Splendida prestazione del doppio ceco, che si impone in tre set e ipoteca la Davis: se anche Djokovic dovesse firmare il 2-2, la R. Ceca sarebbe favorita nell'ultimo singolare.
Radek Stepanek è stato il migliore in campo
Di Riccardo Bisti – 16 novembre 2013
Adesso pioveranno le critiche per Bogdan Obradovic. Il capitano serbo ha scelto di non schierare Novak Djokovic: non avremo mai la controprova, ma non c’è dubbio che i cechi abbiano approfittato di un doppio serbo sbilanciato, sdrucito, appannato dalla tensione. Il povero Ilja Bozoljac ha fatto quel che ha potuto, ma è sembrato inadeguato a certi livelli. E il 37enne Nenad Zimonjic ha mostrato tutti i suoi capelli bianchi in un riflesso che non è più quello di un tempo. E così, dopo poco più di due ore, due servizi vincenti di Radek Stepanek hanno sigillato il 6-2 6-4 7-6 a favore della Repubblica Ceca, cui basta un altro punticino per aggiudicarsi la seconda Coppa Davis consecutiva. “Sono due doppisti straordinari, quando sono in campo può succedere qualsiasi cosa” ha detto un sorridente Vladimir Safarik, orgoglioso dei suoi ragazzi. In particolare, il mattatore è stato Radek Stepanek. Nonostante i 35 anni di età, ha mostrato classe e riflessi impressionanti. Per due set è stato spaventoso, facendoci capire come mai Leander Paes lo abbia aspettato con così tanta pazienza mentre era infortunato. E’ leggermente calato nel terzo, ma il “martello pneumatico” Berdych non ha mai mostrato segni di cedimento. Basti pensare che, quando sono andati a servire per rimanere nel set sul 4-5 e sul 5-6, hanno concesso appena un punto in due game. “Il campo mi sembrava grande come un campo di calcio – ha detto un esaltato Stepanek – avevo la sensazione di non poter sbagliare”. Se questo doppio ha vinto 14 partite su 15, un motivo ci sarà.
La sfida non è ancora chiusa. Domenica, alle 14, apriranno il programa Djokovic e Berdych. In caso di 2-2, si giocherebbe il punto decisivo e tutto lascia pensare a Stepanek-Lajovic. Inutile dire che il ceco sarebbe il favorito, sia in termini di qualità che di esperienza. Senza considerare il ricordo di 12 mesi fa, quando sul 2-2 battè Nicolas Almagro, certamente più forte di Lajovic. Ma in Coppa Davis, si sa, può succedere di tutto. “Comunque noi abbiamo fiducia di poter chiudere sul 3-1 già con Tomas – ha detto Stepanek – ovviamente io sono pronto, non c’è nulla di più esaltante che giocare un match come questo”. Dovessimo dare un pronostico, dopo due giornate, non concederemmo alla Serbia più del 20%. Djokovic può tranquillamente vincere, ma un eventuale successo di Lajovic sarebbe una delle più clamorose sorprese dell’Era Open. Le critiche a Obradovic, dicevamo: qualcuno si lamenterà perché non ha fatto giocare Djokovic, anche perché i cechi giocheranno senza problemi tutti i tre giorni (e sono più anziani di lui). Tuttavia, il successo sui gemelli Bryan in aprile deve avergli dato qualche illusione di troppo. Col senno di poi, ha sbagliato. O meglio, ad oggi ha sbagliato. Chissà che non possa succedere l’imprevedibile.
COPPA DAVIS 2013 – FINALE
Serbia – Repubblica Ceca 1-2
Novak Djokovic (Srb) b. Radek Stepanek (Cze) 7-5 6-1 6-4
Tomas Berdych (Cze) b. Dusan Lajovic (Srb) 6-3 6-4 6-3
Berdych / Stepanek (Cze) b. Ziminjic / Bozoljac (Srb) 6-2 6-4 7-6
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