ROLAND GARROS – L'azzurra suda le proverbiali sette camice per uscire indenne dal bombardamento di Madison Keys. Match condizionato dalla pioggia: "La Keys? E' come giocare alla lotteria".

Di Alessandro Mastroluca – 28 maggio 2014

 
La geometria batte la geometrica potenza. Nel dodicesimo anniversario dell'ultima apparizione parigina di Pete Sampras, piegato sulla terra fradicia da Andrea Gaudenzi, va in scena un analogo confronto di stili sull'asse Italia-Stati Uniti. Errani, che ha recuperato dall'infortunio muscolare di Roma, cede un set a Madison Keys in un match in cui forze e debolezze si incastrano con complementare precisione, ma alla fine si impone 7-5 3-6 6-1. “Fisicamente sto bene –  ha dichiarato Sara – dopo Roma sono riuscita a recuperare bene. Lei è un’avversaria difficile perché è capace di tirare tutto su colpi complicati così come sbagliare su risposte deboli. Giocatrici cosí mi stressano, sembrava un po' di giocare la lotteria".  L'americana ha chiuso il 2013 al quarto posto per numero di ace, 225, e al terzo per percentuale di game di servizio vinti, 74,2%. Errani, che in tutto il 2013 di ace ne ha serviti 7, ha provato ad accorciare il movimento, ma le velocità di punta restano basse e l'azzurra si presta alle risposte profonde dell'americana. Keys, considerata la promessa Usa insieme a Sloane Stephens per l'era post-Williams, dà il meglio quando può colpire da ferma e tende a perdere il controllo dalla parte del rovescio, il colpo con cui Errani può fare ciò che vuole. Al prossimo turno, la Errani affronterà per la prima volta Dinah Pfizenmaier, la 22enne di Bielefeld che l'anno scorso era riuscita a qualificarsi e sconfiggere Urszula Radwanska prima che Agnieszka riscattasse la sorella. “Non la conosco – ha detto l'azzurra – non so, guarderò un po’ su internet per saperne di più”.
 
PARTENZA SPRINT
Quattro errori valgono il primo break Errani dopo quattro minuti. Madison ha avuto mesi difficili e sta cercando di ricostruire fiducia e classifica: in fondo, è reduce dalla semifinale di Strasburgo della scorsa settimana persa da Monica Puig. Dopo un 2013 in cui è risalita dal n.122 al n.37 e ha celebrato la prima vittoria contro una top-5 (a Madrid contro Na Li: non doveva enanche giocare, l'hanno richiamata come lucky loser cinque minuti prima di scendere in campo mentre faceva i compiti di algebra), nei primi quattro mesi del 2014 ha vinto due partite di fila solo a Sydney e Miami. Errani riesce a cancellare nei primi turni di battuta lo svantaggio nei colpi di inizio gioco.  La seconda teenager con la più alta classifica dopo Elina Svitolina non riesce a incidere in risposta, almeno all'inizio. E quando Sarita entra nello scambio, il campo per lei diventa subito più stretto e più corto. Le varietà di angoli e di rotazioni mettono in crisi il piano di Keys, che perde subito le chiavi del match. Quattro break scandiscono i primi cinque game. Sara allunga sul 3-0 pesante, restituisce un break con un gratuito di dritto, Keys non trova di meglio che raddoppiare gli errori e riconsegnare alla romagnola il doppio vantaggio. Nel bene e nel male, è la 19enne dell'Illinois, che ha preso per la prima volta una racchetta in mano perché sognava un completino da tennis e tiene i vestiti nel suo armadio ordinati per colore, a fare la partita. Spinta da 24 vincenti, più di dritto che di rovescio, inizia a giocare più vicina alla riga, annulla due set point e aggancia il 5-5. Arriva anche a un punto dal 6-5 (40-30), ma sbaglia uno schiaffo al volo facile e finisce per perdere ancora il servizio. Gli errori (saranno 31 a fine set) fanno la differenza. Errani chiude con un bilancio di 4 vincenti e 5 gratuiti, ma tanto basta per il 7-5 dopo 48 minuti.
 
CHI LA DURA, LA VINCE
Nel secondo set, lo scenario cambia. Keys supera i 40 gratuiti complessivi, ma nel parziale sbaglia solo 4 rovesci a fronte di 14 vincenti di dritto. Numeri che raccontano una chiara evoluzione tattica: le traiettorie di Errani sulla diagonale mancina sono meno incisive e Keys può aggirare più spesso la palla e schiacciare di dritto da sinistra, sia in lungolinea sia inside-in. La romagnola si ritrova anche il pubblico contro a metà del secondo parziale. Ha iniziato a piovere con una certa insistenza, e l'azzurra chiede alla giudice di sedia di scendere e controllare quanto siano scivolose le righe sulla palla break per l'avversaria. "Il pubblico mi ha fischiata, ma da fuori non capivano che per me era pericoloso, perchè corro molto e su quel campo rischio di farmi male.  Palle e campo erano pesantissimi, ma sono riuscita a rimanere lì a lottare punto su punto, cercando di spingere e giocare più profondo". Keys sbaglia la risposta sulla prima di Sara nel punto successivo, chiede la verifica del segno, che in effetti è fuori, e l'azzurra cerca invano di sostenere che l'americana abbia protestato “fuori tempo massimo” avendo di fatto già impattato la palla. Errani riesce a salvarsi in quel sesto game da 14 punti, ma si inchina al break nel successivo turno di battuta. Tre gratuiti inusuali, per di più in fotocopia, spalancano la porta al 5-3 per Keys che suggella il break con la risposta vincente e tiene a zero nel game che chiude il set: gran dritto lungolinea e si va al terzo. Altro giro, altra corsa, altra partita verrebbe da dire. Errani salva una palla break nel terzo gioco con uno scambio prolungato, di grande intelligenza, sulla diagonale sinistra. Keys, che continua a giocare solo colpi definitivi, si spazientisce e butta via almeno due risposte a game. Sarita ringrazia e dal 2-1 infila un parziale di 16 punti a 3 che porta a sei il bilancio delle vittorie azzurre al primo turno del Roland Garros.