Lo svizzero rimonta un set a Tomas Berdych prendendosi in Olanda il primo titolo in un ATP 500, ultima categoria che mancava al suo palmarès. Per Berdych seconda finale persa in poche settimane.E' durata un set e poco più la finale di Rotterdam di Tomas Berdych. E per un set e poco più si è rivisto il giocatore quasi perfetto, che ieri ha passeggiato allegramente sulle spoglie di Simon. Relegandolo al ruolo di sparring partner. Il ceco difende il titolo e il suo avversario è Stan Wawrkina, l'ha sconfitto nelle ultime 5 dispute. Eppure sin dai primi scambi pare non esserci partita. Lo svizzero arranca, fa fatica ad innescare il suo rovescio devastante, fa ancora più fatica al servizio. E si immola all'altare di un Tomas mai così propositivo. C'è equilibrio sino al 3 pari. Quando Stan, ancora spaesato e sotto pressione, concede la prima palla break, con qualche gratuito di troppo. Tomas ringrazia e si porta avanti. Il ceco chiude il set di lì a poco. Serve sul 5 a 4, si permette pure di annullare una palla break, ma poi innesca il servizio e chiude la prima frazione in poco meno di mezz'ora. Servizio che continua a funzionare alla grande anche nel secondo set, ma quando oramai siamo all'epilogo, all'improvviso, i ruoli si invertono. Siamo all'ottavo gioco. Tomas si inceppa alla battuta e concede i primi due punti al suo avversario. Cerca di recuperare, invano. Per Stan ci sono due palle break che possono riesumare l'incontro. La prima se ne va, annullata da un ace. La seconda è quella buona. Lo svizzero prende a pallate l'avversario e lo costringe ad affossare in rete un dritto. Stan serve ora per pareggiare i conti. E' ritornata in lui la fiducia dei giorni migliori e al secondo set point, con un dritto da applausi, rimanda i titoli di coda al terzo set.
PRIMO '500' PER WAWRINKA
Berdych serve per primo nel terzo set. E parte subito male, malissimo, sotto 0-30 e poi 30-40. Oltre al servizio, anche la buona sorte sembra averlo abbandonato. E' con un nastro fortunatissimo, infattti, che Stan ottiene subito il break, due minuti dopo aver vinto il secondo set. Un vero e proprio macigno sulla fiducia del ceco. Wawrinka viaggia ormai col pilota automatico. In completa trance agonistica, comincia a disegnare e insegnare tennis. Il meraviglioso passante di rovescio con cui ottiene un secondo break, nel quinto gioco, è da tramandare ai posteri. Potrebbe infierire, lo svizzero, e perde a sua volta il servzio. Ma è una distrazione da poco, la partita è saldamente nelle sue mani. E Berdych non ha lontanamente voglia di crederci. In qualche modo accorcia le distanze sul 3-5, annulla il primo match-point a Stan e rimanda la sentenza ricordandosi, per qualche istante, come sa servire. Ma sul 5-4, quando è ora di chiudere baracca e burattini, Stan non tradisce emozione alcuna. Chiude e ottiene la prima vittoria in questo torneo (oltre che il primo titolo in un '500'), la seconda del 2015 e la decima in carriera. Arriva Richard Krajicek, arrivano i saluti, i grazie, i baci, i ringraziamenti e gli abbracci. Per lo svizzero ricomincia la risalita in classifica: da lunedì scavalcherà proprio Tomas. Per il ceco un'altra finale persa, la sedicesima su 26. I miglioramenti sono evidenti, restano ancora dei limiti tattici. Chissà che non riesca a limarli in tempo per togliersi una soddisfazione che conta per davvero.
ATP 500 ROTTERDAM – FINALE
Stanislas Wawrinka (SUI) b. Tomas Berdych (CZE) 4-6 6-3 6-4
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