US OPEN – Sono tutte d’accordo: quando è al 100%, Serena Williams è imbattibile. Pur senza dirlo, lo ha fatto capire persino lei. Nel frattempo pagherà da bere alla sua amica Wozniacki…

TennisBest – 8 settembre 2014

 
Non capita spesso che i finalisti di uno Slam escano a cena la sera dopo la partita. E’ ancora più sorprendente che accada nel circuito femminile, dove le invidie sono piuttosto marcate. L'eccezione è rappresentata da Serena Williams e Caroline Wozniacki, grandi amiche fuori dal campo. E’ emerso dalle conferenze stampa post-match, in cui entrambe hanno ribadito il concetto che Serena Williams è inarrivabile quando sta bene. “E pensare che mi allenavo tanto e ottenevo poco. Adesso ho cambiato qualcosa, mi alleno meno e non mi metto addosso troppa pressione”. Da parte sua, la Wozniacki ha detto di ambire ad un posto alle WTA Finals di Singapore. Solo dopo la fine della stagione tennistica, penserà a correre la maratona di New York. Ecco le frasi più significative delle due finaliste.
 
SERENA WILLIAMS
 
“Da ragazzina non avrei mai pensato di essere accostata a Evert e Navratilova. Avevo solo un sogno e una racchetta, non era mai successo nulla del genere per chi veniva da Compton. Non sapevo come sarebbe andata a finire, ho solo provato a iniziare”.
 
“Non penso ancora al mio ruolo nella storia perchè sto ancora giocando. Sto già pensando allo Slam numero 19. Vorrei soltanto evitare di essere troppo soddisfatta: voglio continuare a crescere e ottenere il meglio che posso”.
 
“Non saprei trovare un momento emozionante come questo fuori dal tennis. Non ho avuto figli, quindi penso che potrebbe essere un'emozione di questo livello. Questa vittoria è particolarmente in alto nella mia personale classifica”.
 
“Dopo Wimbledon ero molto delusa perchè mi allenavo molto, sei ore al giorno tra campo e palestra, senza soste. Dopo quella delusione ho pensato di fare qualcosa di nuovo. Sono andata via per una decina di giorni e non mi sono allenata molto. Ho continuato a palleggiare ogni giorno, ma non così tanto. Ho capito che dovevo rilassarmi, mi ero messa troppa pressione addosso”.
 
“Quando ero piccola, il mio sogno era vincere lo Us Open. Volevo questo torneo a tutti i costi. Ogni volta che ci riesco è un momento incredibile e speciale. Non pensavo che ce l'avrei fatta sei volte, anche perchè ho trionfato per cinque volte in Australia e cinque a Wimbledon”.
 
“Nelle ultime settimane ho dimostrato di poter giocare molte partite. Ho la disciplina per scendere in campo e dare il 100% in ogni partita e in ogni torneo. L’anno scorso avevo fatto grandi cose ma quest’anno non ci riuscivo, nonostante il duro allenamento. E’ bello ritrovare quella sensazione”.
 
“Il braccialetto che mi hanno regalato Chris e Martina ha il numero 18. E’ speciale, anche perchè non ho molti gioielli. Vedrò se riuscirò ad indossarlo mentre gioco. Non so se sarà possibile. E’ molto bello”.
 
“Io e Venus non parliamo mai di quello che abbiamo realizzato nel tennis. Sono argomenti che toccheremo dopo il ritiro, ma ci vorrà parecchio tempo. Vogliamo vincere partite, titoli e fare grandi cose. In questo momento non parliamo del futuro”.
 
“L’anno prossimo vorrei essere più solida e dare sempre il 100%. Ho dato il 100% anche quest’anno. E’ tutto quello che posso fare”.
 
“Mouratoglou dice che non ha bisogno di motivarmi? Ha ragione. Sono piena di motivazioni, forse troppe. Mi alleno molto e non ho mai voglia di smettere. A volte gli chiedo se è normale e lui mi dice di no. Gli chiedo se sono pazza e mi dice di si: sono veramente pazza!”.
 
“Mi sono tolta un peso vincendo il 18esimo Slam, ma non penso ai 22 di Steffi Graf. Sto pensando al 19esimo. In realtà sono un po’ delusa: ho vinto uno Slam da poche ore e sto già pensando al prossimo! Oddio. Si, penso al prossimo, ma non ai 22. Facciamo un passo alla volta”.
 
“Ho sempre detto che quando gioco al meglio è molto dura battermi: servo molto bene, ho una buona risposta e sono veloce. Se riesco a mettere insieme queste tre cose, è difficile vincere contro di me. Non dico di essere di un’altra categoria, ma penso che non sia per nulla facile battermi”.
 
“Stasera uscirò con la Wozniacki, ma sarò io a pagare da bere. Non sarà la prima volta che passo la serata dopo una finale Slam con la mia avversaria, ma penso che sarà la più divertente”.

 
CAROLINE WOZNIACKI
 
“Quando sta bene, non è divertente giocare contro Serena. Ha un gran servizio e ti mette molta pressione. All’inizio ero un po’ nervosa, avevo un piano ma non sono riuscita a metterlo in pratica. Lei ha giocato meglio di me”.
 
“Penso che sia di un livello superiore rispetto alle altre. Lo dicono la sua carriera e il suo palmares. E’ una delle più forti di sempre, la ammiro sia dentro che fuori dal campo. Quando lei è al massimo non c’è nulla da fare. Ne sono assolutamente convinta”.
 
“Il mio prossimo torneo sarà Tokyo. Spero di qualificarmi per Singapore: in quel caso, tornerei a New York una settimana prima della Maratona del 2 novembre”.
 
“Abbiamo entrambe alzato il livello nel secondo set, ma era troppo tardi per me. Lei è stata aggressiva dall’inizio e non mi ha lasciato dettare il gioco come avrei voluto”.
 
“Per la maratona ho un obiettivo, ma vorrei tenerlo per me. Ad essere onesti, mi basterebbe arrivare in fondo. Voglio prenderla con calma…sapete, sono appena 26 miglia! (ride)”
 
“Non c’è nessun altro posto al mondo dove il pubblico è così rumoroso ed entusiasta. E’ un privilegio incredibile poter giocare su questo campo. Non mi ha distratto, ma all’inizio ero troppo nervosa. Contro una campionessa come Serena devi essere al top sin dall’inizio”.
 
“Ho vissuto una splendida estate, vincendo molte partite. Serena mi ha fermato per tre volte: dicono che il tre porti fortuna. Speravo che mi portasse fortuna stavolta, spero che sia per la quarta. Ma credo di essere sulla strada giusta: voglio giocare un bel finale di stagione e iniziare bene il 2015”.
 
“Sono una giocatrice molto diversa rispetto a cinque anni fa. Sono cambiate tante cose e altrettante ne sono cambiate. Oggi avrei voluto vincere, ma non ce l’ho fatta. Restano due splendide settimane. In fondo, ho affrontato un’avversaria che oggi è stata più brava di me”.