E’ il 10 il numero magico di Kei Nishikori: vince la decima partita di fila ed entra tra i top-ten. Lo fa al termine di un match eroico contro David Ferrer e il pubblico spagnolo, al decimo matchpoint.

Di Cosimo Mongelli – 11 maggio 2014

 
Dobbiamo cominciare dall'epilogo, per forza. Un epilogo epico e drammatico come poche volte si è visto su un campo da tennis. Un epilogo che, al di là delle ragioni di cuore, tifo e simpatie, premia il giocatore più meritevole. Un giocatore solo, contro tutti. Contro un pubblico irrispettoso e deplorevole, contro i dolori alla schiena, contro un David Ferrer encomiabile e mai arrendevole. Kei Nishikori la spunta al decimo match point. Il nono, in un ultimo game durato un'eternità (18 minuti), dove resiste, impassibile, impenetrabile, in equilibrio tra la gloria e il baratro. Resiste, salva quattro palle break, non batte ciglio e sguardo, al cospetto di una platea che esulta sguaiata ad ogni suo errore, anche tra una prima e una seconda palla. Resiste e vince, portando a casa il 14esimo successo di fila. Riempie i suoi occhi di gioia in uno stadio zittito e ammutolito. Accenna addirittura un sorriso. E ne ha ben donde: con questa vittoria raggiunge la sua prima finale Masters 1000 e un posto tra i top-10 (primo giapponese a riuscirci). E soprattutto conferma quanto di buono fatto a Barcellona e in tutto il 2014, candidandosi come giocatore ben più che temibile per i piani alti della classifica. C'è stato un epilogo, commovente. Ma c'è stato anche un inizio, quando il match sembrava essersi messo assai bene per Ferrer.
 
DOVEVA ARRENDERSI, INVECE…
Il primo set sembra scorrere senza problemi per lo spagnolo, subito avanti 5 giochi a 2, talmente sicuro di sé da distrarsi. Si distrae e mette in serie un'antologia di errori ed orrori, probabilmente mai commessi in tutta la carriera. Il giapponese ringrazia, si porta sul 5 pari e quindi conquista il set dopo averlo trascinato al tie break per 7 giochi a 5. Nel primo game del secondo set Ferrer spreca due palle break, ne ottiene altre due nel settimo gioco, le sfrutta e si porta avanti 4-3. Ma dall'altra parte della rete c'è sempre lui, Kei. Che ancora una volta rientra in un set oramai perso e arriva financo alla palla del match, sul 5 a 4 servizio Ferrer. David si salva (ace sul matchpoint), riottiene un break di vantaggio e questa volta non si fa sfuggire il set: 7-5. Ci si aspetta il solito scontato epilogo, con un David lanciato verso la vittoria e il dolorante giapponese, più volte assistito dal fisioterapista nei cambi campo, oramai arresosi. Ma il terzo set racconta tutt'altra storia. Sul 2-2 Kei si salva dalla disfatta e infila quindi 3 game di fila, portandosi sul 5-2. Ferrer serve e rimane nel match prima di arrivare all'epilogo. Già scritto, già raccontato. Che rimarrà, forse, nella storia.
 
MASTERS 1000 MADRID – SEMIFINALI
Rafael Nadal (SPA) b. Roberto Bautista Agut (SPA) 6-4 6-3
Kei Nishikori (GIA) b. David Ferrer (SPA) 7-6 5-7 6-3
 
FINALE
Rafael Nadal vs. Kei Nishikori (Diretta Sky Sport 2 alle 19)