Le parole di Rafa Nadal durante il Media Day dell’Australian Open. Lo spagnolo ha analizzato il proprio stato di forma, dicendosi pronto alla sfida anche in virtù del molto allenamento recente. È tornato sulla vittoria dell’anno scorso, e ha parlato del futuro, dei nuovi campioni, e della possibilità di replicare il successo quest’anno.
Rafa Nadal, campione in carica e testa di serie n.1 dell’Australian Open, ha parlato alla stampa nel Media Day del torneo. Lo spagnolo arriva a Melbourne dopo un finale di stagione complicato e un inizio 2023 non migliore: due sconfitte su due in United Cup, contro De Minaur e Norrie. Uno stato di forma che ha preoccupato un po’ i fan del campione spagnolo, che analizza così la situazione: “Mi sento vulnerabile, senza dubbio. Sono qui dopo aver perso più del solito, fa parte del gioco, devo accettare la situazione. Sono umile a sufficienza per accettare questa condizione e lavorare con quello che ho ogni giorno. Ho bisogno di ricostruire la mia dimensione, di ricostruire la sicurezze in me stesso con le vittorie. Devo combattere per vincere, non ho giocato male le prime partite dell’anno, ho perso contro grandi avversari, ma avevo la possibilità di vincere”. Lo stato mentale dipende molto dalla condizione fisica, e Nadal si sta facendo trovare pronto: “Sono qui già da tre settimane, allenandomi ogni giorno in queste condizioni, con i migliori giocatori. Questo mi aiuta molto. Non so cosa succederà lunedì, ma la mia sensazione è che sto meglio ora rispetto a tre settimane fa”. Ovviamente la routine del maiorchino, anche sul piano degli allenamenti, è stata influenzata dall’arrivo del piccolo Rafa: “Essere padre mi ha cambiato. Ha cambiato la mia preparazione rispetto all’anno scorso, soprattutto all’inizio, ora invece no. Posso fare i miei allenamenti abituali, allenarmi tanto quanto riesco. Mi sto allenando probabilmente più di quanto abbia mai fatto. In queste tre settimane mi sono allenato più che negli ultimi dieci anni. È stata un’esperienza positiva e ho buone sensazioni, sono soddisfatto del lavoro e sono contento di avere qui la mia famiglia”.
Un occhio al passato: poco più di un anno fa Nadal batteva Medvedev in rimonta in un’incredibile finale, che ha consegnato allo spagnolo lo Slam numero 21 in carriera. È stato il primo tennista della storia a superare il muro dei 20, e questo è il ricordo di quel momento: “Lo sport si muove velocemente. Quello che è successo nel 2022 appartiene al passato. Nello sport, specialmente nel tennis, la gente ricorda le vittorie. Ricorderanno che oggi ho 22 titoli Slam, non che ne ho persi 50 ride). Quello che è successo l’anno scorso resterà nel mio cuore e nella mia mente per sempre. Una delle vittorie più belle della mia carriera”. Invece, con lo sguardo verso il futuro, Rafa ha cercato di analizzare la possibilità dei nuovi campioni in ascesa di replicare questi numeri incredibili: “Non posso prevedere il futuro. Carlos (Alcaraz) ha vinto uno Slam, gli altri ancora nessuno. Se parliamo di vincerne 22, 21, 20, è qualcosa di importante. Possono riuscirci, perché no. Ma, allo stesso tempo, non ce l’ha fatta nessuno in passato. Non sarà facile che accada in due generazioni consecutive. Probabilmente, avendo avuto tre giocatori che hanno vinto tanto, abbiamo perso la cognizione di quanto sia difficile vincere. Continuo a giocare a 36 anni, c’è bisogno di una lunga carriera e gli infortuni sono sempre dietro l’angolo. Non ho dubbi sul loro potenziale, ma non credo sia ora il momento giusto per mettere loro addosso la pressione di dover arrivare a vincere così tanto”.
Torniamo invece al presente, a Melbourne e allo stato di forma attuale: “Non sto male in questo momento. Sono felice, mi sto allenando bene, ora mi servono un paio di vittorie. Spero che arrivino qui, se no, continuerò a lavorare perché accada il prima possibile. Se perdo lunedì non sarà la fine del mondo, sarà dura, ma lo accetterò senza dare troppo peso al risultato. Sento di stare migliorando, mi sento più rapido con le gambe. Spero di giocare un buon Australian Open, ma non si sa mai cosa può succedere. Sono preparato”. Il primo rivale sul cammino per la difesa del titolo sarà Jack Draper, giovane mancino britannico in ascesa, avversario molto insidioso: “Probabilmente uno dei primi turni più complicati per una testa di serie. È giovane, forte, sta crescendo rapidamente in classifica e nel gioco. È una bella sfida per me per iniziare il torneo, vedremo. Ha tanti aspetti positivi nel gioco, e sicuramente lo aspetta una grande carriera. Spero di essere pronto a questo confronto”.