Ormai le dichiarazioni di Ernests Gulbis non fanno più notizia: ormai si sa che può dire qualsiasi cosa. Per questo, non ha impressionato ciò che ha detto al quotidiano malese "The Star". "Io non posso cambiare quello che sono. Voglio essere fedele a me stesso, non importa dove mi trovo. Questo implica la libertà di dire ciò che voglio". Tuttavia, adesso che è stabile tra i primi 20, sente che le priorità sono altre. "Vorrei che oggi mi si conosca soprattutto per il mio tennis e i miei risultati. Finalmente mi piace allenarmi, e il mio coach Gunther Bresnik ha meriti importanti in tutto questo". Il sogno di Gulbis, oltre a qualificarsi per il Masters (quasi impossibile) è affrontare di nuovo Rafael Nadal. "Vorrei andare a Londra per giocare contro di lui. Non l'ho mai battuto, ma mi piace molto affrontarlo. In qualche modo, il suo stile è perfetto per il mio gioco".  
Ormai le dichiarazioni di Ernests Gulbis non fanno più notizia: ormai si sa che può dire qualsiasi cosa. Per questo, non ha impressionato ciò che ha detto al quotidiano malese "The Star". "Io non posso cambiare quello che sono. Voglio essere fedele a me stesso, non importa dove mi trovo. Questo implica la libertà di dire ciò che voglio". Tuttavia, adesso che è stabile tra i primi 20, sente che le priorità sono altre. "Vorrei che oggi mi si conosca soprattutto per il mio tennis e i miei risultati. Finalmente mi piace allenarmi, e il mio coach Gunther Bresnik ha meriti importanti in tutto questo". Il sogno di Gulbis, oltre a qualificarsi per il Masters (quasi impossibile) è affrontare di nuovo Rafael Nadal. "Vorrei andare a Londra per giocare contro di lui. Non l'ho mai battuto, ma mi piace molto affrontarlo. In qualche modo, il suo stile è perfetto per il mio gioco"