Seppi sfrutta l’onda lunga della Davis e passa il primo turno a Monte Carlo. Battuto Youzhny per la prima volta, adesso c’è Andujar. “Devo evitare troppi alti e bassi”.
Di Riccardo Bisti – 15 aprile 2014
L’ultima vera rivalità del tennis italiano al maschile era stata quella tra Adriano Panatta e Corrado Barazzutti. C’era stato qualcosa di simile tra Andrea Gaudenzi e Renzo Furlan, ma a livelli più bassi. Ben diversa la situazione tra Fabio Fognini e Andreas Seppi, anche se ci sarebbero un paio di appigli per ricamarci sopra. Andreas è serio, metodico, rigoroso. Fabio è più giocherellone, scherzoso, personaggio. E poi sono i più forti azzurri degli ultimi 30 anni. Seppi lo era diventato a fatica, costruendosi passo dopo passo, risultato dopo risultato. Ma poi Fognini ha spazzato via tutto in pochi mesi. Andreas avrebbe ottimi motivi per “avercela” con Fabio, ma vanno troppo d’accordo perché si crei una rivalità. Oddio, Fognini sente la presenza del connazionale, tanto che patirebbe più una sconfitta con Andreas che una con l’odiato Robredo, ma tra i due c’è amicizia sincera, rispetto. Non si può parlare di rivalità perché Andreas ha perso il contatto, ma per il bene del nostro tennis sarebbe bene se ricucisse un po’ di gap. E’ sceso al numero 35 ATP, nel 2014 non ha ancora vinto due partite consecutive, ma sta provando a rinascere. Di certo non è troppo “vecchio”, visto che in classifica lo precedono ben dieci giocatori più “anziani” di lui. La vittoria contro Mikhail Youzhny a Monte Carlo può essere un ottimo viatico. Nel primo match sul Campo Centrale, si è imposto con il punteggio di 6-3 7-6 e non è un successo banale, visto che contro Youzhny aveva sempre perso in quattro precedenti. Ha approfittato delle difficoltà del russo, ma si è fatto forza delle certezze ritrovate in Coppa Davis, dove aveva fatto bella figura contro Murray ed evitato complicazioni contro Ward.
DERBY GENOVESE IN VISTA
Andreas ha infilato il colpo del giorno, forse della settimana: un tweener che ha fulminato il russo, simile a quello che piazzò qualche anno fa al Foro Italico contro Andy Murray. Stessa dinamica, stessa efficacia. “Ma non parliamo di colpo Seppi, ci vuole ben altro per arrivare a dire così”. Il Seppi della primavera 2014 sta lentamente ritrovando le sensazioni di un paio d’anni fa. “Mi sento abbastanza bene, anche sul campo. Però sono ancora vittima di qualche alto e basso come magari non mi capitava l’anno scorso. Speriamo di vincere qualche partita in più e ritrovare fiducia”. Battere Pablo Andujar al secondo turno sarebbe un ottimo viatico per iniziare la stagione sul rosso. I due, tra l’altro, saranno compagni di squadra in Serie A1 nel 2014 con la casacca del Park Genova. “Partita difficile, sicuramente diversa rispetto al primo turno – ha detto Andreas – Pablo è uno che fa giocare tante palle, però sono pronto”. Quando gli hanno chiesto di darsi un voto per questa prestazione, Seppi si è concesso un buon 7. “D’incoraggiamento”, si direbbe a scuola. Lo scorso anno giocò una pessima stagione sul rosso, anche perché non riuscì a svolgere una buona preparazione a causa della Davis in Canada, mentre quest’anno l’inerzia è positiva. “La Davis mi ha fatto molto bene, si è giocato sulla terra, in condizioni simili, e mi ha dato grande fiducia perché vengo da un periodo non troppo positivo”.
DJOKOVIC SUL VELLUTO
Il resto della giornata ha segnato l’esordio-monstre di Novak Djokovic. Sono passati 16 giorni dalla finale di Miami, in cui aveva massacrato Rafael Nadal, ma non è cambiato nulla. Contro Albert Montanes gli sono bastati 45 minuti e la miseria di 13 game per accedere agli ottavi. Mentre domani Nadal e Federer esordiranno, lui potrà stare in panciolle e rifinire la preparazione. Al contrario, ha dovuto soffrire Jo Wilfried Tsonga. Spinto dal pubblico francese, ha dovuto lottare fino al decimo gioco del terzo set per battere Philipp Kohlschreiber. “Ero un po’ stanco, per questo è stata difficile” ha detto il francese, in rotta di collisione con Fabio Fognini negli ottavi di finale. In chiusura di programma, David Ferrer ha avuto qualche problema solo nei primi game contro Jeremy Chardy prima di imporsi col punteggio di 6-3 6-0.
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