US OPEN – Brividi durante il match tra lo svizzero e Matosevic: nel suo angolo c’era il mitico Michael Jordan. I due hanno collaborato alla creazione di una nuova scarpa, ispirata alle Air Jordan del 1988. 

Di Riccardo Bisti – 27 agosto 2014

 
Da ragazzino, Roger Federer era un grande appassionato di basket. Nella sua camera da letto c'era il poster di Michael Jordan, stella dei Chicago Bulls e tra i più grandi cestisti di sempre. Venti anni dopo, lo ha ospitato nel suo box al primo turno dello Us Open. Il mitico Jordan ha assistito al 6-3 6-4 7-6 con cui Federer si è sbarazzato di Marinko Matosevic (n. 76 ATP). Per lo svizzero non poteva esserci un inizio migliore, senza spendere troppe energie e lontano dal caldo afoso di questi giorni newyorkesi, ben diverso dal clima italiano. Al secondo turno se la vedrà con un altro bombardiere, l'australiano Sam Groth. Storicamente, Federer non ha mai avuto grossi problemi contro i grandi servitori. Roddick, Karlovic (possibile avversario al terzo turno), Isner e lo stesso Raonic hanno raccolto le briciole. Per Groth sarà comunque una bella occasione: lo scorso anno, infatti, ha tirato il servizio più potente della storia al challenger di Busan, ma gliel’hanno omologato “a metà” a causa di una discussione sull’attendibilità del radar. E comunque si trattava di un challenger, torneo che non ha la stessa “dignità” di un ATP. Chissà che il sensore dell’Arthur Ashe non possa regalargli almeno questa soddisfazione. La notte di martedì, tuttavia, sarà ricordata per la presenza di Michael Jordan, seduto a pochi metri da Mirka Vavrinec e Severin Luthi. Non capita così spesso che una leggenda dello sport vada a seguire un collega. In passato, Roger Federer aveva ospitato Tiger Woods. “Non so niente di tennis – ha ammesso Jordan, 51 anni, in un’intervista con ESPN – tuttavia sono affascinato dal suo modo di stare in campo. E’ un grande atleta e so che conosce un po’ il basket”.
 
UNA SCARPA PER IL SESTO TITOLO
Federer aveva parlato della sua passione per Jordan in un’intervista rilasciata un mese fa a Jon Wertheim e pubblicata una settimana fa su Sports Illustrated. Parlando dei suoi idoli d’infanzia, disse: "Da giovane, il mio idolo era Stefan Edberg, molto umile. Anche Michael Jordan mi sembrava così. Non so quale percezione avesse, ma io l'ho sempre visto come un giocatore elegante sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Avrei voluto essere come lui”. La frase non è passata inosservata a Nike, sponsor di entrambi, che li ha fatti incontrare e girare un filmato insieme. E la prima foto di Federer su Instagram lo vede proprio accanto a Jordan. Durante il match, MJ era seduto accanto ad Anna Wintour di Vogue, amica di vecchia data di Federer, e le telecamere hanno colto un vivace applauso dopo un colpo spettacolare. E ha sorriso, divertito, quando si è accorto che i maxi-schermi dell’Arthur Ashe lo stavano inquadrando. La loro amicizia nasce per ragioni commerciali: i due sono stati riuniti per pensare la nuova scarpa Nike, ispirata alla mitica Air Jordan del 1988, puntualmente indossata da Federer a New York. I due sono andati a cena insieme la sera prima, occasione propizia per scattare la foto già citata. Jordan ha specificato che Federer ha lavorato con grande attenzione sulla nuova scarpa. “Ogni piccolo aiuto può essere fondamentale quando ci si avvicina alla fine della carriera”. Federer ha vinto cinque volte lo Us Open, l’ultima nel 2008. Quest’anno è tra i favoriti per la sesta corona. Curiosamente, lo stesso numero degli anelli NBA conquistati da Michael Jordan. Che sia un segno del destino?