Anche il MCCC si è affidato a Red Plus per due nuovi campi in terra battuta. Consapevoli dei vantaggi che questa soluzione può comportare.Dall'inviato a Monte Carlo, Lorenzo Cazzaniga – 12 aprile 2014 Terra battuta 2.0: li abbiamo definiti così, i nuovi campi in terra rossa Red Plus, quando abbiamo girato Italia e Svizzera per il nostro reportage. Ebbene, in meno di una stagione, la situazione si è evoluta al punto da emergere anche nel mercato più complicato, quello francese. Già, la Francia è la patria della terra rossa, non solo perché vi si gioca il torneo più importante (Roland Garros) ma perché vanta una tradizione secolare e una cura maniacale da parte di circoli e appassionati. A queste latitudini, i clay courts sono una religione. Ancor di più in Costa Azzurra, dove i campi in sintetico latitano. Per questo Red Plus ha fatto bingo. E per ben due volte. TRADITION TERRE BATTUE Il primo colpo grosso è stato scovare il partner ideale: Tradition Terre Battue. Il nome era una sentenza e così si è concretizzato un accordo pluriennale che prevedere la leader assoluta per i campi in terra battuta sul suolo francese, diventare distributore ufficiale di Red Plus. Tradition Terre Battue si occupa dei courts di tornei prestigiosi come Monte Carlo e Parigi. Ion Tiriac li ha chiamati a Madrid dove il cattivo esperimento della terra blu e ora si dichiarano entusiasti di Red Plus: “Un prodotto che abbiamo testato in varie occasioni e location – dice il titolare Fred -: i risultati sono sempre stati molto positivi e un prodotto di quel genere può davvero rappresentare il futuro prossimo dei campi in terra rossa”. Al punto che anche i manager del Monte Carlo Country Club, sede del torneo Masters 1000 e uno dei circoli più prestigiosi e raffinati del mondo, non hanno saputo resistere alla tentazione e hanno deciso di costruire due campi in Red Plus, in cima alle scalinate, dove la gente si accalca per vedere gli allenamenti dei campioni. UN’IDEA VINCENTEIl responsabile dei campi, Michel Garcia, ne è entusiasta: “Un campo in terra battuta ma con delle peculiarità pazzesche che nessun altro ti può offrire: un rimbalzo sempre corretto e una capacità di drenare invidiabile. Se piove, col torneo son dolori e avere due courts sempre disponibili è un bel vantaggio, soprattutto i primi giorni, quando i campi di allenamento sono presi d’assalto”. La location è meravigliosa, con una vista mare stupenda. Ma soprattutto sono un fiore all’occhiello: “Ho sempre saputo che si trattava di un’idea vincente – ci ha detto Michele Corsiero, titolare di Red Plus – ma vedere che anche al Monte Carlo Country Club apprezzano il nostro prodotto è una soddisfazione enorme e la conferma che siamo sulla strada giusta”. Anche in Costa Azzurra, pur con un clima mite, arrivano gelate importanti. Ma il campo Red Plus non subisce alterazioni e resta sempre disponibile, appena le condizioni climatiche consentono di mettervi i piedi sopra. Quello che faranno i top players durante il Masters 1000, primo vero test importante per questa superficie. E noi saremo là, per raccogliere pareri significativi e avere ulteriore conferma che anche la terra battuta ha trovato la sua naturale evoluzione. A tuto vantaggio di appassionati e gestori di circolo.
Terra battuta 2.0: li abbiamo definiti così, i nuovi campi in terra rossa Red Plus, quando abbiamo girato Italia e Svizzera per il nostro reportage. Ebbene, in meno di una stagione, la situazione si è evoluta al punto da emergere anche nel mercato più complicato, quello francese. Già, la Francia è la patria della terra rossa, non solo perché vi si gioca il torneo più importante (Roland Garros) ma perché vanta una tradizione secolare e una cura maniacale da parte di circoli e appassionati. A queste latitudini, i clay courts sono una religione. Ancor di più in Costa Azzurra, dove i campi in sintetico latitano. Per questo Red Plus ha fatto bingo. E per ben due volte.
TRADITION TERRE BATTUE
Il primo colpo grosso è stato scovare il partner ideale: Tradition Terre Battue. Il nome era una sentenza e così si è concretizzato un accordo pluriennale che prevedere la leader assoluta per i campi in terra battuta sul suolo francese, diventare distributore ufficiale di Red Plus. Tradition Terre Battue si occupa dei courts di tornei prestigiosi come Monte Carlo e Parigi. Ion Tiriac li ha chiamati a Madrid dove il cattivo esperimento della terra blu e ora si dichiarano entusiasti di Red Plus: “Un prodotto che abbiamo testato in varie occasioni e location – dice il titolare Fred -: i risultati sono sempre stati molto positivi e un prodotto di quel genere può davvero rappresentare il futuro prossimo dei campi in terra rossa”. Al punto che anche i manager del Monte Carlo Country Club, sede del torneo Masters 1000 e uno dei circoli più prestigiosi e raffinati del mondo, non hanno saputo resistere alla tentazione e hanno deciso di costruire due campi in Red Plus, in cima alle scalinate, dove la gente si accalca per vedere gli allenamenti dei campioni.
UN’IDEA VINCENTE
Il responsabile dei campi, Michel Garcia, ne è entusiasta: “Un campo in terra battuta ma con delle peculiarità pazzesche che nessun altro ti può offrire: un rimbalzo sempre corretto e una capacità di drenare invidiabile. Se piove, col torneo son dolori e avere due courts sempre disponibili è un bel vantaggio, soprattutto i primi giorni, quando i campi di allenamento sono presi d’assalto”. La location è meravigliosa, con una vista mare stupenda. Ma soprattutto sono un fiore all’occhiello: “Ho sempre saputo che si trattava di un’idea vincente – ci ha detto Michele Corsiero, titolare di Red Plus – ma vedere che anche al Monte Carlo Country Club apprezzano il nostro prodotto è una soddisfazione enorme e la conferma che siamo sulla strada giusta”. Anche in Costa Azzurra, pur con un clima mite, arrivano gelate importanti. Ma il campo Red Plus non subisce alterazioni e resta sempre disponibile, appena le condizioni climatiche consentono di mettervi i piedi sopra. Quello che faranno i top players durante il Masters 1000, primo vero test importante per questa superficie. E noi saremo là, per raccogliere pareri significativi e avere ulteriore conferma che anche la terra battuta ha trovato la sua naturale evoluzione. A tuto vantaggio di appassionati e gestori di circolo.
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