Maria Sharapova ha impiegato tre ore e mezzo per battere Karin Knapp al secondo turno dell'Australian Open. Si è giocato in condizioni di caldo estremo, ma il match non è stato interrotto perchè, prima di ogni sospensione, deve essere ultimato il set in corso. La Sharapova ha detto che nessuno sa esattamente quali siano i limiti. "E' dura giocare in queste condizioni. Quando bisogna smettere? Nessuno sa esattamente quale sia il limite. Nè i giocatori, nè i trainer. A volte sarebbe bello saperlo. Dipende dall'arbitro o da un meteorologo? Ci sono alcune questioni aperte che andrebbero risolte. L'altro giorno l'ho chiesto al medico e non mi ha saputo rispondere". La Sharapova si è anche lamentata della rigidità dei giudici di sedia nel far rispettare la regola del tempo tra un punto e l'altro. Durante il match contro la Knapp, tra un punto e l'altro le giocatrici sfruttavano ogni occasione per cercare uno spicchio d'ombra. "Dovrebbero pensare un po' di più alla salute delle giocatrici".
Sharapova: “Nessuno sa le regole sul caldo”
Maria Sharapova ha impiegato tre ore e mezzo per battere Karin Knapp al secondo turno dell'Australian Open. Si è giocato in condizioni di caldo estremo, ma il match non è stato interrotto perchè, prima di ogni sospensione, deve essere ultimato il set in corso. La Sharapova ha detto che nessuno sa esattamente quali siano i limiti. "E' dura giocare in queste condizioni. Quando bisogna smettere? Nessuno sa esattamente quale sia il limite. Nè i giocatori, nè i trainer. A volte sarebbe bello saperlo. Dipende dall'arbitro o da un meteorologo? Ci sono alcune questioni aperte che andrebbero risolte. L'altro giorno l'ho chiesto al medico e non mi ha saputo rispondere". La Sharapova si è anche lamentata della rigidità dei giudici di sedia nel far rispettare la regola del tempo tra un punto e l'altro. Durante il match contro la Knapp, tra un punto e l'altro le giocatrici sfruttavano ogni occasione per cercare uno spicchio d'ombra. "Dovrebbero pensare un po' di più alla salute delle giocatrici".