L’italoargentina gioca una partita impeccabile e si aggiudica il derby con la Knapp. Va sempre meglio con il dritto. Adesso sfida Karolina Pliskova per il primo titolo WTA.
Di Riccardo Bisti – 11 ottobre 2014
Un paio di aspetti rendono ottimisti per l’immediato futuro di Camila Giorgi. Sono parsi evidenti, molto evidenti, durante la semifinale-derby al torneo WTA di Linz, in cui ha battuto Karin Knapp per KO tecnico. E l'altoatesina non si offenderà se aggiungiamo che, probabilmente, Camila raggiunge picchi di rendimento per lei irraggiungibili. Sulla terra battuta può giocarsela, ma sul cemento indoor non c’è storia. Specie se Camila imbrocca una giornata come questa, in cui ha rifilato un netto 6-4 6-2 alla compagna di Fed Cup. I fattori-ottimismo, dicevamo: in primis, la regolarità con il dritto. E' il colpo meno sicuro, quello con cui rischia di perdere la misura. In questa settimana austriaca, dal clima ovattato che si addice al suo stile silenzioso, la Giorgi lo ha perso raramente. Anzi, ha mitragliato le avversarie a suon di colpi vincenti. Perchè il colpo interlocutorio, per lei, non esiste. Gliel’hanno stimolato in tutti modi: Andrea Petkovic, Marina Erakovic e anche la Knapp. L'hanno fatto perchè sono terrorizzate dal suo rovescio, una fiondata quasi impossibile da ribattere. Ciò che impressiona, ancor più che la potenza, è il perfetto timing sulla palla. E’ talento naturale, puro. Dopo sei sconfitte al primo turno negli ultimi sette tornei, a Linz la Giorgi ha dato simmetria al suo gioco. E i risultati si vedono. Non è un caso, forse, che la svolta sia arrivata in un torneo indoor, laddove aveva già centrato una finale. Per sua sfortuna, ci sono sempre meno tornei di questo tipo. L’anno prossimo, almeno, potrà sbizzarrirsi ad Anversa, dove ci sarà in palio il racchettone d’oro e di diamanti. Un milione e mezzo di stimoli in più.
KARIN ALZA BANDIERA BIANCA
Il secondo fattore riguarda la tenuta mentale. O meglio, la capacità di archiviare a tempo di record le memorie negative. Nel tennis femminile, così umorale, è fondamentale non farsi condizionare da quanto successo nel punto precedente. La Giorgi lo fa alla perfezione. Commette un doppio fallo, o magari sbaglia di metri, ma nel colpo successivo picchierà come se niente fosse. In questo ricorda un po’ le sorelle Williams. 15 anni fa rivoluzionarono il tennis con il loro strapotere fisico, ma furono aiutate dalla capacità di giocare punto dopo punto, senza condizionamenti. La Giorgi lo ha fatto in questa curiosa semifinale tutta italiana, arbitro compreso (Gianluca Moscarella). Camila è partita fortissimo, mettendo subito in chiaro che la diagonale dritto contro dritto non la metteva in difficoltà. Ed era l’unica zona di campo, sulla carta, in cui la Knapp avrebbe potuto comandare. Karin è stata subito costretta sulla difensiva, non certo la sua situazione preferita. Un break al terzo game era sufficiente, ma il punteggio avrebbe potuto essere ancora più netto. Karin ha rischiato il 4-1 pesante, e non si è procurata neanche una palla break. La partita avrebbe potuto girare nel secondo, quando è arrivato l’unico passaggio a vuoto della Giorgi. Soliti errori, solite palle fuori di metri, e Knapp subito avanti 2-0. Ma l’illusione è svanita in un attimo. Sul 2-2, il colpo di grazia: doppio fallo sul 30-30 e fulminante rovescio sulla riga che ha regalato all’italoargentina il secondo break consecutivo. Avesse potuto, la Knapp avrebbe alzato bandiera bianca. Un quarto d’ora dopo era già sotto la doccia. Forse era più stanca (nei quarti aveva lottato duramente contro la Pironkova), ma avrebbe potuto cambiare solo qualche dettaglio. Non certo la sostanza della partita.
TESTA DI SERIE A MELBOURNE?
In finale troverà la ceca Karolina Pliskova, classe 1992, che nella seconda semifinale ha avuto bisogno di tre set per battere la tedesca Anna Lena Friedsam. Come nei match precedenti, sarà favorita. A parte il prestigio di una vittoria WTA, un successo sarebbe importante in chiave classifica. Vincendo il torneo, salirebbe al numero 36 WTA. Con ancora un torneo da giocare (Mosca) e la prima settimana del 2015, potrebbe tentare l’assalto alle top-32 per essere testa di serie all’Australian Open. Non sono calcoli “da Giorgi” e probabilmente non le cambierebbe nulla, visto che gioca allo stesso modo contro tutte, però evitare le big ai primi turni sarebbe comunque importante. Ma ci sarà tempo: per adesso, la migliore Giorgi di sempre per mix tra qualità e continuità, punta a sollevare il primo trofeo WTA in carriera. I tempi sembrano finalmente maturi. E poco importa che la Pliskova abbia vinto l’unico precedente, otto mesi fa nelle qualificazioni di Dubai. Le cose sono cambiate piuttosto rapidamente.
WTA LINZ – Semifinali
Camila Giorgi (ITA) b. Karin Knapp (ITA) 6-4 6-2
Karolina Pliskova (CZE) b. Anna-Lena Friedsam 2-6 6-3 6-3
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