Un campo tendato in stile coloniale all’interno di una riserva incontaminata ai confini col Parco Serengeti, in Tanzania. Con il campo da tennis più sorprendente che possiate immaginare…Un campo tendato in stile coloniale all’interno di una riserva incontaminata ai confini col Parco Serengeti, in Tanzania. Con il campo da tennis più sorprendente che possiate immaginare…

Di Sandro Perseni – 12 aprile 2014



L’amico Fabrizio Caldarone era stato chiaro: “In Tanzania si vivono delle emozioni uniche. E’ l’Africa, amico mio”. E non si riferiva solo alle acque meravigliose delle isole tanzaniane, le stesse che sostanzialmente bagnano le spiagge di Zanzibar. Considerato il suo fanatismo tennistico, è possibile che si riferisse al Sangita Sabora, un campo tendato immerso in un’area selvaggia della riserva Grumeti, al confine con il Parco dello Serengeti, una delle grandi meraviglie della natura. La particolarità? Beh, a parte lo spettacolo naturale che offre, l’immancabile campo da tennis. Già, in piena savana e con le zebre che diventano vostre compagne di gioco, come mostra la foto. Certo, il campo non appare in condizioni straordinarie e senza raccattapalle potrebbe diventare scomodo recuperare le palle. Ma un tie-break giocato in questo scenario, quando mai più vi ricapita?

Tennis a parte, potrete godere di un’atmosfera unica: “Il nostro obiettivo è far rivivere l’atmosfera dei campi tendati di una volta, accompagnarvi in un viaggio nel tempo, nel cuore della savana” racconta Wilson Owino, Maître de Maison della proprietà. Le tende sono decorate in puro stile coloniale, con tappeti persiani, tende di seta e mobili in mogano. Il campo (quello tendato, beninteso) è situato in maniera strategica e sarà dunque facile osservare da vicino leoni, zebre e i grandi animali che popolano la zona. E’ inoltre possibile organizzare safari (imperdibili, of course), per poi rilassarsi al lodge, tra la meravigliosa Spa e le cene all’ombra delle acacie. Per poi ricominciare, il giorno dopo, ammirando l’alba dalla piscina. Sarà facile scoprire cos’è il mal d’Africa.