. L'ultima volta risale al 2005, quando batterono Taiwan. In mezzo, tante sfide fuori casa e lo sfortunato episodio del 2013, con la serie contro la Nuova Zelanda giocata in Myanmar e interrotta per le pessime condizioni del campo. Il Pakistan non gioca in casa per motivi politici: c'è paura di attentati da parte dei movimenti anti-musulmani. L'ITF la pensa ancora così, visto che ha rifiutato la sede di Lahore per la sfida di marzo contro il Kuwait. Tuttavia, Saifullah Khan non si dà per vinto "Chiederemo una collaborazione al presidente in questo senso, visto che lo sport internazionale è già tornato nel nostro paese con eventi di calcio, squash e cricket". La decisione è attesa in pochi giorni e non sarà semplice. Dovessero incassare l'ennesimo no, dovranno scegliere una sede alternativa. Di sicuro non torneranno di nuovo in Myanmar…
Pakistan: “In casa a tutti i costi”
L'arrivo di Salim Saifullah Khan al vertice della federtennis pakistana ha acceso le speranze: per la prima volta dopo 10 anni, sognano di giocare in casa un match di Coppa Davis. L'ultima volta risale al 2005, quando batterono Taiwan. In mezzo, tante sfide fuori casa e lo sfortunato episodio del 2013, con la serie contro la Nuova Zelanda giocata in Myanmar e interrotta per le pessime condizioni del campo. Il Pakistan non gioca in casa per motivi politici: c'è paura di attentati da parte dei movimenti anti-musulmani. L'ITF la pensa ancora così, visto che ha rifiutato la sede di Lahore per la sfida di marzo contro il Kuwait. Tuttavia, Saifullah Khan non si dà per vinto "Chiederemo una collaborazione al presidente in questo senso, visto che lo sport internazionale è già tornato nel nostro paese con eventi di calcio, squash e cricket". La decisione è attesa in pochi giorni e non sarà semplice. Dovessero incassare l'ennesimo no, dovranno scegliere una sede alternativa. Di sicuro non torneranno di nuovo in Myanmar…