Termina negli ottavi l'avventura ad Amburgo di Andreas. Con un Ferrer più che giocabile, le occasioni svaniscono proprio sul più bello.

Di Cosimo Mongelli – 17 luglio 2014


 

Non ci sono molte aspettative riguardo l'incontro degli ottavi di Amburgo che vede opposti Andreas Seppi e David Ferrer. I precedenti sembrano non dare chance all'altoatesino. Sette sconfitte su sette, e nemmeno un set vinto. Eppure quel che è accaduto lascerà molti rimpianti e rimorsi. Mai come stavolta Andreas è arrivato vicino ad avere la meglio del suo avversario. Mai come oggi si è trovato di fronte un giocatore appannato, fuori fase e ben lontano dalla forma ottimale. Mai come oggi ha avuto la possibilità, almeno per un giorno, di diventare il protagonista del tennis italiano. Invece nulla. Andreas ha lottato, per due ore, ma alla fine si è arreso. Andreas ha pure strappato un set al valenciano, per la prima volta in carriera, ma sul più bello ha rinunciato, ancora una volta, a far quel passettino in più. Partita lottata, dicevamo. Lottata, combattuta. Nel primo set le prime occasioni capitano proprio all'italiano, sul 2 pari. Ma oltre a non sfruttarle, Seppi perde pure la battuta, nel game seguente. Ma oggi Andreas non vuol far da sparring allo spagnolo. Ecco, subito, rabbioso il controbreak. Ma la percentuale dei punti sulla prima di servizio è davvero troppo misera per poter impensierire ulteriormente David. Arriva un secondo break e questa volta lo spagnolo chiude. 6 giochi a 3.

LE OCCASIONI ARRIVANO, PERO'…
Ma la sensazione è che il Ferrer attuale sia solo un lontano parente di se stesso. Dopo aver tenuto il servizio, Seppi ottiene il break nel gioco successivo. Alla terza occasione. Con un gentile omaggio, doppio fallo, dello spagnolo. Il terzo gioco è la chiave di volta di questo set. Andreas è in trance agonistica, va avanti 30 a 0 e poi succede di tutto. E con tanta tanta fatica l'italiano, dopo aver cancellato tre occasioni del controbreak, conferma il break portandosi sul 3 a 0. Non corre più alcun rischio, poi, il nostro. Chiudendo il set per 6-3 senza concedere più nulla a Ferrer. Ed eccoci al terzo. Sfortunato, Andreas. Sente che può avere la meglio sul suo avversario. Ha vinto contro di lui il primo set in carriera, può vincerne anche due. Può vincere anche la partita. Cerca il vincente ad ogni occasione e ogni occasione a negargli il punto sono i millimetri. Sul 1 pari, sul 2 pari, la palla break è lì, a portata di mano. Sfortunato, Andreas. Continua a cercare vincenti e continua a sbagliarli di millimetri, proprio quando questi punti potrebbero far svoltare l'incontro in suo favore. Capita su ogni game al servizio dello spagnolo. Ma quando siamo vicini al traguardo, ecco la caduta. Ecco la resa. Siamo sul 3 a 4, David gioca giusto quei 30 secondi ai livelli che gli competono: un rovescio e un dritto vincenti ed ecco il break. Decisivo. Irrecuperabile per Andreas. Che compie l'ultimo, vano, sforzo strappando due quindici mentre David serve per il match. Ma non va oltre. E, questa volta, con grande demerito e rimpianto. Ferrer nei quarti affronterà Pablo Andujar. E partirà, ovviamente, da favorito. Come lo sarebbe stato l'italiano.