella seconda ci siamo rimessi in pari. Se lui avesse giocato, avremmo messo in cassa 400-500 mila dollari da investire per i ragazzi tra i 18 e i 22 anni". Salvo sorprese, nel 2014 l'albiceleste andrà avanti con il capitanato di Jaite e il supporto di Mariano Zabaleta.