La Svizzera riscatta la delusione per Federer con il successo di Wawrinka, che rispetta i pronostici e vince il quinto titolo in carriera a Chennai. Nel 2014, al banchetto dei grandi, ci sarà anche lui.
Stanislas Wawrinka ha un gran rovescio, ma picchia duro anche con il dritto
Di Cosimo Mongelli – 5 gennaio 2014
Mentre gli occhi e i riflettori di tutto il mondo sono puntati sulle gioe di Rafael Nadal e i dolori di Roger Federer, quasi sottotraccia Stanislas Wawrinka intasca il primo torneo dell'anno. Vincendo sul cemento indiano di Chennai, lo svizzero conferma che i migliori dovranno fare i conti con lui anche nel 2014. L'avversario di oggi, Edouard Roger Vasselin (figlio di Cristophe, semifinalista al Roland Garros 1983), non è certo nome da impensierirlo. In verità, i precedenti parlavano di una vittoria a testa. Ma il divario tecnico e stilistico tra i due è sin troppo netto per paventare un risultato a sorpresa. Il francese, alla seconda finale in carriera, non vuol essere certo relegato al ruolo di sparring partner e stringe i denti. Sin dalle prime battute, la trama è chiara. Se Stan tiene con facilità il proprio servizio, Edouard arranca e concede palle break a ripetizione, salvandosi spesso ai vantaggi. Il pubblico, incline ad affezionarsi al più debole, spera nel riscatto della vittima sacrificale. Ed è quindi quasi ammutolito quando sul 5 pari, all'ennesima palla break, Roger Vasselin commette un errore imperdonabile di rovescio e spiana la strada allo svizzero. E il dispiacere aleggia nell'aria quando Stan, senza farsi intenerire dopo tanta grazia ricevuta, tiene il servizio a zero e mette in cascina il primo set per 7 a 5.
Dopo un primo set lottato, pur senza particolari occasioni, è fisiologico lasciar perdere e accontentarsi di un pur encomiabile secondo posto. E’ quello che accade a Roger Vasselin. Cede subito il servizio, avrebbe pure l'occasione per riprenderselo, ma non la sfrutta. Poi è solo uno show di vincenti da parte di Wawrinka, di quelli che piace tanto vedere su Youtube. E in poco più di mezz'ora finisce tutto. Primo titolo dell'anno, secondo a Chennai, quinto in carriera. Certo, i migliori erano distribuiti tra Doha e Brisbane. Ma i punti, i set, le partite bisogna vincerle sul campo. E il Wawrinka degli ultimi 12 mesi, sapientemente guidato da Magnus Norman, ha trovato finalmente continuità. E chi conosce la storia dello svizzero sa bene che questo successo, solo il quinto in carriera a dispetto di un talento super, non è che il prosieguo del nuovo inizio. "Non mi pongo obiettivi a lungo termine, non ne ho né per Melbourne né per il resto della stagione: cerco di dare il meglio ad ogni torneo, ma semplicemente amo giocare più partite possibili perchè mi piace il calore del pubblico. Durante questa settimana mi son sentito bene, sapevo di aver un bel tennis e soprattutto mi sono divertito. Torno sempre volentieri a Chennai, amo cominciare la stagione da qui". Sotto traccia anche nelle dichiarazioni. Ma in cuor suo Stan è sicuro che, dopo la splendida stagione passata, il 2014 possa regalargli conferme (molto) importanti.
ATP CHENNAI – FINALE
Stanislas Wawrinka (SUI) b. Edouard Roger Vasselin (FRA) 7-5 6-2
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