SERIE A1 – Giornata indimenticabile: Volandri e Marrai guidano il TC Italia all’impresa sui campi del Park Genova. OK Bassano, epica Palermo-Parioli. Donne: e se Nomentano….
Marrai-Olaso hanno ripreso per i capelli un punto importantissimo
(Foto Costantini – FIT)
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Di Riccardo Bisti – 11 novembre 2013
Vien da pensare che avesse ragione Pietro Ansaldo, ex Campione Europeo Under 16 e attuale team manager del Park Genova. Dopo la sconfitta interna contro il Tennis Club Crema, rimase perplesso per i toni con cui fu accolta la vittoria dei cremaschi. “Non vedo la sorpresa. Secondo me, senza Fognini, il Park Genova è una squadra da metà classifica”. Sembrava una frase buttata lì, invece è sembrata emergere nella sua cruda realtà nell’andata dei quarti contro il TC Italia di Forte dei Marmi, corsaro ai piedi della Lanterna con un terrificante 5-1 che lascia poco spazio alle speranze di un miracolo. Per agganciare almeno il doppio di spareggio, i gialloblu dovranno restituire lo stesso punteggio nel catino di Forte dei Marmi. Tenendo conto che la presenza di Fognini è in forte dubbio, l’impresa sembra disperata. “Hanno fatto la differenza i doppi – racconta Matteo Marrai, ancora una volta protagonista – Volandri-Giorgini hanno vinto 10-8 al super tie-break dopo essere sempre stati in svantaggio, mentre io e Olaso abbiamo fatto un piccolo miracolo, perchè nel super tie-break ci siamo trovati in svantaggio 7-3 prima di recuperare e vincere 11-9”. Sono punti pesantissimi. Un 3-3, ma anche soltanto un 4-2, avrebbe reso ad altissima tensione il match di Forte dei Marmi, soprattutto se non dovesse esserci Filippo Volandri. Il numero 3 azzurro, infatti, partirà per San Paolo dove giocherà le ATP Challenger Finals a partire da mercoledì. Dovesse perdere nel girone, domenica prossima potrebbe rispondere all’appello del TC Italia. In caso di piazzamento in semifinale, i fortemarmini dovrebbero fare a meno di lui. “Filippo è strepitoso – continua Marrai – credo che basti un aneddoto per descriverlo: pur risiedendo a Firenze, a un tiro di schioppo da noi, si presenta a Forte dei Marmi il venerdì sera. Affronta ogni partita con la massima professionalità. Per lui, ogni match di Serie A1 è come la finale di un torneo”. Lo ha dimostrato ancora una volta, battendo Alessandro Giannessi (6-2 7-5 lo score) in un derby tra allievi di Fabrizio Fanucci. Si erano già affrontati sette volte, con cinque successi del livornese. Anche stavolta, “Filo” ha fatto valere l’esperienza e ha dato al TC Italia il punto del 3-1 dopo che Marrai e Giorgini avevano portato sul 2-0 i toscani e Gianluca Naso aveva accorciato le distanze per il Park.
“Durante il mio match c’era molto vento – racconta Marrai – ho fatto un po’ di fatica a sentire la palla e lui giocava molto bene. Poi ho iniziato a colpire meglio e sono salito di livello”. Il 3-6 6-2 6-1 per il fortemarmino è la prima sconfitta in singolare per Gianluca Mager, fino ad oggi imbattibile nelle gare a squadre. Niente da fare per Frederik Nielsen, sempre in difficoltà sulla terra battuta. Un guerriero come Giorgini è stato sufficiente per metterlo in un angolo. Nonostante tutto, Genova recrimina per i due doppi persi al fotofinish. “Non è assolutamente finita – si schernisce Marrai – se dovesse giocare Fognini diventa molto complicata, perchè Nielsen non giocherebbe in singolo e Naso scalerebbe al numero 3”. Marrai, ancora una volta, è stato la sorpresa del suo team. Alla vigilia del campionato, disse che avrebbe aspettato la A1 per decidere del suo futuro come giocatore. Detto che c’è ancora un mese per valutare, come procede? “Molto meglio del previsto. Nemmeno nelle speranze più ardite pensavo di poter giocare così bene. Quando prendo il ritmo, mi sembra di essere un Matteo molto interessante. Per tutto questo ringrazio il maestro Andrea (Parenti, il capitano, ndr) e il preparatore atletico. Il mio livello ATP? Non so, ma le sensazioni sono molto positive”. Grande delusione per i sostenitori del Park, accorsi in gran numero per sostenere il team del presidente Mauro Iguera, impegnato per lavoro in Indonesia ma che si è tenuto in costante contatto con Via Zara per sapere l’andamento dell’incontro. Inutile nascondersi: domenica prossima, a Forte dei Marmi, ci vorrà un miracolo. I parkioti ci credono, a partire da un Gianluca Naso più carico che mai. Basterà? Nell’eventuale semifinale, il TC Italia troverebbe il CC Aniene. E allora Marrai, bandiera di questo campionato, troverebbe un altro monumento della Serie A1 come Vincenzo Santopadre. Più affascinato o spaventato? “Nessuno dei due. Penso solo alla partita con Mager di domenica prossima”.
Nell’altro play-off, grande sospiro di sollievo per la Società Tennis Bassano. I veneti, privi di Seppi e Lorenzi, hanno sfruttato al massimo la presenza di Jesse Huta Galung. L’olandese, pure lui in partenza per San Paolo, ha fatto il suo dovere e ha battuto Jaroslav Pospisil nel match-clou di Casale Monferrato, e ha guidato Marco Crugnola al successo in doppio. Con un vantaggio di 5-1, i capitani Moretto e Fioravanzo dovrebbero dormire sonni tranquilli in vista del ritorno, anche se mancherà Andreas Seppi e c’è il dubbio legato a Huta Galung e Lorenzi. E’ stato molto importante il successo di Crugnola-Huta Galung contro Ianni-Pospisil, nonchè quello di Marco Crugnola nel singolare contro Stefano Ianni. Due punti che avrebbero potuto accendere l’interesse per la gara di ritorno, comunque non ancora chiusa: se davvero dovessero mancare Seppi, Lorenzi e Huta Galung, la Canottieri Casale potrebbe sperare nella clamorosa “remuntada”. Molto dipenderà dai tornei challenger della settimana. Non c’è dubbio che a Crema stiano facendo un gran tifo per Casale, perchè dalle semifinali in poi Bassano giocherebbe in formazione tipo e allora sarebbero dolori per tutti, su tutte le superfici.
Si sono giocati anche i match d’andata dei play-out. Derby molto acceso a Rovereto, dove i padroni di casa hanno sfiorato il colpaccio contro l’ATA Battisti Trento. E’ finita 3-3 e si preannuncia una grande battaglia domenica prossima. Trento deve ringraziare il doppio Grigelis-Galvani, capace di superare Ager-Holzer soltanto 13-11 al super tie-break. Si deciderà tutto a Trento e non è da escludere il doppio di spareggio, perchè l'ATA Battisti ha punte più alte ma paga un numero 4 (Matteo Gotti) che quest’anno ha un po’ deluso. Da segnalare il 7-6 7-6 con cui Grigelis ha superato la sua ex-chioccia Andrea Stoppini. Nessuna sorpresa a Modena, dove il TC Udinese ha raccolto un prezioso successo per 4-2 che dovrebbe mettere al sicuro la salvezza. Dopo il netto 3-1 nei singolari, i padroni di casa hanno sfiorato il miracolo di un pari. Messori e Lustig hanno accorciato le distanze, poi Leonardi-Marchegiani hanno costretto Viola-Di Meo a lottare fino al 10-8 nel super tie-break. Adesso, con le luci di Tarcento finalmente a norma, gli emiliani hanno bisogno di un'impresa per centrare la salvezza ed evitare il secondo play-out. Pazzesco 3-3 tra Circolo Tennis Palermo e Tennis Club Parioli in un match che passerà alla storia. La pioggia ha costretto a giocare indoor, sull’unico campo in Mateco del TC Palermo 2, e si sono viste quattro furibonde battaglie terminate intorno alle 23. I doppi sono state altrettante lotte e sono terminate alle due di notte. Si deciderà tutto tra sette giorni a Roma.
SERIE A1 FEMMINILE
Gianna Doz (al centro) non ha potuto giocare la Serie A1 perchè ha scoperto di essere incinta a un mese dal campionato
Sorpresa: il Tennis Club Prato non può più vincere il girone. Molto probabilmente, chiuderà in terza posizione. Una sola partita è bastata per mettere in crisi le ragazze di Carla Mel, battute con un secco 4-0 dal Club Nomentano in una domenica nera, non solo dal punto di vista meteorologico. Senza Maria Elena Camerin e Zuzana Kucova, le toscane hanno perso 4-0 e si riaccendono gli incubi dell’anno scorso, quando nella finale di Rovereto non raccolsero neanche un punto. Nomentano torna prepotentemente in lizza per il titolo: se domenica prossima dovesse vincere a Beinasco (probabile), si assicurerebbe il secondo posto che vorrebbe dire play-off con il vantaggio di giocare il ritorno in casa. Di più: in caso di contemporanea sconfitta del Tennis Club Genova (impegnato in casa contro il Parioli), coglierebbe un clamoroso primo posto e si qualificherebbe per la finale di Rovereto. Facciamo due conti: in caso di arrivo a pari punti, conterebbe il numero di incontri vinti: il TC Genova non ne avrebbe più di 16, mentre Nomentano salirebbe a 17 o 18. Gran parte del merito è di Karin Knapp, che nonostante abbia ritrovato la dimensione WTA di qualche anno fa, continua ad onorare il Campionato con grande serietà. Nel match più atteso, ha superato senza grossi problemi Corinna Dentoni dopo che Pillot e Shamayko avevano fissato il punteggio sul 2-0. Prato, in forte emergenza, ha dovuto schierare persino l’acciaccata Alexia Virgili: non sorprende che si sia dovuta ritirare dopo cinque giochi.
Le grandi emozioni, tuttavia, non si limitano alla lotta scudetto. C’è una battaglia per non retrocedere che coinvolge tre squadre dopo che il Tennis Club Cagliari si è tolto dalle sabbie mobili grazie al bel successo contro l’UST Beinasco. In chiave-salvezza, è molto importante il 2-2 strappato dal Tennis Club Mestre sul campo del Parioli. Il team veneto oscilla in A1 da anni, ma c’è sempre qualcosa che non va. Quest’anno, un lieto evento ha messo in difficoltà le ragazze del DS Pasquale Marotta: un mese prima dell’inizio del campionato, Gianna Doz (n. 3 e classificata 2.5) ha scoperto di essere incinta. A quel punto, hanno dovuto fare di necessità virtù e schierare la giovane Costanza Zanon, Under 18 classificata 3.3. “Lei non ha nessuna colpa, anzi la devo solo ringraziare perchè accetta di venire ogni domenica – racconta Marotta, di ritorno da Roma – non sono arrabbiato perchè il Parioli ha schierato la Burnett solo contro di noi: sono amareggiato per un regolamento che non consente di schierare sempre le migliori. Il Parioli si è comportato benissimo, e poi non ho nulla da recriminare: se noi abbiamo schierato la Zanon, loro hanno dovuto mettere in campo la Giovanardi”. Il 2-2 centrato grazie al doppio Lizarazo-Remondina consente a Mestre di sperare in un aggancio in extremis ai play-out. In caso di vittoria a Cagliari avrebbero ottime speranze, mentre un eventuale pareggio servirebbe soltanto se l’UST Beinasco perdesse 4-0 contro il Nomentano.
Il match del Parioli è stato condizionato dal maltempo. Parioli e Nomentano condividono lo stesso campo coperto, così Parioli-Mestre si è giocato all’aperto. “Il Parioli non ha nessuna colpa, si sono comportati benissimo e sono stati super-ospitali. Si sono anche attivati per trovare un altro campo coperto. Lo avevano anche trovato, ma era troppo scomodo e non sarebbe convenuto a nessuno. E allora il doppio si è giocato sotto una costante pioggerellina”. Marotta parla con un tono molto tranquillo, sa che il futuro del suo club non dipende dalla permanenza in Serie A1. “Naturalmente a Cagliari non andremo in gita – conclude – ma in questo momento la mia priorità è il futuro. Ci sono dei regolamenti che devono essere rispettati e stiamo già lavorando in questo senso: abbiamo acquistato Monica Cappelletti, trentina, una delle migliori Under 14 italiane. E anche un’altra giovane dal sicuro avvenire come Beatrice Tozzo. Diciamo che questo campionato si è giocato in condizioni difficili, ma può succedere ancora di tutto. Con Lizarazo e Remondina possiamo ancora giocarcela. Penso che i margini per centrare l’impresa, dal punto di vista tecnico, ci siano ancora. Mi spiace soltanto una cosa: se ci fosse stata la Doz, probabilmente adesso avremmo 9 punti e lotteremmo per i play-off. Abbiamo affrontato alcune giocatrici che lei avrebbe battuto. Ad ogni modo, dovrebbe partorire a marzo e ha già promesso che tornerà a giocare in aprile”. I verdetti, inesorabili, arriveranno dal campo. Ma non c’è dubbio che l’eventuale retrocessione del TC Mestre sarebbe un peccato, vuoi per la bravura della Lizarazo, forse una delle note più liete del campionato, vuoi perchè una salvezza sarebbe il giusto premio per un club che continua a organizzare un torneo ITF da 50.000 dollari. In tempi di crisi, un atto meritorio che avrebbe meritato più fortuna.
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