Non c'è dubbio che Serena Williams sia la leader indiscussa del circuito WTA. Anche se ha fallito in tre Slam su quattro, l'americana è universalmente considerata la migliore. La sensazione è condivisa anche dalle rivali, a partire dalla numero 2 Simona Halep. "Io numero 1 WTA? Non è un traguardo!" ha detto in un'intervista con L'Equipe. "Serena è molto forte e ha giocato alla grande allo Us Open. Il mio prossimo obiettivo è giocare bene a Singapore, nel Masters WTA. Lo scorso anno ho vinto a Sofia e dissi che mi sarebbe piaciuto giocare il Masters vero. Adesso c'è l'ho fatta e sono molto emozionata, è una grande sfida stare con le prime otto. Sarà la mia prima esperienza e sarà molto emozionante. Verranno amici e famiglia, per un totale di 20 persone!". In questo momento, la Halep dista circa 3.000 punti da Serena Williams. Non sembrano esserci eredi all'orizzonte. Quando Serena abbandonerà, la prospettiva più plausibile sembra quella di una leadership di transizione, un po' come sono state quelle di Caroline Wozniacki, Dinara Safina e Jelena Jankovic. 
Non c'è dubbio che Serena Williams sia la leader indiscussa del circuito WTA. Anche se ha fallito in tre Slam su quattro, l'americana è universalmente considerata la migliore. La sensazione è condivisa anche dalle rivali, a partire dalla numero 2 Simona Halep. "Io numero 1 WTA? Non è un traguardo!" ha detto in un'intervista con L'Equipe. "Serena è molto forte e ha giocato alla grande allo Us Open. Il mio prossimo obiettivo è giocare bene a Singapore, nel Masters WTA. Lo scorso anno ho vinto a Sofia e dissi che mi sarebbe piaciuto giocare il Masters vero. Adesso c'è l'ho fatta e sono molto emozionata, è una grande sfida stare con le prime otto. Sarà la mia prima esperienza e sarà molto emozionante. Verranno amici e famiglia, per un totale di 20 persone!". In questo momento, la Halep dista circa 3.000 punti da Serena Williams. Non sembrano esserci eredi all'orizzonte. Quando Serena abbandonerà, la prospettiva più plausibile sembra quella di una leadership di transizione, un po' come sono state quelle di Caroline Wozniacki, Dinara Safina e Jelena Jankovic.