SERIE A1 UOMINI – Flavio Cipolla prende in mano l'Aniene privo di Bolelli e Panfil ed è il protagonista del successo a domicilio sui campi del Park Genova. Fognini e co. sapranno ribaltare l'esito? TC Genova sul velluto contro il Parioli.
Di Marco Caldara – 17 novembre 2014
È alto appena 173 centimetri, ma può trasformarsi in un gigante. Flavio Cipolla l’ha mostrato più volte in passato, ottenendo traguardi impensabili per uno col suo tennis ‘da circolo’, e ne ha dato ennesima conferma nella semifinale d’andata del campionato di Serie A1. Il Circolo Canottieri Aniene si è presentato a Genova senza Simone Bolelli e Grzegorz Panfil, e pareva obbligato a contenere i danni, nella speranza di far meglio al ritorno. Invece Cipolla si è caricato sulle spalle i suoi, conquistando due punti e trascinandoli a un exploit difficile anche solo da immaginare. Sulla terra del Park Tennis Club, riscaldata dal sole che ha spazzato via le forti perturbazioni dei giorni scorsi, il 31enne laziale ha estratto il cosiddetto coniglio dal cilindro, superando in due set niente meno che Fabio Fognini. Rientrato martedì dalle vacanze, il numero uno d’Italia ha qualche attenuante, su tutte il dolore al polso destro che in settimana ha reso necessaria un’infiltrazione, ma il 6-1 6-4 che ha promosso Cipolla parla piuttosto chiaro. Dopo un primo set da dimenticare, il tennista di Arma Di Taggia ha provato a rimettere in piedi il confronto, scappando sul 3-0 nella seconda frazione. Ma è proprio quando l’inerzia poteva girare dalla parte di Fognini che Cipolla ha vinto il suo match, stringendo i denti fino a pareggiare i conti, per poi prendere l’allungo decisivo. "Difficile – spiega Flavio – dire se sono stati di più i miei meriti o i demeriti di Fabio. Sicuramente lui non ha giocato il suo miglior tennis, ma io sono stato bravo a fare il mio, e avevo grandi motivazioni. Sono all'Aniene da anni, si respira una grande aria, e nelle gare a squadre riesco sempre a dare il massimo. Per un giocatore come Fognini, abituato ad altri palcoscenici, magari è più difficile".
CIPOLLA-SANTOPADRE SHOW
L'impresa di Cipolla ha dato all'Aniene il punto meno atteso, quello del momentaneo 2-1, dopo il 6-3 7-6 di Mager su Santopadre e la maratona vincente di Matteo Berrettini. Il 18enne romano ha spento sul più bello i sogni di Tommaso Sanna, autentico eroe fino ai due match-point in suo favore sul 5-4 40-15 del terzo set, ma poi incapace di conquistare nemmeno un punto degli ultimi dodici. A rimettere le cose a posto ci ha pensato Pablo Andujar, passato 6-2 6-3 su Vagnozzi, ma il bello doveva ancora venire. Un infortunio agli addominali accusato nel primo game ha obbligato Sanna al ritiro in doppio, quando il punteggio recitava 6-3 2-0 per Berrettini/Vagnozzi, proprio mentre sul campo accanto Cipolla e l’eterno Vincenzo Santopadre confezionavano l’impresa da copertina. Forti di un affiatamento degno delle migliori coppie del circuito (si conoscono da una vita, e in passato ‘Santo’ ha anche allenato Flavio) i due l’hanno spuntata per 6-4 7-6 su Fognini e Andujar, firmando il definitivo 4-2. "Io e Vincenzo abbiamo compiuto un mezzo miracolo, giocando veramente bene per tutto l'incontro. Nel primo set Fognini e Andujar non riuscivano a esperimersi al meglio, ma poi sono saliti di livello, e ne è uscito un bel match. Eravamo sotto 5-3 e poi 3-1 nel tie-break, ma ce l'abbiamo fatta. Giocare con Vincenzo è sempre un piacere, c'è grande feeling, e in passato avevamo già vinto belle partite. Ma era un po' che non giocavo con lui, e se devo essere sincero oggi mi ha addirittura sorpreso: non è più il giocatore di 5 o 6 anni fa, ma ha dimostrato di saperci ancora fare alla grande. Per l'Aniene è stato un successo importantissimo, alla vigilia non ce l'aspettavamo affatto. Sulla carta era un incontro chiuso, anche perchè ci siamo presentati senza due titolari, ma nelle gare a squadre certe cose possono capitare".
IGUERA: “NOI CI CREDIAMO”
Un uno-due fra singolare e doppio che ha illuminato in extremis il 2014 in chiaroscuro di Flavio, scivolato fuori dai primi 300 e in cerca di motivazioni fondamentali per andare avanti. L’azzurro ha dimostrato a se stesso di potersi ancora togliere belle soddisfazioni, e ora sogna di regalare ai suoi lo scudetto, dopo la deludente sconfitta in finale della scorsa stagione. “Sicuramente ora ci crediamo più di ieri, e andare in finale giocando le semifinali senza Bolelli e Panfil sarebbe un traguardo ancor più importante, ma il match è ancora apertissimo. Non me la sento nemmeno di dire che siamo favoriti, anzi non sarebbe una sorpresa se al ritorno perdessimo nettamente. Fra sette giorni si riparte da zero, e su tre dei quattro singolari partiremo di nuovo sfavoriti. Ripetere lo scudetto del 2010 avrebbe un gusto ancor più dolce, perchè quest'anno in pochi puntavano su di noi. Ma è ancora presto per guardare così avanti". Ben diverse, naturalmente, le sensazioni in casa Park, anche se per i genovesi c'è comunque una buona notizia, già anticipata da Cipolla: Simone Bolelli dopo le Atp Challenger Tour Finals andrà direttamente in vacanza, mentre Grzegorz Panfil non rientrerà in Europa, ragion per cui fra sette giorni i liguri si troveranno di fronte la medesima formazione affrontata oggi. Dal canto loro non potranno contare su Tommaso Sanna (obbligato a qualche giorno di riposo, al posto suo giocherà il giovane Ceppellini) ma ci saranno ancora sia Pablo Andujar sia Fabio Fognini, che con una settimana di allenamenti nelle gambe sarà sicuramente più competitivo. “Non abbiamo perso le speranze – ha detto il presidente Mauro Iguera – e venerdì andremo a Roma con l’obiettivo di farcela. Crediamo di poter riuscire a ribaltare la situazione, per conquistare la tanto attesa finale”. Dovessero vincere per 4-2, partirebbero leggermente favoriti nel successivo doppio di spareggio, che da regolamento obbliga le due formazioni a schierare un elemento del vivaio, sia un giovane o un '8+'. Per loro significa Gianluca Mager, insieme a uno fra Fognini e Andujar, mentre i capitolini dovranno mandare in campo Berrettini o Santopadre. Il primo non ha molta confidenza con certe situazioni delicate, anche se va detto che fin qui si è comunque rivelato una garanzia, mentre il secondo ha dimostrato di cosa è capace, ma reggere tre match di questo livello in un giorno è difficile per chiunque. Ancor più per chi conta 43 primavere sulla carta d'identità.
TC GENOVA CON UN PIEDE IN FINALE
Il capolavoro dell’Aniene ha fatto passare in secondo piano la grandissima vittoria del Tennis Club Genova 1893, che non ha tradito le attese nella trasferta al Tc Parioli. Approfittando dell’assenza del numero uno rivale Farrukh Dustov, impegnato in giornata nella finale del Challenger di Brescia, i liguri hanno chiuso la pratica già dopo i singolari, non lasciando per strada nemmeno un set. Particolarmente significativa la vittoria di Edoardo Eremin, capace di infliggere la prima sconfitta del campionato a Matteo Fago, bandiera dei capitolini e simbolo del progetto Serie A1. Poca storia anche negli altri singolari, con Potito Starace passato su Salvatore Caruso nella sfida fra i numeri uno e Andrea Basso a segno su Stefano Valenti. La prova più interessante l’ha fornita il giovane Francesco Bessire, bravo nel secondo set a trascinare Francesco Picco fino al tie-break, prima di arrendersi alla maggiore consistenza del biondino genovese. Una vittoria per parte nei doppi ha fissato il punteggio sul 5-1. Il duo Motti/Starace ha sconfitto senza grosse difficoltà Caruso e il vicecapitano Riccardo Grassi, mentre i due ‘vivaio’ Fago e Valenti hanno approfittato del ritiro di Basso e Picco. Il match è stato sospeso per pioggia sul 7-6 3-1 in favore dei laziali, e, visto che lo storico club laziale non dispone di impianti coperti, sarebbe dovuto riprendere sui campi in GreenSet del Casalotti Tc, a circa mezz’ora di auto dal Parioli. Tuttavia, con Picco dolorante al polso, i genovesi hanno preferito ritirarsi per scongiurare il rischio di inutili infortuni dovuti al repentino cambio di superficie, lasciando il quasi compromesso punto ai rivali. Una scelta che potrebbe rivelarsi deleteria fra sette giorni, anche se ai padroni di casa basterà conquistare due punti per avere la certezza di un posto nella finalissima del 105 Stadium.
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PLAY-OUT: CASALE FA FESTA COI ‘VIVAIO’
Nel corso della regular season la Società Canottieri Casale aveva racimolato appena un misero punticino, pagando a caro prezzo una serie di infortuni e assenze. La formula che non prevede la retrocessione diretta, però, ha concesso loro una seconda chance, la sorte ha pagato il proprio debito opponendoli nei play-out alla più abbordabile fra le terze classificate del campionato, e i monferrini si sono presi, proprio nel momento più importante, la prima vittoria della stagione. Sul 4-2 che ha steso il Tennis Club Cagliari c’è la firma di ben cinque giocatori, ma il club del presidente Giuliano Cecchini deve principalmente dire grazie a un quarta categoria, Nicola Rustico, architetto trentenne attualmente classificato 4.1. È tesserato a Casale da una vita, ma mai avrebbe pensato di diventare decisivo in A1. Proprio lui che è poco più di un normalissimo socio, e per il suo club disputa abitualmente la Serie D1. Proiettato in avanti fino al massimo campionato, aveva sin qui perso tutti i dieci match disputati, ma ha vinto il più prezioso, insieme al rientrante Alberto Brizzi. Ancora alle prese con il problema al ginocchio che l’ha tenuto fuori nelle ultime cinque settimane, il bresciano ha preferito saltare il singolare, ma per il doppio ha detto ‘sì’, e in campo si è fatto trovare pronto. L’urna li ha opposti a Comune/Mocci, il team meno forte dei rivali, e i due hanno colto un punto preziosissimo in chiave salvezza. Altrettanto fondamentale era stata, in precedenza, la vittoria del 3.3 Alfredo Santacroce, istruttore a tempo pieno sui campi della ‘Cano’, a segno sul 2.7 Michele Secci al termine di un duello estenuante, risolto per 7-5 al terzo set dopo quasi tre ore e mezza di battaglia. Ma l’applauso, oggi, è per tutti, compresi Marco Bella, vincitore su quell’Emiliano Privato capace dodici mesi fa di esaltarsi proprio nei play-out, e il ceco Jaroslav Pospisil, a segno in rimonta su Antonio Veic. La vittoria casalinga rende i piemontesi favoriti per una permanenza in Serie A1 che alla vigilia del sorteggio pareva un miraggio, mentre ora è a portata di mano, specialmente se fra sette giorni Brizzi dovesse scendere in campo anche in singolare. Negli altri incontri dei play-out sono arrivati due facili e attesi 6-0 per le formazioni trentine, il Ct Rovereto contro il Club La Meridiana, l’Ata Battisti contro il Ct Barletta. Pareggio invece a Bari, dove la Società Ginnastica Angiulli ha bloccato sul 3-3 il Tc Crema, orfano di ‘Beppe’ Menga, fermo per qualche settimana a causa dello stiramento rimediato la scorsa domenica a Barletta. I padroni di casa sono andati avanti per 2-0 grazie al baby Pellegrino e al sorprendente Vito Marinelli, capace di lasciare appena due giochi al giovane talento Mora, ma sono stati riacciuffati da Ungur e Sinicropi. I due hanno prima vinto i rispettivi singolari, rimontando un set di svantaggio a Matteo Viola e Kamil Capkovic, e poi hanno dominato il doppio contro Pellegrino/Viola. Fra sette giorni, in Lombardia, la resa dei conti.
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