Lindsay Davenport era modesta quando giocava, figurarsi adesso. L'americana ha avuto un ritorno di popolarità, perchè a luglio entrerà nella Hall of Fame. "Non è mai stato un obiettivo, semplicemente non mi ritenevo all'altezza". Eppure la sua carriera è colma di successi: oltre ai tre Slam, si è aggiudicata altri 52 tornei, il primo a 16 anni e mezzo. Si è fermata per la nascita del figlio, poi è tornata e ha ottenuto buoni risultati. "Mi sembra di aver vissuto tre vite: la prima da bambina, la seconda da tennista, la terza da madre. Ringrazio i miei genitori, che mi hanno dato un'educazione tradizionale nonostante fossi una professionista: quando avevo 16 anni ed ero numero 20 al mondo, se volevo giocare il torneo successivo, dovevo andare bene a scuola". Il fascino della Hall of Fame le era stato trasmesso da Billie Jean King quando era capitana di Fed Cup. "Mi diceva che avrei avuto la possibilità di farcela. Non avevo idea di quanto fosse importante". . L'americana ha avuto un ritorno di popolarità, perchè a luglio entrerà nella Hall of Fame. "Non è mai stato un obiettivo, semplicemente non mi ritenevo all'altezza". Eppure la sua carriera è colma di successi: oltre ai tre Slam, si è aggiudicata altri 52 tornei, il primo a 16 anni e mezzo. Si è fermata per la nascita del figlio, poi è tornata e ha ottenuto buoni risultati. "Mi sembra di aver vissuto tre vite: la prima da bambina, la seconda da tennista, la terza da madre. Ringrazio i miei genitori, che mi hanno dato un'educazione tradizionale nonostante fossi una professionista: quando avevo 16 anni ed ero numero 20 al mondo, se volevo giocare il torneo successivo, dovevo andare bene a scuola". Il fascino della Hall of Fame le era stato trasmesso da Billie Jean King quando era capitana di Fed Cup. "Mi diceva che avrei avuto la possibilità di farcela. Non avevo idea di quanto fosse importante".