Lo svzzero batte Ferrer, ma la sua qualificazione in semifinale dipende soltanto da Nadal. Se lo avesse saputo, avrebbe rilasciato le dichiarazioni sul coaching dello zio Toni?
Stanislas Wawrinka sembra dire: "Più di così non potevo fare…"
Di Gianluca Roveda – 8 novembre 2013
Chissà se Stanislas Wawrinka avrebbe pronunciato le frasi sul presunto coaching di Toni Nadal se avesse saputo la situazione che si sarebbe presentata 48 ore dopo. Per centrare una storica qualificazione alle semifinali del Masters, lo svizzero deve sperare che Nadal batta Tomas Berdych nell’ultimo match del girone. I fatti: lo svizzero ha chiuso con la vittoria su David Ferrer, più complicata del previsto, ma le sue speranze passano tutte dalla racchetta dello spagnolo. In caso di vittoria di Berdych, il ceco centrerebbe un posto in semifinale (come primo se dovesse vincere in due set, come secondo se si imponesse in tre), mentre un successo di Nadal regalarebbe a Wawrinka la chance di affrontare Djokovic, in un replay degli splendidi match giocati quest’anno (l’ottavo all’Australian Open e la semifinale allo Us Open). Una situazione imbarazzante. Se Nadal facesse due calcoli, potrebbe persino fare il perfido. Per chiudere al primo posto (e dunque affrontare uno tra Del Potro e Federer) gli basterebbe vincere un set. In teoria, lo spagnolo potrebbe vincere il primo e poi mollare, dando illusorie speranze a Wawrinka. Ma Rafa non sembra il tipo, e calcoli del genere – pur possibli – non si vedono al Masters da parecchio tempo. Lo scandalo di Lendl-Connors del 1980 non si è praticamente più ripetuto, ed anzi si sono visti splendidi casi di sportività ed autolesionismo (Becker nel 1994 e Murray nel 2008 su tutti). E’ comunque innegabile che la formula delle ATP World Tour Finals si presti a calcoli di questo tipo.
Nel pomeriggio, Wawrinka ha sofferto le pene dell’inferno per battere 6-7 6-4 6-1 il già eliminato Ferrer, che ha dato tutto se stesso per raccogliere almeno una vittoria. E’ stata partita vera, e si è capito nelle fasi calde del primo set, quando i due hanno dato vita a una serie di scambi mozzafiato. Con i suoi straordinari angoli, lo svizzero si è portato sul 5-2 e ha fatto pensare a una facle conclusione. A quel punto, senza più nulla da perdere, lo spagnolo ha preso a giocare benissimo, facendosi improvvisamente aggressivo. Ha raccolto sei punti su altrettante discese a rete e ha rimesso in piedi il set. Sul 5-5 ha avuto quattro palle break per andare a servire per il set, non le ha sfruttate ma si è ugualmente aggiudicato il tie-break. A quel punto, Wawrinka ha visto materializzarsi i fantasmi della paura. Non c’era una logica nell’enorme quantità di errori gratuiti (alla fine, nonostante la vittoria, saranno 56, di cui ben 28 con il rovescio), se non il timore di fare una frittata sul più bello. Annullava due palle break nel secondo game del secondo e trovava un po’ di coraggio. Finalmente riprendeva in mano il gioco, obbligara Ferrer sulla difensiva e a suon di vincenti si aggiudicava il set grazie a ben 11 colpi vincenti. Il break in avvio di terzo set gli spalancava le porte del successo. A quel punto, senza più stimoli, Ferrer pensava alle vacanze per tutto il set e chiudeva con un pessmo game di servizio. Wawrinka ha colto il 298esimo successo in carriera e adesso diventerà tifoso di Nadal per una sera. “Stasera sarò un grande tifoso di Rafa – ha detto – questa settimana ho fatto il mio dovere. Adesso guarderò la partita e sarò felice se Nadal vincerà”. Storie da Masters.
ATP WORLD TOUR FINALS
Gruppo A
Stanislas Wawrinka (SUI) b. Tomas Berdych (CZE) 6-3 6-7 6-3
Rafael Nadal (SPA) b. David Ferrer (SPA) 6-3 6-2
Rafael Nadal (SPA) b. Stanislas Wawrinka (SUI) 7-6 7-6
Tomas Berdych (CZE) b. David Ferrer (SPA 6-4 6-4
Stanislas Wawrinka (SUI) b. David Ferrer (SPA) 6-7 6-4 6-1
Rafael Nadal (SPA) vs. Tomas Berdych (CZE)
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