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Di Lorenzo Cazzaniga
A chi la consigliamo
A chi cerca una scarpa da running prestata al tennis. Super leggera, comodissima, non estremamente resistente, soprattutto sulla tomaia.
Ci sono gli adepti che comprano la misura 12 anche se calzano il 9.5. E’ l’effetto Roger Federer (il quale us auna misura in più perché i pro vestono sempre due calcini e il tape di protezione) che un paio d’anni fa ha ricevuto nella sua suite a Parigi Tinker Hatfield, il guru dei designer di scarpe Nike (tanto per gradire, ha disegnato diversi modelli delle Air Jordan, icona del baffo americano) per trovare una soluzione: “Voglio delle scarpe da running con le quali si può giocare a tennis”. Detto, fatto. La nuova versione di Vapor Tour non presenta grandi cambiamenti rispetto alla versione precedente. Piacciono per l’estrema leggerezza che si trasforma in comfort assoluto, sin dalla prima calzata, come chiesto da RF: “Non è facile cambiare scarpa dopo che ti sei abituato ad un certo modello per 2-3 anni. Però ogni volta che calzavo una scarpa da running mi chiedevo se si poteva avere lo stesso comfort anche con una da tennis, mantenendo però la stabilità laterale”. E così è stato.
Tanto mesh sulla tomaia (con un inserto in pelle nella versione clay per evitare che la terra rossa penetri nella scarpa) che la rende comoda, traspirante e flessibile (e, ahinoi, anche un tantino delicata: la resistenza non è la sua qualità principale, nonostante i rinforzi sulla punta e intorno alla zona mediale), il sistema Adaptive Fit, con dei fingers che si modellano sul piede quando si tirano i lacci, fasciando bene la calzata e rendendo sicura la corsa e soprattutto i cambi di direzione, sostenuti anche da un (necessario) rinforzo laterale.
La suola in gomma XDR è disponibile nelle versioni terra battuta o all court; la prima consente un maggior grip sul terreno, soprattutto se giocate su campi in rosso con poca terra dove si tende a scivolare troppo. In tutti gli altri casi, va benissimo la all court.
L’unità Zoom nell’intersuola in Phylon permette una buona ammortizzazione e spinta in termini di restituzione di energia.
La larghezza della calzata è media con un arco plantare leggermente più basso della media. Periodo di adattamento? Non scherziamo: una pantofola appena messa ai piedi.
Pesa 403 grammi per una misura 44,5. Il colore? Beh, tutta gialla…
Test in campo
Lorenzo, 43 anni, classifica 3.5
Se vi piacciono (come al sottoscritto) le superleggere, è la vostra scarpa. Comoda dal primo istante, ci si muove con grande agio e sorprendente sicurezza, anche negli spostamenti laterali. Non si può pretendere che siano super resistenti.
Claudio, 35 anni, classifica 4.2
La prima calzata è fondamentale. E, come direbbero a X-Factor, per me è… sì!!!
Paolo, 50 anni, classifica 4.2
Ho solo la preoccupazione che, non essendo in peso forma, non riescano a sostenermi. E’ pur vero che non le sollecito come un professionista ma ho comunque il timore che la tomaia non regga. Però, soprattutto d’estate, sono una meraviglia: traspiranti, comode, leggere.
Valerio, 25 anni, classifica 4.1
La scelta è facile: se ti piacciono super leggere, stile Gel Solution, allora sono ideali. Se cerchi un maggior supporto, soprattutto se giochi tanto sul cemento, oppure molto resistenti, meglio rivolgersi altrove.
Paolo, 36 anni, classifica 4.2
Le usa RF: punto e basta.
Cristiano, 17 anni, classifica 3.5
Il top, la scarpa di Roger. Peccato non riuscire a muoversi come lui. Però sono davvero belle, fashion e leggerissime. Ci si muove bene, hanno un buon grip anche sulla terra rossa e non ho avvertito problemi nella tenuta degli spostamenti laterali.