Anche il tennista dello Zimbabwe chiede il sostegno degli appassionati. Tramite il crownfunding spera di raccogliere 10.000 dollari per giocare l’Australian Open. Ce la farà?
Di Corrado Erba – 2 ottobre 2014
Devo dire che la prima volta lessi il suo nome su un tabellone, pensai fosse un qualcosa di tremendamente esotico. Un nome musicale, Garanganga, come un cattivo in un vecchio film di James Bond, una bizzarra figura di tennista da retrovie. Eppure anche Takanyi Garanganga ha una storia da raccontare. Nato a Mbare, sobborgo poverissimo di Harare, lontanissimo dalle fattorie verdeggianti dei fratelli Black, Takanyi ha lottato sin da bambino per giocare a tennis, finchè, da junior promettente (è stato numero 16 del mondo) non è riuscito ad approdare negli Stati Uniti, ove risiede attualmente. Pur essendo il terzo giocatore africano nel ranking ATP (l’unico top 100 è il sudafricano Kevin Anderson), Garanganga ha mezzi molto limitati e gli sponsor latitano a dispetto di una stagione più che discreta, in cui è salito è salito di circa 200 posizioni nel ranking ATP. Nonostante le 5 vittorie in tornei futures e un paio di semifinali challenger, il suo unico finanziatore (il padre, che copre circa il 90% delle spese), non gli garantisce più grande supporto economico.
"FATEMI ANDARE IN AUSTRALIA!"
Così, il nostro è l’ennesimo giocatore che ci prova con il crowfunding, ovvero la possibilità di aiutare economicamente l’atleta in cambio di nomine e/o gadget (a seconda dell’investimento). L'obiettivo è mettere insieme 10.000 dollari che gli permettano di inseguire il suo sogno, giocare le qualificazioni al prossimo Australian Open. Le donazioni si possono effettuare a questo indirizzo. Sono previste svariate forme di parnership, dalla donazione minima (10 dollari) alla lezione con omaggio di t-shirt personalizzata (250 dollari), fino al target massimo, ovvero essere Brand Ambassador (2.500 dollari). Al momento il ragazzo è piuttosto lontano dall’obiettivo, con appena 900 dollari raccolti (pari al 9%), ma non demorde. 24 anni, numero 288 ATP: sarà lui la prossima African Star ?
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