Italia-Gran Bretagna: Barazzutti sceglie Lorenzi come quarto, mentre Leon Smith non scioglie il dubbio sul secondo singolarista. Saranno a Napoli sia Evans che Ward. 
Fognini-Bolelli proveranno a darci l’importante punto del doppio

Di Riccardo Bisti – 25 marzo 2014

 
La sorpresa è arrivata da Leon Smith. Se le convocazioni di Corrado Barazzutti erano abbastanza scontate (c’era un dubbio sul quarto uomo, comunque destinato al ruolo di riserva), in casa britannica si pensava che le convocazioni fossero risolutive per individuare il secondo singolarista alle spalle di Andy Murray. Detto che il destino dell’Union Jack resta sulle spalle dello scozzese, Smith ha optato per una tattica attendista: convocati sia James Ward che Daniel Evans, gli “Eroi di Coventry”, autori della clamorosa impresa di 12 mesi fa contro la Russia. Evans raggiunge picchi più elevati, ma è un ragazzo indisciplinato. Al contrario, James Ward è una garanzia, ma con limiti precisi. Nel dubbio, Smith li porterà entrambi, li studierà durante gli allenamenti, poi deciderà in extremis. Bocciata, dopo il fallimentare esperimento di San Diego, la soluzione di due doppisti. Negli Stati Uniti, in particolare, Dominic Inglot giocò una brutta partita. Per questo motivo, convocato soltanto Colin Fleming. Appare chiaro, quasi scontato, che a Murray sarà chiesto di giocare per tre giorni di fila. “Giocare contro l’Italia, sulla terra, sarà una bella sfida – ha detto lo scozzese – loro hanno ottimi giocatori da terra battuta e un pubblico molto appassionato. Sarà un weekend molto duro e le partite equilibrate, ma è bello giocare match come questi nel World Group”. Da parte sua, Corrado Barazzutti ha confermato tre quarti della formazione che ha vinto in Argentina: Fabio Fognini, Andreas Seppi e Simone Bolelli. A Mar del Plata andò Filippo Volandri, mentre a Napoli ci sarà Paolo Lorenzi. Escluso Potito Starace, che forse avrebbe potuto garantire quel pizzico di esperienza e carisma in più, soprattutto davanti alla sua gente. In realtà, non cambia molto: Fognini e Seppi giocheranno i singolari e Bolelli-Fognini il doppio: come prima della sfida in Argentina, il bolognese ha raggiunto il ligure a Miami e hanno giocato insieme. Non è andata benissimo: hanno perso piuttosto nettamente contro Bopanna-Qureshi. In Davis, tuttavia, il duo azzurro ha già dimostrato il suo valore.
 
E’ più complicata – e per questo intrigante – la vicenda in casa britannica. Detto che il quinto uomo sarà Ross Hutchins (mentre Barazzutti porterà a Napoli Gianluigi Quinzi per fare esperienza), Leon Smith ha spiegato così la sua scelta: “Abbiamo selezionato i nostri tre migliori singolaristi, quelli con maggiore esperienza. In un match come questo c’è bisogno di esperienza. Siamo lieti che Andy voglia giocare, ma sia Dan che James hanno ottenuto grandi risultati in Coppa Davis. Siamo messi bene anche in doppio: Murray-Fleming hanno colto ottimi successi, tra cui la finale a Montreal e la vittoria contro la Croazia in settembre. Hutchins potrebbe essere inserito nel quartetto se la situazione lo dovesse richiedere, ma sia lui che Colin hanno un’ottima esperienza”. Detto che il doppio sarà quasi certamente Murray-Fleming, il dubbio riguarda il secondo singolarista: chi si immolerà contro Fognini nella prima giornata e cercherà il miracolo sull’eventuale 2-2? Ward ha fatto l’impresa a San Diego, battendo Sam Querrey sulla terra battuta. Da allora, non ha combinato granchè: secondo turno a Dubai (dove era stato ammesso con una wild card), lucky loser a Indian Wells e primo turno al challenger di Panama City, dove ha raccolto appena tre giochi contro Gastao Elias. Non esattamente sfracelli. Da parte sua, Dan Evans era stato escluso dal team nel primo turno. Per mostrare come l’aveva presa, ha colto il miglior risultato in carriera subito dopo, centrando le semifinali all’ATP di Zagabria, battendo anche Kohlschreiber. Si è qualificato a Marsiglia, poi è tornato nell’anonimato. L’ultima apparizione risale al challenger di Irving, poi è tornato a casa. Probabile che Smith lo abbia spedito in qualche campo in terra battuta per caricarlo a mille. Evans è talentuoso e spavaldo, forse troppo. Anni fa la LTA gli tagliò i fondi perché lo beccarono in un locale notturno dopo un match. Diciamo che la vita da professionista gli sta un po’ stretta. Ma nella singola partita può essere pericoloso. Non abbiamo la bacchetta magica e non sappiamo cos’abbia in mente Leon Smith, ma l’idea di schierare Ward nella prima giornata e un fresco Evans sull’eventuale 2-2 non sembra così assurda. Di sicuro sarà una sfida interessante: sembrano esserci tutti gli ingredienti per portare quel pizzico di epicità che rende speciale la Coppa Davis. Una Coppa Davis con vista mare.
 
COPPA DAVIS 2014 – QUARTI DI FINALE
ITALIA – GRAN BRETAGNA


ITALIA
Fabio Fognini (n. 14 ATP)
Andreas Seppi (n. 31)
Simone Bolelli (n. 384 in doppio)
Paolo Lorenzi (n. 96)
 
GRAN BRETAGNA
Andy Murray (n. 6)
Daniel Evans (n. 127)
James Ward (n. 155)
Colin Fleming  (n. 34 in doppio)