Gli argentini de "La Nacion" hanno intercettato Corrado Barazzutti a Melbourne durante l'Australian Open. Impressionati dalla sua costante presenza nei match degli italiani, soprattutto i giovani, hanno realizzato una breve intervista. Il capitano azzurro ha sottolineato la bontà del clima in seno al team italiano. "Abbiamo un gruppo che crede molto alla Coppa Davis e a cui piace giocare insieme. Si respira un buon clima. Tutti i miei giocatori vogliono partecipare alla Davis. E' così che possiamo avere la speranza di vincere". Barazzutti ha poi detto di comprendere la scelta di Juan Martin Del Potro. "Devi giocare solo se ti va. Se convochi qualcuno e non ha la voglia necessaria, non avrà mai un rendimento adeguato. Se il tennista ha altre priorità e pensa che il ranking sia più importante, bisogna rispettarlo. Non succede niente". Un parere che cozza con quello, almeno fino a qualche anno fa, della dirigenza federale…Barazzutti ha poi concluso parlando di Guillermo Vilas, ricordando la sua famosa passione per la poesia: "Un anno eravamo negli Stati Uniti: io, Guillermo e Adriano Panatta. Alloggiavamo presso una famiglia. Di notte, mentre noi dormivamo, lui scriveva poesie perchè voleva pubblicare un libro. Poi me le ha mostrate. Se mi piacevano? Più o meno…(ride). Era un tipo molto particolare, parlava molto del suo paese, adorava Peron. Diceva sempre: "Peron, Peron, que grande sos!". Aveva una viva inquietudine intellettuale, ma allo stesso stempo era impatico e intelligente". Gli argentini de "La Nacion" hanno intercettato Corrado Barazzutti a Melbourne durante l'Australian Open. Impressionati dalla sua costante presenza nei match degli italiani, soprattutto i giovani, hanno realizzato una breve intervista. Il capitano azzurro ha sottolineato la bontà del clima in seno al team italiano. "Abbiamo un gruppo che crede molto alla Coppa Davis e a cui piace giocare insieme. Si respira un buon clima. Tutti i miei giocatori vogliono partecipare alla Davis. E' così che possiamo avere la speranza di vincere". Barazzutti ha poi detto di comprendere la scelta di Juan Martin Del Potro. "Devi giocare solo se ti va. Se convochi qualcuno e non ha la voglia necessaria, non avrà mai un rendimento adeguato. Se il tennista ha altre priorità e pensa che il ranking sia più importante, bisogna rispettarlo. Non succede niente". Un parere che cozza con quello, almeno fino a qualche anno fa, della dirigenza federale…Barazzutti ha poi concluso parlando di Guillermo Vilas, ricordando la sua famosa passione per la poesia: "Un anno eravamo negli Stati Uniti: io, Guillermo e Adriano Panatta. Alloggiavamo presso una famiglia. Di notte, mentre noi dormivamo, lui scriveva poesie perchè voleva pubblicare un libro. Poi me le ha mostrate. Se mi piacevano? Più o meno…(ride). Era un tipo molto particolare, parlava molto del suo paese, adorava Peron. Diceva sempre: "Peron, Peron, que grande sos!". Aveva una viva inquietudine intellettuale, ma allo stesso stempo era impatico e intelligente".