Inizia bene la difesa del titolo di Stan Wawrinka. Alla vigilia, quando gli avevano chiesto se avrebbe ripetuto l'impresa di 12 mesi fa, ha detto: "E' impossibile". Di sicuro ha giocato una buona partita contro Marsel Ilhan, numero 100 ATP. Per il turco (ma di origine uzbeka) era la 23esima partecipazione in uno Slam, ma ben 16 volte aveva perso nelle qualificazioni. Stan si è imposto con un netto 6-1 6-4 6-2, tirando 34 colpi vincenti e conservando energie preziose. Dalla sua parte, adesso, non c'è nemmeno Fabio Fognini. Il quarto di finale contro Kei Nishikori (ok contro Almagro) sembra molto vicino. Parte bene anche Novak Djokovic. Nell'ultimo match della sessione diurna sulla Rod Laver Arena, ha superato in tre set Aljaz Bedene (6-3 6-2 6-4 lo score). Il serbo non ha mai perso il servizio ed è stato implacabile con la prima, pur senza un bilancio straordinario tra vincenti ed errori gratuiti (30 a 29). Lo sloveno, già bravo a passare le qualificazioni, potrà tornare a Londra nella speranza di ottenere il prima possibile la cittadinanza britannica cui tiene molto, anche in chiave Coppa Davis. . Alla vigilia, quando gli avevano chiesto se avrebbe ripetuto l'impresa di 12 mesi fa, ha detto: "E' impossibile". Di sicuro ha giocato una buona partita contro Marsel Ilhan, numero 100 ATP. Per il turco (ma di origine uzbeka) era la 23esima partecipazione in uno Slam, ma ben 16 volte aveva perso nelle qualificazioni. Stan si è imposto con un netto 6-1 6-4 6-2, tirando 34 colpi vincenti e conservando energie preziose. Dalla sua parte, adesso, non c'è nemmeno Fabio Fognini. Il quarto di finale contro Kei Nishikori (ok contro Almagro) sembra molto vicino. Parte bene anche Novak Djokovic. Nell'ultimo match della sessione diurna sulla Rod Laver Arena, ha superato in tre set Aljaz Bedene (6-3 6-2 6-4 lo score). Il serbo non ha mai perso il servizio ed è stato implacabile con la prima, pur senza un bilancio straordinario tra vincenti ed errori gratuiti (30 a 29). Lo sloveno, già bravo a passare le qualificazioni, potrà tornare a Londra nella speranza di ottenere il prima possibile la cittadinanza britannica cui tiene molto, anche in chiave Coppa Davis.