TV – Nomi nuovi tra i commentatori tecnici del canale FIT. Gli screzi del passato sembrano definitivamente alle spalle. Spettacolo Youtube dall'Australia.
Il canale Youtube dell'Australian Open offrirà le qualificazioni in diretta
Di Riccardo Bisti – 6 gennaio 2014
E’ un momento molto importante per SuperTennis. Nella seconda metà di gennaio, l'attenzione sarà su Eurosport (da febbraio vedremo se ancora su Sky o soltanto su Mediaset Premium) per l’Australian Open. Ma poi entrerà nel vivo una stagione piena di tennis. La scorsa settimana abbiamo informato del maxi-programma di 63 tornei, peraltro con l’incremento delle dirette per gli ATP 500, che dal 2014 saranno prodotti sin dal primo giorno e non più dal giovedì. E’ facile immaginare che il numero di ore supererà la cifra-record del 2013 (1229, già superiore alle 850 del 2012). Per coprire il gran numero di eventi, SuperTennis ha incrementato il numero di commentatori tecnici che affiancano i telecronisti durante le dirette. Attualmente, le spalle tecniche più utilizzate sono Marco Meneschincheri e Mauro Ricevuti, mentre per il tennis femminile viene spesso coinvolta Silvia Farina (ex di Eurosport). Altre voci già ascoltate sono quelle di Tathiana Garbin, Adriana Serra Zanetti e l’onnipresente Giorgio Galimberti, che in una vecchia finale di Coppa Davis aveva addirittura ricoperto il ruolo di prima voce (era coadiuvato da Corrado Barazzutti). La novità, annunciata nei giorni scorsi sul sito FIT, riguarda tre voci nuove di zecca. Si tratta di Diego Nargiso, Mosè Navarra e Sandra Cecchini. Apparentemente, tutto normale. Non fosse che tutti e tre – in tempi e modi diversi – hanno avuto qualche divergenza con la FIT. Vediamoli caso per caso.
DIEGO NARGISO è stato tra i giocatori-simbolo del tennis italiano negli anni 80 e 90. Ricordato soprattutto come doppista, vanta una carriera junior eccezionale, tanto da aver vinto Wimbledon nel 1987. Dopo il ritiro e una breve attività manageriale, era uscito dal mondo del tennis salvo rientrarci un paio d’anni fa. Ha creato un’accademia in Francia, a Beausoleil, e di recente ha intrapreso un progetto a Genova. Il suo allievo più interessante è Gianluca Mager, giovane azzurro classe 1994 che stravede per lui e ha disputato un’impressionante seconda parte di stagione. A fine luglio non aveva una classifica ATP, poi ha chiuso l’anno tra i primi 1000. Adesso è n. 946. Nargiso ha avuto un picco di popolarità lo scorso luglio, quando Gianluigi Quinzi ha vinto il titolo junior a Wimbledon. Giornali, radio e TV lo cercarono per un parere, una battuta, un’opinione (i primi fummo noi di TennisBest: lo interpellammo prima della finale). Le sue frasi generarono la reazione federale, che nell’editoriale del numero di luglio-agosto di SuperTennis Magazine, nell’editoriale di Giancarlo Baccini, scrisse: “Uno resta davvero a bocca aperta quando legge stupidaggini come quelle che un ex-ex come Diego Nargiso ha detto ai giornalisti che lo avevano riesumato in occasione delle vittorie londinesi di Quinzi solo perchè l’ultimo a far qualcosa di paragonabile era stato proprio lui, nel 1987. Dal suo circolo esentasse di Beausoleil, la nuova zona di Monte Carlo strappata al mare in direzione di Nizza, Diego ha sentenziato che Quinzi è un dono del cielo, visto che in Italia la FIT non ha un progetto e non affida agli ex professionisti il compito di selezionare i giovani e di farli crescere. Leggi i giornali e non sai se certe castronerie uno come lui, appena dissotterrato, le farfuglia perchè non sa far altro che, come si dice a Roma, aprire bocca e dare fiato; o perchè a Beausolei, nome omen, il sole è troppo bello e in questa stagione picchia forte; o piuttosto perchè, poveraccio, sta solo avanzando la più improbabile delle candidature: la sua”. Che il riavvicinamento fosse in atto, si era capito. Durante la finale di Fed Cup, Diego è stato premiato per il suo passato in Coppa Davis. Nell’ultimo numero di SuperTennis Magazine, poi, compare un’intervista allo stesso Nargiso in cui l’auto-candidatura, in effetti, arriva. Dopo aver detto che la FIT ha fatto bene ad assecondare le scelte di Quinzi “affiancandolo e supportandolo nella crescita senza imporre nulla” e aver ribadito di trovarsi bene con Mager, ha detto: “Non vuol dire che io non consideri la Federazione la mia casa. Ci sono cresciuto. Ho trascorso una vita in azzurro e penso che noi ex giocatori possiamo essere una risorsa importante per i giovani e il movimento. Mi piacerebbe far parte dello staff tecnico della FIT, seguire una nazionale giovanile, e aggiungo che mi dispiace non esserci”. Intanto ripartirà da SuperTennis, dove racconterà il circuito con la sua parlantina inarrestabile. Poi, chissà…
MOSE’ NAVARRA aveva un talento importante, ma è ricordato soprattutto per un terzo turno a Wimbledon e qualche presenza in Coppa Davis. E’ dovuta proprio alla Davis la parentesi ‘oscura’ che lo riguarda. Nel 2001, quando si insediò il Consiglio Federale guidato da Angelo Binaghi, la prima mossa fu la sostituzione di Paolo Bertolucci con Corrado Barazzutti. Quasi tutti i giocatori italiani insorsero in una vibrante protesta, sfociata in un clamoroso “NO” alla maglia azzurra. I giocatori (capitanati da Gianluca Pozzi) volevano essere presi in considerazione nella scelta dei capitani di Coppa Davis e Fed Cup, nonchè per l’elezione dei loro rappresentanti in Consiglio Federale. Tra i firmatari della protesta c’era anche Navarra (così come la Schiavone e tanti altri). Quando però si fece concreta l’opportunità di esordire in Davis contro la Finlandia, Navarra fece marcia indietro e ritirò la firma. E così volò ad Helsinki insieme ai giovani Luzzi, Volandri e all’allora consigliere FIT Vincenzo Santopadre. Navarra vinse contro un giovane Nieminen, ma un paio di suoi doppi falli furono fatali nello spareggio contro la Croazia, ricordato anche per un suo gesto mai troppo ben inteso verso la tribuna presidenziale. Dopo il ritiro, Navarra è stato ingaggiato dall’Accademia di Cordenons del rimpianto Edi Raffin, ma da qualche tempo è entrato nell’organigramma FIT. Attualmente segue i top-junior italiani (Quinzi compreso) per 26 settimane l’anno, affiancando i vari coach. A giudicare dai risultati, lo sta facendo piuttosto bene. Quando Quinzi ha vinto Wimbledon Junior, era nel suo box. Da febbraio, anche lui sarà ai microfoni di SuperTennis.
SANDRA CECCHINI è stata una delle più forti italiane di sempre prima che la generazione di Schiavone, Pennetta, Errani e Vinci rivoluzionasse la storia del nostro tennis rosa. Ex numero 15 WTA, ha vinto quattordici titoli e vanta una quarto di finale al Roland Garros. Personaggio schivo, riservato, un po’ strano per una romagnola verace. Nel 2009 era stata rintracciata da Federico Ferrero nell’ambito di un’inchiesta sulla professione di maestro di tennis. La Cecchini non le mandò a dire: "Diversamente da quello che accade in Francia, per esempio, gli ex tennisti non vengono praticamente mai utilizzati per la formazione dei ragazzi. Non solo: capita di vedere dei circoli nei quali, con tutto il rispetto, insegnano il tennis a tempo perso, magari, dei vigili urbani senza uno straccio di attestato”. Dopo aver ricordato che la sua condizione attuale era tutto sommato soddisfacente, con 10 ore giornaliere di impegno presso la Polisportiva 2000 di Cervia, ribadì: "Però i 200 euro annui che pago alla Fit per la mia qualifica a cosa servono? Ad avere un gilet o una maglietta nuovi? Dopo aver difeso la maglia azzurra per anni, in Fed Cup e alle Olimpiadi, mi aspettavo ben altra considerazione". In effetti, alle varie cene di gala e celebrazioni degli ultimi anni, la Cecchini non si era mai vista. In un'altra intervista, disse che c'era un'apparente mancanza di un progetto per il tennis femminile, fonte di preoccupazione per le prossime generazioni. Adesso tornerà nelle vesti di telecronista, probabilmente per alternarsi con Silvia Farina nelle tante ore di WTA previste su SuperTennis, detentrice dei diritti dei tornei Premier fino a tutto il 2016.
Le ultime integrazioni, dunque, oltre ad avere un valore tecnico, hanno una valenza politica ancora maggiore, soprattutto nei casi di Nargiso e Cecchini (Navarra era nell’orbita federale già da tempo). Da circa tre anni, la FIT sembra decisamente più attenta al recupero e al reclutamento di ex giocatori di alto livello, utilizzati in vari ruoli. E’ una mossa sana, che ricalca quanto accade in tante altre nazioni. In effetti, gli ex giocatori sono depositari di conoscenze che nessun altro può avere. Ovviamente non è l’unica dote richiesta: servono intelligenza, umiltà, voglia di mettersi in gioco e “studiare”. L’umiltà della Cecchini e la capacità di rimettersi in pista di Nargiso sono stati recepiti dalla FIT, e chissà che dal microfono non possano passare a ruoli ancora più attivi. Oltre ad essere una buona notizia, sarebbe la certificazione di un clima nuovo, propositivo e meno accecato da antipatie. Quell’umiltà che riconosce gli errori del passato e capisce che le diversità non sono un limite, ma un’opportunità di crescita. La speranza è che l’opera di “pacificazione”, che sembra evidente, possa estendersi ad altri fior di professionisti che ancora oggi sono al di fuori dell’ambiente federale, anche se in certi casi sarebbe necessario uno sforzo maggiore, visti gli screzi del passato e una diversità di vedute piuttosto aspra. I nomi? Facile: Alberto Castellani, Claudio Pistolesi, Riccardo Piatti e Davide Sanguinetti. Sperare non è mica reato.
SuperTennis sarà grande protagonista anche nell’ultima settimana prima dell’Australian Open. Offrirà il combined di Sydney, molto competitivo soprattutto nella prova WTA. Si parte con gli ottavi (ma sono stati trasmessi anche Errani-Vinci e Schiavone-Safarova), mentre la prova maschile scatterà con i quarti. Soltanto streaming per l’ATP di Auckland (per la prima volta non trasmesso da SuperTennis), mentre due efficienti canali Youtube consentiranno di seguire dalla prima all’ultima palla il torneo WTA di Hobart e le qualificazioni dell’Australian Open. Un’occasione imperdibile e gratuita. Tanti tornei dovrebbero prendere esempio da Hobart per allargare interesse e visibilità.
ATP SYDNEY
Trasmissione su SuperTennis a partire dai quarti di finale. Garantita la copertura di cinque partite. Ci saranno anche gli olandesi di Sport 1, canale che non trasmette via satellite.
Giovedì 9 gennaio
SuperTennis – Due quarti in diretta alle 9.30
SuperTennis – Differita dalle 19 alle 21 e dalle 21.15 alle 23.15
Venerdì 10 gennaio
SuperTennis – Semifinali in DIRETTA alle 3 (notte tra giovedì e venerdì)
SuperTennis – Semifinali in differita dalle 11.30 alle 15
SuperTennis – Semifinali in differita dalle 17.05 alle 21
SuperTennis – Semifinali in differita da mezzanotte alle 4
Sabato 11 gennaio
SuperTennis – Finale in DIRETTA alle 9.30
SuperTennis – Finale in differita alle 13
SuperTennis – Finale in differita alle 21.05
Nella giornata di domenica, SuperTennis riproporrà tutti i cinque match trasmessi nel weekend. Ecco gli orari: i due quarti alle 6 e alle 11, le semifinali alle 15 e alle 19, la finale alle 23.
ATP AUCKLAND
Lo scorso anno, il torneo era stato trasmesso da SuperTennis e dai francesi di Sport Plus. Ma se il canale della FIT è orientato su altre scelte, l’emittente francese sembra che voglia disimpegnarsi: neanche un torneo nelle prime due settimane. Il modo migliore per seguirlo sarà lo streaming ufficiale ATP-WTA, che offrirà tutti i match sul Campo Centrale. Trasmessi addirittura 30 match. Ci saranno anche gli streaming delle agenzie di scommesse. Le dirette scatteranno a mezzanotte tra domenica e lunedì. Le giornate scatteranno sempre a mezzanotte, mentre la finale si giocherà all’1.30 della notte tra venerdì e sabato.
WTA SYDNEY
Secondo Premier del 2014, con un ottimo campo di partecipazione. Le telecamere offriranno ben 30 partite, sia sul Campo Centrale che sul campo secondario. SuperTennis non detiene i diritti completi, ma inizierà a trasmettere nella notte tra lunedì e martedì per gli ottavi di finale. Tuttavia, ha già trasmesso Errani-Vinci e Schiavone-Safarova. Ci saranno anche i vari canali che detengono i diritti dei tornei Premier: tra gli altri, Ma Chaine Sports, TeleDeporte, BT Sports, Sport 1 Nederland. Ecco gli orari del canale FIT. Il torneo terminerà addirittura venerdì per dare tempo alle giocatrici di recarsi a Melbourne.
Martedì 7 gennaio
SuperTennis – Due match in diretta alle 6
SuperTennis – Differita dalle 13 alle 17
SuperTennis – Differita dalle 19 alle 21 e dalle 22 alle 24
Mercoledì 8 gennaio
SuperTennis – Primi due quarti in diretta alle 2 (notte tra martedì e mercoledì)
SuperTennis – Ultimi due quarti in diretta alle 9.30
SuperTennis – Differita dalle 13.30 alle 15.30
SuperTennis – Differita dalle 17.05 alle 21 e dalle 22 alle 4.30
Giovedì 9 gennaio
SuperTennis – Semifinali in DIRETTA alle 4.30 (notte tra mercoledì e giovedì)
SuperTennis – Prima semifinale in differita alle 13.30
SuperTennis – Seconda semifinale in differita alle 17.05
SuperTennis – Differita dalle 23.15 alle 3
Venerdì 10 gennaio
SuperTennis – Finale in DIRETTA alle 9.30
SuperTennis – Finale in differita alle 15
SuperTennis – Finale in differita alle 21.05
Nel weekend, SuperTennis provvederà ad alcune differite. Eccole nel dettaglio.
Sabato 11 gennaio
Semifinali in differita alle 11 e alle 15
Finale in differita alle 17.05
Finale in differita alle 23
Domenica 12 gennaio
Primi due quarti alle 2
Ultimi due quarti alle 7
Prima semifinale alle 13
Seconda semifinale alle 17.05
Finale alle 21.05
WTA HOBART
La regia internazionale (che comunque esclude i principali canali europei) si limiterà a trasmettere appena tre partite, semifinali e finali. Tuttavia, come l’anno scorso, il torneo della Tasmania garantirà tutti i match tramite il proprio canale Youtube.
KOOYONG CLASSIC
Fino al 1987, l’Australian Open si è giocato presso l’impianto di Kooyong. Dopo lo spostamento a Melbourne Park, nella vecchia sede si gioca un torneo di esibizione in condizioni identiche a quelle dell’Australian Open. L’evento scatterà mercoledì 8 gennaio e durerà quattro giorni. Si giocherà tutte le notti, a partire dalle 11 locali (l’1 di notte in Italia). Ci saranno Lleyton Hewitt, Stanislas Wawrinka, Richard Gasquet, Tomas Berdych, Grigor Dimitrov, Kei Nishikori, Fernando Verdasco e Gilles Simon. Il programma prevede quattro match (tutti i quarti di finale), che diventeranno tre nei giorni successivi e due nella giornata finale, prevista sabato 11 gennaio. Ci sarà lo streaming delle agenzie di scommesse, Betfair e Bet365.
QUALIFICAZIONI AUSTRALIAN OPEN
Per il secondo anno consecutivo, l’Australian Open regala a tutti gli appassionati i match più importanti delle qualificazioni. Le immagini dal campo principale saranno reperibili ai seguenti indirizzi.
PRIMA GIORNATA – SECONDA GIORNATA – TERZA GIORNATA – QUARTA GIORNATA
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