La racchetta feticcio di Maria Sharapova e Thomas Berdych esce rinnovata con una grafica flashy e una maggiore propensione alla spinta. Ecco la nostra analisi.Di Corrado Erba – 13 gennaio 2015 ACQUISTA QUI La schedaHEAD Graphene XT Instinct MPLunghezza: 68,5 cmProfilo: 23-25-21 mmOvale: 100 polliciPeso: 315 grBilanciamento: 32,7 cmInerzia: 320Rigidità: 66Schema incordatura: 16×19 E’ un telaio particolare, con la grafica rimasta immutata per svariate stagioni (a parte un leggero sbuffo di bianco sulla testa blu scura: si diceva che Maria non amasse molto il cambio colori). Tuttavia, con questa nuova grafica, la modifica è totale. Il telaio prima era blu scuro, austero, rigido; ora è coloratissima, vivace, quasi abbagliante. Cosa è cambiato?A parte il discorso grafico che sarà molto apprezzato in US e Asia, probabilmente meno in Europa (fattore poco tecnico ma che ha la sua importanza), i dati tecnici sono rimasti sostanzialmente identici: un telaio dal piatto leggermente a goccia per 100 pollici di ovale. Un bilanciamento vicino ai 33 centimetri, 70 punti di rigidità, lunghezza tradizionale (68,5 cm), un profilo modestamente variabile (23-25-21) e uno schema di incordatura da 16 x 19, ormai un classico. Il graphene nella sua nuova versione XT permette di ridistribuire meglio le masse, offrendo (a parità di peso) maggior potenza e stabilità all’impatto (quindi precisione nella traiettoria). Il telaio è un filo più maneggevole, la rigidità immutata, ma sicuramente si avverte un’attitudine alla spinta più marcata e un grande confort. Non è un telaio per braccia nerborute intendiamoci, non una vera sparapalle (Maria l’ha sicuramente appesantita, Berdych ci ha messo sopra una vagonata di piombo), tanto che si rimane in difficoltà a sostenere scambi pesanti (da metà terza categoria in giù per intenderci) ma per un bell’agonista di quarta è la classica racchetta che regala soddisfazioni senza dover essere per forza al top. Precisa, discretamente potente, la palla si rimanda con agio e discreto spin, i tagli scivolano via senza fatica: è la racchetta ideale per il palleggiatore dai gesti classici e se fossi un maestro da 6/7 ore sul campo tutti i santi giorni, ci giocherei molto volentieri.Se con la versione precedente si sentiva una certa secchezza e la spinta era comunque controllata, questa aggiunge morbidezza e una certa permissività. Ovvio, non potete prendere a pallate l’avversario, ma per corteggiare graziosamente la palla con morbidi slice, è il telaio che fa per voi. A chi la consigliamoL’utente tipico resta quello che cerca facilità di gioco e manovrabilità. Il maestro di tennis, l’amatore a cui piace remare aggrappato alla riga di fondo, la signora che non vuole fare fatica ma divertirsi con le amiche, il doppista senior che ama folleggiare al volo senza sbagliare mai e senza arrendersi ai padelloni. La corda idealePer una racchetta così, la corda diventa importante e deve accoppiarsi perfettamente al giocatore/trice che la impugna. La palla non tende a scappare via, anche se la testa è piuttosto elastica, ecco dunque perché val la pena optare per un mono non troppo secco, pastoso come la nuova Head Lynx. In alternativa (anche per le signore) un buon ibrido, magari con budello sulle orizzontali. Giudizio finaleIl telaio è cambiato un pochino, orientandosi verso i giocatori agonisti “soft” e alle signore, con un impatto meno secco, una palla che pesa meno ma fila via più veloce. La Head probabilmente, anche osservando la grafica, ha lasciato agli agonisti puri le altre linee (la Prestige chiaramente, ma anche la Speed, la Radical e pure la Extreme), mentre la Instinct dovrebbe diventare la sede per i giocatori in miglioramento, per quelli che si divertono, per le signore della domenica mattina. Un target forse, lasciato un po’ scoperto dalla casa austriaca che ora, con questo ottimo prodotto, sembra interessata a riprenderlo in pieno. Test in laboratorio
Piatto da 100 pollici quadrati (ormai è la media), lunghezza tradizionale, profilo che svaria dai 21 ai 25 millimetri, peso 315 grammi incordata con bilanciamento vicino ai 33 centimetri e un grado di inerzia (quindi di attitudine alla spinta) interessante, soprattutto considerando l’estrema manovrabilità. Lo schema di incordatura è quel 16×19 che ormai ha soppiantato da qualche stagione il 18×20, diventato quasi anacronistico.
Test in campo
Francesca, 17 anni, classifica 4.3Fantastica. Punto primo: mi piace da morire. Punto secondo: picchio senza far fatica, la palla esce facile ma con buon controllo. Prende bene quel minimo di rotazione che imprimo ed è molto completa, perché la manovri facilmente da fondo come a rete e nel servizio. Magari fra un paio d’anni, se continuo a migliorare, passo a qualcosa di più tosto, ma per adesso ci gioco otto ore alla settimana senza aver problemi. Lorenzo, 43 anni, classifica 3.5Divertente, colori un po’ troppo vivaci per i miei gusti, non è il telaio che userei in partita, troppo “giocattolino” per i miei gusti. Però per palleggiare con mia moglie… Daniele 52, anni, classifica n.c.Bella! Per me che mi muovo poco, è facile, maneggevole, ha quasi lo stesso sweet spot del mio racchettone ma è più maneggevole. Adesso parto in vacanza e ci gioco tutti i giorni senza far fatica. Teresa, 34 anni, classifica 4.2Il colore è simpaticissimo, il telaio molto confortevole, sbaglio pochissimo, e la prendo perfino al volo. Rispetto alla Radical che ho ereditato da mio marito non c’è partita: adesso posso permettermi anche di seguire a rete il mio rovescio a due mani. La Giovanna domani non la vede. Michele, 48 anni, maestro FITQuest’anno come contratto sono passato a Head: stavo decidendo quale modello adottare e avevo ormai deciso per la Extreme quando mi hanno passato questa nuova Instinct. Confortevolissima, leggera, asseconda bene i miei movimenti classici e se voglio arrotare un po’ non faccio nessuna fatica, la palla esce bella profonda. Presa. Poi quando gioco le gare a squadre ripasso alla Speed Pro, sia chiaro. Corrado, 45 anni, classifica, 4.1A parte il colore orrendo, da americani riparati in Florida, il telaio è bello: stabile, spinge discretamente, nel senso che la palla esce veloce, anche se non molto pesante. Se pensassi di provarla per qualche torneo, la piomberei un pochino, qualche grammo di silicone nel manico, uno di questi nuovi mono-multi e via.
E’ un telaio particolare, con la grafica rimasta immutata per svariate stagioni (a parte un leggero sbuffo di bianco sulla testa blu scura: si diceva che Maria non amasse molto il cambio colori). Tuttavia, con questa nuova grafica, la modifica è totale. Il telaio prima era blu scuro, austero, rigido; ora è coloratissima, vivace, quasi abbagliante.
Cosa è cambiato?
A parte il discorso grafico che sarà molto apprezzato in US e Asia, probabilmente meno in Europa (fattore poco tecnico ma che ha la sua importanza), i dati tecnici sono rimasti sostanzialmente identici: un telaio dal piatto leggermente a goccia per 100 pollici di ovale. Un bilanciamento vicino ai 33 centimetri, 70 punti di rigidità, lunghezza tradizionale (68,5 cm), un profilo modestamente variabile (23-25-21) e uno schema di incordatura da 16 x 19, ormai un classico. Il graphene nella sua nuova versione XT permette di ridistribuire meglio le masse, offrendo (a parità di peso) maggior potenza e stabilità all’impatto (quindi precisione nella traiettoria). Il telaio è un filo più maneggevole, la rigidità immutata, ma sicuramente si avverte un’attitudine alla spinta più marcata e un grande confort. Non è un telaio per braccia nerborute intendiamoci, non una vera sparapalle (Maria l’ha sicuramente appesantita, Berdych ci ha messo sopra una vagonata di piombo), tanto che si rimane in difficoltà a sostenere scambi pesanti (da metà terza categoria in giù per intenderci) ma per un bell’agonista di quarta è la classica racchetta che regala soddisfazioni senza dover essere per forza al top. Precisa, discretamente potente, la palla si rimanda con agio e discreto spin, i tagli scivolano via senza fatica: è la racchetta ideale per il palleggiatore dai gesti classici e se fossi un maestro da 6/7 ore sul campo tutti i santi giorni, ci giocherei molto volentieri.
Se con la versione precedente si sentiva una certa secchezza e la spinta era comunque controllata, questa aggiunge morbidezza e una certa permissività. Ovvio, non potete prendere a pallate l’avversario, ma per corteggiare graziosamente la palla con morbidi slice, è il telaio che fa per voi.
A chi la consigliamo
L’utente tipico resta quello che cerca facilità di gioco e manovrabilità. Il maestro di tennis, l’amatore a cui piace remare aggrappato alla riga di fondo, la signora che non vuole fare fatica ma divertirsi con le amiche, il doppista senior che ama folleggiare al volo senza sbagliare mai e senza arrendersi ai padelloni.
La corda ideale
Per una racchetta così, la corda diventa importante e deve accoppiarsi perfettamente al giocatore/trice che la impugna. La palla non tende a scappare via, anche se la testa è piuttosto elastica, ecco dunque perché val la pena optare per un mono non troppo secco, pastoso come la nuova Head Lynx. In alternativa (anche per le signore) un buon ibrido, magari con budello sulle orizzontali.
Giudizio finale
Il telaio è cambiato un pochino, orientandosi verso i giocatori agonisti “soft” e alle signore, con un impatto meno secco, una palla che pesa meno ma fila via più veloce. La Head probabilmente, anche osservando la grafica, ha lasciato agli agonisti puri le altre linee (la Prestige chiaramente, ma anche la Speed, la Radical e pure la Extreme), mentre la Instinct dovrebbe diventare la sede per i giocatori in miglioramento, per quelli che si divertono, per le signore della domenica mattina. Un target forse, lasciato un po’ scoperto dalla casa austriaca che ora, con questo ottimo prodotto, sembra interessata a riprenderlo in pieno.
Test in laboratorio Piatto da 100 pollici quadrati (ormai è la media), lunghezza tradizionale, profilo che svaria dai 21 ai 25 millimetri, peso 315 grammi incordata con bilanciamento vicino ai 33 centimetri e un grado di inerzia (quindi di attitudine alla spinta) interessante, soprattutto considerando l’estrema manovrabilità. Lo schema di incordatura è quel 16×19 che ormai ha soppiantato da qualche stagione il 18×20, diventato quasi anacronistico.
Test in campo Francesca, 17 anni, classifica 4.3
Fantastica. Punto primo: mi piace da morire. Punto secondo: picchio senza far fatica, la palla esce facile ma con buon controllo. Prende bene quel minimo di rotazione che imprimo ed è molto completa, perché la manovri facilmente da fondo come a rete e nel servizio. Magari fra un paio d’anni, se continuo a migliorare, passo a qualcosa di più tosto, ma per adesso ci gioco otto ore alla settimana senza aver problemi.
Lorenzo, 43 anni, classifica 3.5
Divertente, colori un po’ troppo vivaci per i miei gusti, non è il telaio che userei in partita, troppo “giocattolino” per i miei gusti. Però per palleggiare con mia moglie…
Daniele 52, anni, classifica n.c.
Bella! Per me che mi muovo poco, è facile, maneggevole, ha quasi lo stesso sweet spot del mio racchettone ma è più maneggevole. Adesso parto in vacanza e ci gioco tutti i giorni senza far fatica.
Teresa, 34 anni, classifica 4.2
Il colore è simpaticissimo, il telaio molto confortevole, sbaglio pochissimo, e la prendo perfino al volo. Rispetto alla Radical che ho ereditato da mio marito non c’è partita: adesso posso permettermi anche di seguire a rete il mio rovescio a due mani. La Giovanna domani non la vede.
Michele, 48 anni, maestro FIT
Quest’anno come contratto sono passato a Head: stavo decidendo quale modello adottare e avevo ormai deciso per la Extreme quando mi hanno passato questa nuova Instinct. Confortevolissima, leggera, asseconda bene i miei movimenti classici e se voglio arrotare un po’ non faccio nessuna fatica, la palla esce bella profonda. Presa. Poi quando gioco le gare a squadre ripasso alla Speed Pro, sia chiaro.
Corrado, 45 anni, classifica, 4.1
A parte il colore orrendo, da americani riparati in Florida, il telaio è bello: stabile, spinge discretamente, nel senso che la palla esce veloce, anche se non molto pesante. Se pensassi di provarla per qualche torneo, la piomberei un pochino, qualche grammo di silicone nel manico, uno di questi nuovi mono-multi e via.
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