La pressione di Fognini
Iniziate le conferenze stampa presso il Foro Italico. Nella sala predisposta sul Campo Centrale, uno dei primi a parlare è stato Fabio Fognini, molto atteso in virtù del suo nuovo status di top-15 (e top-10 sulla terra battuta). "Sto bene. La cosa importante è aver ripreso il ritmo dopo le difficoltà di Barcellona. Il torneo di Monaco di Baviera è stato importante dopo un periodo di febbre e problemi fisici. Non so dove arriverò: magari perdo al primo turno, magari arrivo in fondo…ma sono tranquillo, col mio coach cerchiamo di pensare solo al tennis". L'argomento clou, naturalmente, è la pressione di giocare in casa. "Non posso negarlo. A Roma non ho mai espresso il mio miglior tennis. Capita sempre di leggere quello che viene scritto su di me, anche se dipende cosa…ad ogni modo, quest'anno mi vedrete un po' di meno: verrò, farò quel che devo, poi appena possibile tornerò in hotel. Non so se funzionerà, ma ci provo". Al primo turno c'è Lukas Rosol, avversario molto insidioso: "Dovrò essere attento e aggressivo, lui cercherà di mettermi in difficoltà con il servizio. L'anno scorso a Parigi l'ho battuto: sarà importante cercare di allungare gli scambi il più possibile". (Ri. Bi.)Iniziate le conferenze stampa presso il Foro Italico. Nella sala predisposta sul Campo Centrale, uno dei primi a parlare è stato Fabio Fognini, molto atteso in virtù del suo nuovo status di top-15 (e top-10 sulla terra battuta). "Sto bene. La cosa importante è aver ripreso il ritmo dopo le difficoltà di Barcellona. Il torneo di Monaco di Baviera è stato importante dopo un periodo di febbre e problemi fisici. Non so dove arriverò: magari perdo al primo turno, magari arrivo in fondo…ma sono tranquillo, col mio coach cerchiamo di pensare solo al tennis". L'argomento clou, naturalmente, è la pressione di giocare in casa. "Non posso negarlo. A Roma non ho mai espresso il mio miglior tennis. Capita sempre di leggere quello che viene scritto su di me, anche se dipende cosa…ad ogni modo, quest'anno mi vedrete un po' di meno: verrò, farò quel che devo, poi appena possibile tornerò in hotel. Non so se funzionerà, ma ci provo". Al primo turno c'è Lukas Rosol, avversario molto insidioso: "Dovrò essere attento e aggressivo, lui cercherà di mettermi in difficoltà con il servizio. L'anno scorso a Parigi l'ho battuto: sarà importante cercare di allungare gli scambi il più possibile". (Ri. Bi.)