Ottima vincitrice a Doha, Lucie Safarova ha ammesso di aver avuto bisogno di anni per maturare e trovare la giusta solidità. "C'è voluto del tempo, ma spero che questo non sia un punto d'arrivo e che io possa ancora migliorare". Lo scorso anno ha raggiunto la sua prima semifinale Slam a Wimbledon, poi ha vinto la Fed Cup per la terza volta in quattro anni. Quest'anno è partita piano, ma a febbraio ha messo il turbo. "Il mio gioco è migliorato molto negli ultimi due anni – ha detto la Safarova – penso di aver fatto un ottimo lavoro con il mio coach Rob Steckley. La maturazione e la costanza hanno fatto il resto. Tutti i pezzi si sono messi insieme e negli ultimi due anni non ho avuto infortuni". Secondo Steckley, Lucie può acciuffare le prime 5. "E' entrata e uscita dalle prime 20, ma adesso è solo questione di crederci. Se ci crede e spinge duramente può raggiungere le top-10, forse anche le top-5. Non è mai stato un segreto che avesse le armi giuste".
Ottima vincitrice a Doha, Lucie Safarova ha ammesso di aver avuto bisogno di anni per maturare e trovare la giusta solidità. "C'è voluto del tempo, ma spero che questo non sia un punto d'arrivo e che io possa ancora migliorare". Lo scorso anno ha raggiunto la sua prima semifinale Slam a Wimbledon, poi ha vinto la Fed Cup per la terza volta in quattro anni. Quest'anno è partita piano, ma a febbraio ha messo il turbo. "Il mio gioco è migliorato molto negli ultimi due anni – ha detto la Safarova – penso di aver fatto un ottimo lavoro con il mio coach Rob Steckley. La maturazione e la costanza hanno fatto il resto. Tutti i pezzi si sono messi insieme e negli ultimi due anni non ho avuto infortuni". Secondo Steckley, Lucie può acciuffare le prime 5. "E' entrata e uscita dalle prime 20, ma adesso è solo questione di crederci. Se ci crede e spinge duramente può raggiungere le top-10, forse anche le top-5. Non è mai stato un segreto che avesse le armi giuste".