Federer fa esplodere la prevendita di Brisbane. Lui si trova a Dubai, partirà dopo Natale. “Avrei voluto trascorrerlo in Svizzera, ma era troppo complicato”. E qualcuno lo scambia per Nadal!
La presenza di Roger Federer ha scatenato la febbre del biglietto a Brisbane
Di Gianluca Roveda – 24 dicembre 2013
Il 2014 scatterà nel segno di Roger Federer. Dopo aver cancellato tutte le esibizioni, lo svizzero si è allenato duramente e per la prima volta partirà dall’Australia, dove è atteso al Brisbane Internatonal. La sua presenza, annunciata qualche mese fa tramite un video, ha scatenato una vera e propria caccia al biglietto. Se aggiungiamo Serena Williamns, Victoria Azarenka e Maria Sharapova, si preannuncia la migliore edizione di un torneo nato nel 2009 e che ha preso il posto di Adelaide. Cameron Pearson, direttore del torneo, ha detto che sarà la più grande edizione di sempre. L’obiettivo è battere il record di spettatori, fatto registrare nel 2012, con 92.804 presenze. La grande attesa ha acceso il dibattito sulla possibilità di migliorare l’impiantistica del Queensland Tennis Center. A parte il centrale intitolato a Pat Rafter, (5.500 posti e un tetto retrattile trasparente), i due campi secondari contengono appena 1.000 spettatori. Il governo del Queensland, tuttavia, ha già fatto sapere che il budget per il tennis resterà lo stesso del 2013. In fondo, la costruzione del centro è costata 82 milioni di dollari e nel 2011 sono stati effettuati interventi straordinari dopo l’alluvione che aveva colpito la zona. Chissà che l’arrivo di Roger Federer non dia la spinta decisiva per un ulteriore investimento. Il torneo sarà teletrasmesso in 60 paesi, tra cui l’Italia (dirette su SuperTennis) e godrà di uno spazio importante in una settimana densa di eventi: gli uomini giocano anche a Doha e Chennai, le donne a Shenzhen e Auckland, senza contare la Hopman Cup. Ma la presenza di Federer potrebbe fare la differenza a favore di Brisbane.
A proposito di Federer, in questi giorni ha effettuato un’intervista con il quotidiano svizzero “Le Matin”, in cui non ha parlato granchè di tennis, quanto piuttosto della nuova vita da papà. A detto che non avrebbe mai pensato di girare il mondo con la famiglia al seguito, ma che è stata una “scommessa vinta”. “Mirka non mi avrebbe mai aspettato sola a casa. Per fortuna abbiamo i mezzi per portare tutti con me. Non mi vedevo in giro con le bambine, poi ho vinto Wimbledon 2012 con loro in tribuna”. La vita da globetrotter comporterà ancora qualche sacrificio, come l’impossibilità di trascorrere il Natale in Svizzera. “Avremmo voluto farlo, per me il Natale è legato alla neve. Ma sarebbe stato troppo complicato. Recarci in Svizzera e poi andare a Dubai era troppo difficile. La cosa importante è stare tutti insieme. E sono felice perché ci saranno anche i miei genitori”. A casa Federer, le tradizioni vengono comunque rispettate. Charlene Riva e Myla Rose si sono impegnate per preparare i biscotti di Natale. “E contano i giorni che mancano”. Da piccolo, Federer non credeva a Babbo Natale, bensì a Schmutzli, una specie di angelo che veniva a portare i regali. In merito all’educazione delle figlie, sta cercando il giusto equilibrio tra autorità e libertà. “Provo a trasmettere valori come cortesia, condivisione e rispetto. Cose semplici come il salutare e stare correttamente a tavola. Ma non voglio che crescano troppo in fretta. Spero che possano giocare, divertirsi e usare la loro immaginazione”. Con un padre come Federer, sarà tutto molto più semplice. E pazienza se un avventore dell’hotel di Dubai dove è stata effettuata l’intervista lo ha scambiato per Rafael Nadal. Lui si è fatto una risata e si è concesso alle richieste di foto. “A volte è un po’ stancante, ma non mi dà fastidio. Non amo farlo quando sono con le figlie”.
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