Per la gioia dei rumeni, Simona Halep vince il torneo WTA di Bucarest. La Vinci raccoglie appena quattro game, ma offre comunque sprazzi di buon tennis. Fischi per il Primo Ministro rumeno.
Di Riccardo Bisti – 13 luglio 2014
Roberta Vinci aveva già vissuto una favola, dodici mesi fa, quando si è aggiudicata il torneo WTA di Palermo. Lei è di Taranto, ma in Sicilia vive e si allena. Vincere lì aveva un sapore speciale, da lacrime durante la premiazione. E dunque, al di là della forza travolgente di Simona Halep, non poteva certo rovinarle la festa nella sua Romania, in un torneo che la federtennis ha scippato a Budapest soltanto per lei, per regalare alla sua gente la possibilità di vederla dal vivo. E pazienza se Simona è nata e risiede a Costanza: sin dal primo turno, le tribune del campo centrale si sono riempite all’inverosimile. La finale al Roland Garros e la semifinale a Wimbledon l’hanno resa un personaggio straordinario, uno dei più conosciuti in Romania. E in tribuna, a seguire la finale, c’era il leggendario Ion Tiriac. Insomma, era tutto pronto per festeggiare il successo della Halep, e così è stato. Le sono bastati meno di 70 minuti per battere 6-1 6-3 una Vinci buona ma forse un po’ scarica, come se il raggiungimento della finale fosse l’obiettivo massimo. In effetti non era scontato, perché quest’anno aveva faticato parecchio in singolare. Invece ha messo in piedi quattro prestazioni dignitose, via via sempre migliori, e ha conquistato con merito la prima finale stagionale. Ma contro la Halep, questa Halep, c’era davvero poco da fare. Il rovescio in slice faceva il solletico alla rumena, molto puntuale negli appoggi bassi e dotata di una discreta mano. Col dritto si poteva fare qualcosa di più, ma se ci sono tanti rischi possono esserci anche tanti errori. Ed è quanto accaduto a Roberta.
FISCHI A VICTOR PONTA
Nel primo set ha evitato il cappotto tenendo con i denti un turno di battuta nel terzo game, mentre nel secondo c’è stata più battaglia. Roberta aveva le idee chiare, cercava di variare ancor più del solito. Ma i passanti della Halep l’hanno rapidamente messa in crisi. In più occasioni, tra l’altro, la rumena si è tolta dai guai con alcuni rovesci lungolinea straordinari. Roberta ha offerto sprazzi del tennis che ha fatto innamorare gli appassionati, tanto da volare 2-0 nel secondo set. Ma è stato solo un attimo. La Halep, seguita a bordocampo da Wim Fissette e dai genitori, ha ripreso a macinare e non ha lasciato scampo alla Vinci. E i rumeni hanno avuto il loro lieto fine. Restano comunque le buone sensazioni per un tennis ritrovato, che magari potrà provare a confermare nei prossimi giorni a Istanbul, dove giocherà il terzo torneo di fila su tre superfici diverse. La Halep si prenderà finalmente un po’ di vacanza in vista del cemento americano, forte dell’ottavo titolo in carriera, il secondo del 2014 dopo Doha. La sua giornata perfetta ha avuto una piccola appendice negativa durante la premiazione, cui hanno partecipato Ion Tiriac e Nadia Comaneci, ancora molto popolare in Romania. A un certo punto, lo speaker ha ringraziato tutte le persone che hanno reso possibile lo svolgimento del torneo. Quando è stato menzionato Victor Ponta, Primo Ministro rumeno, sono piovuti fischi di sdegno. Ma non crediamo che l’episodio abbia rovinato la giornata perfetta della Halep.
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