Fabio gioca una partita mostruosa, forse la migliore in carriera, e riduce Murray al ruolo di sparring partner. Lo scozzese non ha avuto chance: la semifinale è nelle mani di Seppi.
La gioia incontenibile di Fabio Fognini
Dall’inviato a Napoli, Riccardo Bisti – 6 aprile 2014
Comunque vada a finire la sfida tra Italia e Gran Bretagna, quello di Napoli resterà il weekend di Fabio Fognini. Il modo in cui ha cancellato Andy Murray ha fatto venire le lacrime agli occhi di tanti tifosi. A parte un inizio non semplice (3-1 Murray nel primo set), Fabio ha giocato un match eccezionale, uno dei migliori in carriera. E’ stato un massacro, forse ancor più severo di quanto dica il 6-3 6-3 6-4 finale. Il punteggio è netto, ma soltanto l’immensa classe di Andy Murray ha impedito che fosse umiliante, una bastonata senza precedenti. Fasciato alla costola (come poi avrebbe rivelato lo spogliarello dopo la partita, mentre dirigeva un pubblico scatenato, intento a cantare “Oi vita, oi vita mia” come se fosse una partita del Napoli), Fognini è stato perfetto. Ha sbagliato pochissimo, ma soprattutto ha ridotto Murray al ruolo di comparsa. Prima che Ivan Lendl lo rimettesse a posto, Murray era spesso criticato per un atteggiamento tattico troppo attendista, difensivo. Oggi è sembrato tornare indietro di 3-4 anni, ma stavolta non è stata una scelta. Fognini lo ha costretto a giocare sulla difensiva, rendendo vane le sue alternative tattiche. Ad esempio, la palla corta. Non riusciva a fargli il punto, perché Speedy Fognini le riprendeva tutte. Barry Flatman, uno dei più noti cronisti inglesi, ha detto di non ricordare un tennista veloce come Fognini. E si che di tennis ne ha visto….
L’inizio è stato difficile, con un break in apertura a favore di Murray. Ma era stato un game pieno di lotta. Si è capito subito che lo scozzese avrebbe sofferto, ma nessuno pensava che sarebbe rimasto il suo unico break L’azzurro ha lentamente messo a punto il gioco, mostrando le sue armi: dritto penetrante, rovescio profondo e una mano molto delicata. Murray non è stato in grado di contrastarlo. Ok, ha parlato del break di vantaggio sciupato nel primo set e di una cattiva risposta su una palla break nel secondo, però… “Era molto difficile giocare con i piedi sulla riga, perché lui tirava molto alto. Onestamente stavo bene, complimenti a lui”. I cronisti inglesi gli hanno chiesto un parere sul pubblico, molto rumoroso e non sempre elegante nel gridargli “loser” mentre serviva. “Fa parte della Davis, bisogna essere abituati a queste cose”. Murray ritiene di avere poco feeling sulla terra battuta. “Mi mancano partite come questa, lo scorso anno ho giocato pochissimo sul rosso a causa dell’infortunio alla schiena. Adesso mi fermerò fino a Madrid, perché il mio corpo ha bisogno di recuperare dopo un inizio di stagione molto intenso”.
Cinque giochi consecutivi hanno consentito a Fognini di aggiudicarsi il primo set, poi un break al settimo game del secondo (altro game combattuto) lo ha spedito avanti, contro un Murray sofferente e caracollante. Per un attimo è sembrato stare male, ma in realtà è il suo modo di comportarsi nei momenti difficili. Appoggiandosi alla classe e a qualche estemporanea bordata di rovescio, è rimasto a galla fino al 4-5 nel terzo, ma non è mai più stato incisivo nei turni di risposta. Soltanto nel terzo game si è spinto ai vantaggi, ma lì è stato il pubblico italiano a zittire con una bordata di fischi gli incitamenti dei britannici. E Fabio ha tenuto a bada i pericoli, prima di esultare a più non posso dopo un successo meraviglioso, il terzo in carriera contro un top-10. Questo vale certamente di più rispetto a quelli contro Gasquet e Berdych, maturati lo scorso anno a Monte Carlo. “Ho giocato tante belle partite. Forse è stata la migliore in termini di continuità contro un giocatore così forte, ma in Davis ci ho sempre messo la faccia, anche facendo qualche brutta figura e prendendomi le critiche”. La verità è che un Fognini così fa sognare. Se il fisico lo lascia in pace, pochi traguardi gli sono preclusi. E la semifinale sembra davvero ad un passo.
ITALIA – GRAN BRETAGNA 2-2
Fabio Fognini (ITA) b. James Ward (GBR) 6-4 2-6 6-4 6-1
Andy Murray (GBR) b. Andreas Seppi (ITA) 6-4 7-5 6-3
Andy Murray-Colin Fleming (GBR) b. Fabio Fognini-Simone Bolelli (ITA) 6-3 6-2 3-6 7-5
Fabio Fognini (ITA) b. Andy Murray (GBR) 6-3 6-3 6-4
Andreas Seppi (ITA) vs. James Ward (GBR)
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