AUSTRALIAN OPEN – Grande fair play tra i finalisti. Nadal si complimenta con Wawrinka e cerca di evitare il discorso-infortunio. Lo svizzero: "Come avevo iniziato!" 
Lo sguardo sollevato di Stanislas Wawrinka durante l'ultima conferenza stampa dell'Australian Open

TennisBest – 26 gennaio 2014
 
Una spruzzatina di veleno non sarebbe male, se non altro per alimentare le rivalità e dare un po' di pepe a questo sport, ma anche il fair play è una bella cosa. E le conferenze stampa dopo la finale dell'Australian Open si sono svolte all'insegna del politically correct. Wawrinka ha rivendicato la bontà del suo successo, ma ha ammesso che Nadal era infortunato, difendendolo dai fischi del pubblico. "Tutti sanno che Rafa è corretto. Ma adesso devo festeggiare. Ci sono ottime possibilità che stasera mi ubriachi". Da parte sua, lo spagnolo ha spiegato di aver avuto qualche problema alla schiena già durante il riscaldamento. "Ma non è il momento di parlare di queste cose. Oggi bisogna dare soltanto meriti a Stan. Ha giocato alla grande, ha meritato il titolo e sono molto felice per lui". Le dichiarazioni dei due finalisti. 

STANISLAS WAWRINKA 
 
"Per un set e mezzo ho giocato il mio miglior tennis. Poi non è stato facile. Lui era infortunato, non serviva, per un set non si è mosso. E' diventata una partita diversa. Ho dovuto concentrarmi su me stesso e cercare il modo giusto per vincere. Ma credo di aver finito bene".
 
"E' folle quello che sta succedendo. Non mi sarei mai aspettato di vincere uno Slam. Non avevo mai sognato di farcela, non ero bravo a sufficienza. Magnus Norman mi ha detto che era importante non pensare al risultato ma al modo giusto per giocare. Sono rimasto sorpreso dal modo in cui ho iniziato la partita. Poi, con lui infortunato, mi sono innervosito perchè ho iniziato a pensare che avrei potuto vincere uno Slam".
 
"Prima della partita ero abbastanza rilassato, poi mi sono innervosito nel riscaldamento e poco prima di scendere in campo. Ma Magnus e Severin, che avevano già vissuto queste situazioni, mi hanno detto di godermi la situazione. Mi aspettavo di essere più nervoso, di non muovermi bene come era successo con Djokovic. Invece è stato l'inizio perfetto".
 
"Ad essere onesto, non mi rendo ancora conto di quello che è successo. Continuo pensare che sto sognando. E' una strana sensazione. Ma dimostra che sto facendo le cose giuste da anni. Se ti alleni bene, se lavori duro, avrai sempre una chance"
 
"Ho sentito la frase di Beckett molti anni fa, ma il tatuaggio risale solo all'anno scorso. Ho avuto questa citazione in mente per molto tempo. E' parte della mia vita, di come vedo la vita, soprattutto la vita nel tennis. Sono sempre tornato in campo dopo una sconfitta cercando di allenarmi e migliorare per battere i più forti".
 
"Federer è un grande amico. Mi manda sempre SMS, anche dopo le sue sconfitte. So che è davvero felice per me".
 
"Non è il massimo vincere un match se l'avversario è infortunato. Ma se succede, devi vivere la situazione. Forse è stata l'unica volta in cui ho giocato una finale Slam. Rafa è un buon amico, ci alleniamo spesso insieme, mi manda sempre messaggi quando vinco. Mi spiace per lui, spero che torni presto in condizione. Il tennis ha bisogno di uno come lui".
 
"Penso che sia più sorprendente vincere uno Slam che salire al numero 3 ATP. Perchè puoi diventare numero 3 anche senza vincere uno Slam. Se guardi gli ultimi 10 anni, a parte Del Potro, soltanto i migliori quattro hanno vinto questi tornei. Adesso è il mio turno, credo di essermelo meritato perchè ho vinto contro il numero 2 Djokovic e contro il numero 1 Nadal, anche se era infortunato". 
 
"Mentre Rafa si faceva trattare, ho chiesto al giudice di sedia quale fosse il suo problema. Mi sembrava che si stesse controllando i piedi. Non avevo capito quale fosse il problema. Di solito, quando il fisioterapista entra in campo, l'arbitro dice all'avversario qual è il problema. Lui non lo voleva fare, allora me la sono presa".
 
"Sono rimasto sorpreso dei fischi della gente quando Rafa è tornato in campo. Sappiamo tutti che è un bravo ragazzo e un grande giocatore. E' sempre molto corretto, prova a fare del suo meglio. Per me non era un problema il fatto che avesse chiesto l'intervento del fisioterapista o che fosse uscito dal campo. Volevo solo sapere il perchè, in modo da saperlo per il resto del match. Però è strano che lo abbiano fischiato".
 
"Giocherò certamente in Coppa Davis. Forse non lo sapete, ma per me è davvero importante. Sono orgoglioso di giocarla. E' un onore giocare per il mio paese. Non so ancora come mi presenterò, se resterò vivo dopo stasera, ma ho intenzione di andare a Novi Sad".
 
"Non so come festeggerò stasera. Di sicuro con il mio team, la mia famiglia. Dipende da quando finirà la conferenza stampa. Forse resterò in hotel, ma me la voglio godere. C'è la grande possibilità che io mi possa ubriacare. Staremo a vedere".
 
RAFAEL NADAL

"Avevo fastidio alla schiena sin dal riscaldamento. Poi è andata via via peggiorando. Alla fine del primo set era sempre peggio, poi all'inizio del secondo c'è stato un brutto movimento al servizio. Ma non è il momento di parlare di queste cose. Bisogna congratularsi con Stan. Ha giocato in modo incredibile, meritava di vincere questo titolo. Sono davvero felice per lui. Devo solo fargli i complimenti".
 
"Il fisioterapista ha provato a rilassare la schiena, ma quando succede durante un match è quasi impossibile. L'ultima cosa che volevo fare era ritirarmi. Odio farlo, soprattutto in una finale. Allo stesso tempo è dura riconoscere che lavori un anno per un momento come questo e poi non te la puoi giocare a fondo. Ci ho provato fino alla fine, ma in questo modo era impossibile. L'avversario era troppo bravo".
 
"Non mi sentirete mai parlare male del pubblico. Sono stati straordinari per tutto il torneo. Ovviamente c'era un po' di dispiacere per chi ha pagato il biglietto e vuole assistere al migliore spettacolo possibile". 
 
"E' normale che Wawrinka si sia un po' innervosito. Per lui era una situazione difficile. L'unica speranza che avevo per vincere erano i suoi errori. Servivo lento e troppo prevedibile. Sono rimasto in gara perchè lui ha commesso errori in risposta".
 
"Sono orgoglioso del mio atteggiamento, e più in generale in queste due settimane. Quando dai tutto il possibile, tutti i giorni, nessuno può dire niente. Nessuno potrà mai dirmi: "Se avessi fatto questo…". Provo a fare del mio meglio, giocare sempre con il giusto atteggiamento. Torno a casa con la serenità di averci provato fino all'ultimo".
 
"In questo torneo ho sempre avuto qualche problema fisico. E' doloroso, perchè amo l'Australian Open. Ma fa parte della vita, fa parte dello sport. Non è la fine del mondo. Non è certo il mio primo momento difficile. Sono fortunato perchè ho vissuto tanti splendidi momenti, e la gente ricorda le vittorie e non le sconfitte. Quello che è successo stasera è duro perchè mi sentivo pronto a giocare un gran match. Ma in qualche settimana mi passerà. Mi sento fortunato a lavorare in qualcosa che amo molto. Non tutti se lo possono permettere". 
 
"Sarebbe stato molto difficile fermare Wawrinka. Gioca con sorprendente sicurezza. Colpisce ogni palla con forza e si muove alla grande. Su un campo del genere, veloce e con rimbalzi più bassi rispetto al solito, è dura bloccare chi gioca così bene".