Ancora tre posti disponibili per il Masters. Federer è quasi dentro, Wawrinka ha buone chance. Si preannuncia una battaglia Gasquet-Tsonga, a meno che Raonic…
Milos Raonic avrà bisogno di una poderosa rincorsa per qualificarsi al Masters
Di Riccardo Bisti – 29 ottobre 2013
Otto uomini per tre posti a Londra. Basta questo per accendere l'interesse sul Masters 1000 di Parigi Bercy, ultima tappa della Regular Season 2013. Siamo tornati ai vecchi tempi, quando il Masters (allora si giocava in Germania) iniziava subito dopo il torneo parigino. Li avevano distanziati di una settimana, anche perchè diverse edizioni si sono giocate fuori dall’Europa, ma il desiderio di una stagione più corta ha nuovamente avuto la meglio. Chi farà compagnia a Rafael Nadal, Novak Djokovic, David Ferrer, Juan Martin Del Potro e Tomas Berdych alla 02 Arena di Londra? Roger Federer è messo molto bene. E’ un fatto positivo, perchè un Masters senza lo svizzero sarebbe come un piatto senza il condimento più saporito. Federer ha giocato un ottimo torneo a Basilea, perdendo solo in finale da Del Potro. Il 2013 è stata una brutta stagione, tanto da retrocedere fino al numero 7 ATP. Ma si è ripreso in tempo: per andare a Londra, gli basterà vincere una partita. Alle sue spalle spinge Stanislas Wawrinka, che a Bercy potrebbe trovarsi a suo agio perchè quest’anno ha giocato molto bene al Roland Garros e proviene da Losanna, nella parte francofona della Svizzera. “Stan” aveva un’ottima chance a Basilea, ma se l’è bruciata perdendo al primo turno. “Ero troppo nervoso” ha ammesso, anche se i campi troppo rapidi non sono di suo gradimento. L’assenza di Andy Murray, ancora in officina dopo l’operazione alla schiena, regalerà un posto-extra per Londra. Dovrebbe essere una battaglia tutta francese tra Richard Gasquet e Jo Wilfried Tsonga. I due condividono la nazionalità, ma sono profondamente diversi. Richard è un timido, rifiuta persino le ospitate nei programmi televisivi, mentre Tsonga è un istintivo, abbraccerebbe ad uno ad uno quelli che fanno il tifo per lui. Dopo la separazione con Roger Rasheed, tenterà di effettuare un salto di qualità con l’aiuto di due allenatori.
I due potrebbero affrontarsi in una sorta di spareggio al terzo turno. Le condizioni di gioco sembrano migliori per Tsonga, che peraltro ha già vinto questo torneo, ma nel 2013 Gasquet è stato più costante. Il talento di Beziers sostiene che la leadership francese non sia così importante. “Ciò che conta è stare nei primi 10 e avere la possibilità di andare a Londra”. Da parte sua, Tsonga ha detto di volersi qualificare ma di non voler parlare dell’eventuale scontro diretto. L’ultimo grande candidato è il canadese Milos Raonic, che ha appositamente rinunciato al torneo di Basilea per giocarsi tutto a Parigi. Pure lui dovrebbe trovarsi a suo agio, essendo cresciuto nel Canada bilingue. E' anglofono, ma parla un discreto francese anche in virtù del periodo trascorso presso il Centro Tecnico di Montreal. Si trova nella stessa zona di Tsonga e Gasquet. Dovesse vincere il torneo, potrebbe centrare una clamorosa qualificazione e magari dedicarla a Rene Simpson, ex ottima giocatrice canadese, scomparsa nei giorni scorsi per un tumore al cervello. La matematica non condanna Tommy Haas, Nicolas Almagro e Mikhail Youzhny. Tuttavia, avrebbero tutti bisogno di vincere il torneo per nutrire speranze. In questa lotta avrebbe potuto esserci Fabio Fognini, ma l’azzurro si è giocato le proprie chance nell’estate americana, dove non ha raccolto quanto avrebbe potuto. Giocatore per giocatore, ecco cosa devono fare per arrivare a Londra.
I PUNTI IN PALIO A PARIGI BERCY
Vittoria: 1000 – Finale: 600 – Semifinale: 360 – Quarti: 180
Terzo Turno: 90 – Secondo Turno: 45 – Primo Turno: 10
(Chi usufruisce di un bye e perde al secondo turno, intasca 10 punti).
ROGER FEDERER (3.450 punti)
Deve vincere una partita. Dovesse battere Anderson o Youzhny, avrebbe strappato il biglietto per Londra. Lo scenario che lo escluderebbe è improbabile: dovrebbe perdere al primo turno, Raonic vincere il torneo e Wawrinka e Gasquet raggiungere almeno le semifinali. Difficilissimo. La 12esima partecipazione alle ATP World Tour Finals sembra in cassaforte.
STANISLAS WAWRINKA (3.150)
Può permettersi di subire un sorpasso, ma non di più. L’obiettivo è fare meglio rispetto a Gasquet o Tsonga (che si affronteranno al terzo turno). Non sembra una missione impossibile. Al contrario, in caso di piazzamento in finale di Raonic, Haas o Almagro, dovrebbe essere eliminato un turno prima, non di più (finale se vincono, semifinale se raggiungono l’ultimo atto). Sembra abbastanza tranquillo.
RICHARD GASQUET (3.120)
Le sue speranze passeranno dal match di ottavi contro Tsonga. Dovesse perdere, la vicenda potrebbe complicarsi. In quel caso, dovrebbe guardare con preoccupazione ai risultati di chi gli sta dietro: in particolare, non deve farsi distanziare di più di un turno da Raonic e raggiungere almeno la semifinale se uno tra Haas, Almagro o Youzhny vincesse il torneo.
JO WILFRIED TSONGA (3.055)
Il transalpino ha la fortuna di poter dipendere da se stesso. Deve fare meglio di uno tra Gasquet e Wawrinka, senza perdere di vista Raonic. Nel caso Haas, Almagro o Youzhny vincano il torneo, deve vincere almeno una partita. Occhio al canadese: se dovesse raggiungere le semifinali, Tsonga deve arrivare agli ottavi. Se Milos andasse ancora più in là, il francese non potrebbe perdere con più di un turno d’anticipo.
MILOS RAONIC (2.770)
Impresa quasi disperata. Dovesse arrivare in finale, avrebbe ottime chance. Sarebbe dentro a meno che Gasquet e Warinka arrivino in semifinale o Haas vinca il torneo. Se non arriva almeno al match-clou, ha pochissime speranze. Se invece vince il torneo…è fatta.
TOMMY HAAS (2.425)
Sarà più che felice di avere ancora una possibilità matematica. Per avere speranze, deve per forza vincere il torneo e sperare che Tsonga perda prima della finale, così come Gasquet e Wawrinka prima delle semifinali.
NICOLAS ALMAGRO (2.200)
Fantatennis. Deve vincere il torneo (non ha mai giocato una finale su una superficie diversa dalla terra battuta) e sperare che Gasquet perda al terzo turno e Wawrinka addirittura all’esordio.
MIKHAIL YOUZHNY (2.135)
Il russo è tornato in corsa, almeno secondo la matematica, vincendo a Valencia. Può andare a Londra se vince il torneo, Gasquet perde al primo turno e Raonic non arriva in finale.
Questa serie di intrecci, curiosamente, metterà in secondo piano la rivalità tra Nadal e Djokovic, che si ripresenta a Parigi dopo qualche settimana di pausa. La verità, tuttavia, è che il serbo è il favorito del torneo in virtù dei successi in Asia e la remota speranza di riacciuffare il primo posto entro fine anno. Tuttavia, con il Masters alle porte e l’impegno-extra della finale di Coppa Davis, un’eventuale sconfitta anticipata non sarebbe così clamorosa. Gli organizzatori sono ben contenti di questa situazione: magari eviteranno una finale sotto tono come quella di 12 mesi fa tra David Ferrer e Jerzy Janowicz.
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