Al ceco bastano 73 minuti per mettere al tappeto l'altoatesino e conquistare la finale a Doha. In quattro incontri, il neo-allievo di Dani Vallverdu non ha mai ceduto il servizio. Domani sfiderà Ferrer per il titolo.
Di Marco Caldara – 9 gennaio 2015
Quattro vittorie in due set, la miseria di sedici giochi lasciati per strada e trentaquattro turni di battuta senza cedere il servizio. Sono i numeri salienti della marcia trionfale che ha condotto Tomas Berdych in finale al Qatar ExxonMobil Open di Doha, primo torneo col nuovo coach Dani Vallverdu al seguito. È ancora presto per dirlo, ma a giudicare dalle prime performance stagionali del ventinovenne ceco – già vincitore la scorsa settimana del torneo di esibizione thailandese di Hua Hin – sembrerebbe che le cure dell’ex allenatore di Andy Murray stiano sortendo gli effetti sperati. Sicuramente, il numero 7 del ranking mondiale si è presentato in formissima al primo appuntamento ufficiale dell’anno nuovo, passando senza alcuna difficoltà contro tutti gli avversari incontrati. A farne le spese anche il nostro Andreas Seppi, al tappeto con il punteggio di 6-2 6-3 in una semifinale a senso unico, ben diversa dal 6-7 7-6 7-6 (senza l’ombra di un break) che in precedenza era servito a David Ferrer per fermare il cammino di Ivo Karlovic. Pur chiudendo con un saldo di – 10 fra vincenti (13) ed errori gratuiti (23), l'altoatesino non ha sfigurato, ma per avere qualche chance contro un avversario dal tennis simile al suo, ma più efficace, avrebbe dovuto ‘sporcare’ gli scambi il più possibile, nella speranza di mandare Berdych fuori giri. Non ci è riuscito, e le sue traiettorie piatte hanno fatto il solletico al campione ceco, superiore da ogni angolo del campo e libero di comandare a piacimento dall’inizio alla fine.
BERDYCH NEGA TRE OCCASIONI
Seguito in tribuna da coach Max Sartori e la figlia minore Federica, Seppi è presto stato costretto a inseguire in entrambi i set, e non ha mai dato l'impressione di poter rientrare. Ne ha pure avuto la possibilità, una nel primo set, quando sul 4-2 Berdych ha cancellato una palla-break con un servizio vincente, e due nel secondo. Dall’1-4 e 0-40 sul proprio servizio, Andreas ha approfittato di un attimo di distrazione del rivale, e grazie a un parziale di otto punti a uno si è guadagnato due occasioni per riportarsi sotto. Ma anche in questo caso Berdych gli ha chiuso la porta in faccia col servizio, e poi non ha più concesso nulla, prendendosi il successo una dozzina di punti più in là. “Sin qui è stata una settimana perfetta – ha evidenziato Tomas – e anche oggi ho disputato un buon match. Mi sento molto bene in campo, e questo per me è molto importante. Ma la settimana non è finita, domani mi attende un altro incontro impegnativo. Cercherò di recuperare e riposarmi il più possibile, per arrivare pronto alla battaglia con Ferrer, un avversario difficile che lotta su ogni punto”. Contro lo spagnolo, Berdych è in svantaggio per 7-5 nei precedenti ma ha vinto gli ultimi due, tre se si considera anche quello della scorsa settimana in Thailandia, conquistato in tre set. Alla luce del suo rendimento settimanale, è probabile che la striscia vincente si allunghi, permettendogli di arrivare a Melbourne con un prezioso titolo in tasca.
SEPPI RIPARTE DA SYDNEY
Prima di volare agli Australian Open, invece, Andreas Seppi farà tappa insieme a Fabio Fognini e Simone Bolelli all’Apia International di Sydney, un torneo che gli evoca sicuramente piacevoli ricordi, come la semifinale del 2006 (quando batté l’idolo di casa Lleyton Hewitt prima di arrendersi in tre set contro Igor Andreev) o quella di due anni fa, prologo del miglior risultato in carriera sul cemento di Melbourne. I tre match vinti negli Emirati gli saranno sicuramente d'aiuto per arrivare in Australia con la giusta carica, ma per provare a ripetersi Seppi dovrà migliorare il rendimento con la seconda palla di servizio, troppo tenera negli ultimi due match. Contro Dodig è bastato un modesto 38%, ma per giocarsela alla pari coi top player serve di più.
ATP DOHA – Semifinali
David Ferrer (SPA) b. Ivo Karlovic (CRO) 6-7 7-6 7-6
Tomas Berdych (CZE) b. Andreas Seppi (ITA) 6-2 6-3
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