Le statistiche ATP sugli ace svelano che gli italiani non eccellono in questo fondamentale. Un problema storico, che nasce nelle scuole tennis. Il nuovo indirizzo cambierà qualcosa? 
In 16 match ATP giocati nel 2013, Volandri ha tirato una media di 0,5 ace a partita

Di Riccardo Bisti – 26 novembre 2013

 
Hanno rallentato le superfici, uccidendo un certo tipo di tennis a favore di fiato e muscoli. Ma non c’è dubbio che il servizio continui ad essere uno dei colpi più importanti. Forse è ancora il più importante. Un buon servizio consente di giocare con più tranquillità nei game di risposta, nonchè di togliersi dai guai nei momenti di difficoltà. Più in generale, offre la possibilità di conquistare diversi punti senza faticare. Ma c’è una brutta notizia: gli italiani servono maluccio. Non è una sensazione, ma un dato supportato dalle statistiche ATP. Duole dirlo, ma Andreas Seppi e Fabio Fognini sono tra i giocatori con il servizio meno incisivo tra i top-50. In una classifica da John Isner con 979 ace, gli azzurri sono piuttosto indietro. Seppi è 32esimo con 287 ace, mentre Fognini è addirittura 44esimo con 183 assi scagliati nel 2013. Entrambi hanno pochi alibi. Fognini paga un’altezza non straordinaria, ma la storia ha insegnato che si può diventare ottimi battitori anche senza essere dei marcantoni. Michael Chang e, nel suo piccolo, Renzo Furlan, lo avevano dimostrato. Anche il piccolo Jaime Yzaga, negli anni 90, uscì da un punto morto della sua carriera lavorando sul servizio con coach Pato Rodriguez. Vediamo la classifica “al contrario” di chi tira meno ace tra i top-50 ATP. 
 
50) Pablo Andujar 73
49) Joao Sousa 77
48) Juan Monaco 88
47) Radek Stepanek 137
46) Kei Nishikori 140
45) Carlos Berlocq 163
44) Fabio Fognini 183
43) Jarkko Nieminen 186
42) Nicolas Mahut 204
41) Marcel Granollers 206
40) Jurgen Melzer 214
39) Rafael Nadal 221
38) Florian Mayer 231
37) Gilles Simon 236
36) Tommy Robredo 252
35) Janko Tipsarevic 261
34) David Ferrer 265
33) Mikhail Youzhny 279
32) Andreas Seppi 287
 
In tutto questo, oltre alle difficoltà di Fognini, emerge il nome di Rafael Nadal. Eppure lo spagnolo ha decisamente migliorato il servizio. Torna in mente la storica frase di Andre Agassi, quando disse di non avere un gran servizio, ma un “gran turno di servizio”. Per Nadal è proprio così. Queste statistiche, tuttavia, sono influenzate dal numero di match giocati. Allora diventa interessante dare un’occhiata alla “contro-classifica” per la media di ace a partita. Qui la situazione è ancora peggiore.
 
50) Pablo Andujar 1,5
49) Juan Monaco 2
48) Kei Nishikori 2.6
47) Fabio Fognini 2,7
47) Rafael Nadal 2,7
45) Joao Sousa 2,9
44) David Ferrer 3,2
43) Carlos Berlocq 3,3
43) Jarkko Nieminen 3,3
41) Marcel Granollers 4,1
41) Gilles Simon 4,1
39) Mikhail Youzhny 4,4
39) Florian Mayer 4,4
37) Jurgen Melzer 4,5
37) Tommy Robredo 4,5
35) Radek Stepanek 4,6
34) Andreas Seppi 5,2
 
Questi numeri alimentano un po’ di rammarico per cosa avrebbero potuto fare i due top-players azzurri con un servizio migliore a cui aggrapparsi nel momento del bisogno. Fabio Fognini gioca bene su ogni superficie, ma viene il dubbio che sarebbe già entrato tra i top-10 se tirasse 5-6 ace in più a partita. I numeri di Seppi sono migliori, ma non soddisfacenti. Stiamo parlando di un ragazzone di 191 centimetri, cui non manca nulla per diventare un ottimo battitore. Gli mancava un po’ di elasticità muscolare: a problema risolto, tuttavia, non ha effettuato progressi significativi al servizio. Le cose peggiorano se prendiamo gli altri azzurri, ed anche in chiave storica. Paolo Lorenzi, Potito Starace, Matteo Viola, Marco Cecchinato e Thomas Fabbiano non hanno grandi numeri, anche se le statistiche ATP si rifanno ai soli tornei del circuito maggiore, quindi il campione non è molto rappresentativo. Lorenzi e Fabbiano hanno migliorato molto, ma per una questione meccanica (Paolo) e fisica (Thomas) non potranno mai essere dei bombardieri. Starace è stato per anni in vetta alle classifiche sulla percentuale di prime palle in campo. Un motivo ci sarà. C’è poi il caso di Filippo Volandri, il cui servizio è diventato una questione “di stato” quando era numero 1 d’Italia. Gli avevano proposto di andare negli Stati Uniti da un “guru” del servizio, ma lui ha preferito di no.
 
Dando uno sguardo al passato, l’Italia non ha mai avuto grandi battitori. L’unico davvero forte in questo fondamentale è stato Omar Camporese, ma aveva altre lacune. Ci sono poi stati ottimi servizi come Pescosolido e Nargiso, e buoni come Sanguinetti, Gaudenzi e Furlan. Altri, invece, hanno più combattuto che altro con questo fondamentale: vengono in mente Cristiano Caratti, Paolo Canè e Gianluca Pozzi. Lo stesso Simone Bolelli, il cui servizio è buono sia come meccanica che come velocità di punta, non ha mai avuto numeri strepitosi in termini di ace. Il problema nasce alla radice, dalle nostre scuole tennis. Fino a qualche anno fa, ma succede ancora oggi, il servizio è considerato un “addobbo” durante le lezioni. Dritti, rovesci, situazioni tattiche, un po’ di volèe e poi, se resta tempo, si allena il servizio. Gli allievi sono talmente disabituati che reagiscono con stupore quando il maestro, Pancho Villa dell’insegnamento, dice che l’ora comincia con un bel cesto di battute. Ovviamente si tratta di generalizzazioni che non tengono conto di valide eccezioni. Tuttavia, è importante segnalare questi numeri e farli conoscere ai maestri i italiani, al Settore Tecnico e alla Scuola Nazionale Maestri (pardon, Istituto Superiore di Formazione). Sembra che l’insegnamento in Italia abbia preso un indirizzo positivo. I ragazzi degli anni 90 giocano piuttosto bene: a parte il fenomeno-Quinzi, un caso a parte, è un piacere veder giocare i vari Napolitano, Baldi e Donati. La speranza è che da loro possa nascere un’attenzione diversa al colpo che può fare la differenza. Il colpo che può essere decisivo nei momenti importanti. Tra 10 anni, le statistiche ATP ci diranno se la strada intrapresa è stata quella giusta.
 
I TOP 200 AZZURRI AL SERVIZIO NEL 2013 (*)

Fabio Fognini 183 ace – 2,7 a partita
Andreas Seppi 287 ace – 5,2 a partita
Filippo Volandri 8 ace – 0,5 a partita
Paolo Lorenzi 109 ace – 2,9 a partita
Potito Starace 7 ace – 3,5 a partita
Matteo Viola 23 ace – 2,1 a partita
Marco Cecchinato 2 ace  – 1 a partita
Thomas Fabbiano 0 ace (un solo match giocato)
Flavio Cipolla 11 ace – 1 a partita
 
(*) Le statistiche tengono conto dei soli main draw dei tornei ATP, ad esclusione di qualificazioni, challenger e futures.