INDIAN WELLS – Subito eliminata la 'Leonessa', che prima rifila un bagel alla qualificata cinese Lin Zhu, poi si arrende 0-6 6-3 6-3. Rimonta vincente per Roberta Vinci contro la Gajdosova, mentre cade anche Karin Knapp.Con Venus Williams assente per i noti fatti del 2001, Francesca Schiavone era la più anziana in tabellone a Indian Wells: un’occasione interessante per provare ad attirare su di sé un po’ di attenzione. Invece, la milanese è incappata nella classica giornata storta, salutando all'esordio il BNP Paribas Open per mano della qualificata cinese Lin Zhu, 21enne numero 119 della classifica WTA, riemersa dopo un avvio da incubo sino allo 0-6 6-3 6-3 che le ha regalato la prima vittoria in un Premier Mandatory. Fa male, ma per la 'Leonessa' è un normale segno dell’età che avanza. Possono capitarle grandi match, ma anche sconfitte a suon di errori come quella odierna, senza un vero perché. Deve imparare ad accettare i sempre più frequenti periodi di difficoltà, per continuare a togliersi quelle soddisfazioni necessarie per andare avanti a quasi 35 anni. Oggi, dopo un primo set strappato in soli 22 minuti ma ampiamente condizionato dai 19 errori gratuiti (su 36 punti totali) dell’avversaria, l'azzurra ha faticato ad andar d’accordo con sé stessa, esprimendo a più riprese al coach Lorenzo Di Giovanni tutta la sua negatività. Dopo essere subito finita sotto nel secondo set, non ha più recuperato, mancando prima qualche occasione per non far scappare la rivale, e poi anche delle chance per riagguantarla. Solo sul 5-1 al terzo è arrivata una reazione: la sua immensa esperienza le ha suggerito di provarci comunque, vista la possibile paura di vincere della rivale, ma lo scatto d’orgoglio che l’ha portata ad alzare la traiettoria del diritto è arrivato troppo tardi. Quando sul 5-3 30-40 la sua risposta in back di rovescio è terminata di poco lunga, il finale ha preso la forma definitiva. Peccato, ma la sconfitta ci può stare. Anche se lei continua a voler dimostrare che l’età è solo un numero, 14 anni di fatiche in meno possono fare tanta differenza, anche con due turni di qualificazioni alle spalle.
 
L'ARBITRO SBAGLIA, LA ZHU FA FINTA DI NULLA
Ma le stagioni che passano hanno anche un lato positivo: sicuramente han saputo rendere l’azzurra una persona migliore. Difficilmente capiterà di vederla comportarsi come l’avversaria, protagonista sul finire del secondo set di un atteggiamento che non le fa una grande pubblicità. Sul punto che le ha dato il 6-3, ha recuperato una smorzata della Schiavone, ma il suo colpo ha rimbalzato prima nella sua metà campo, e poi è risultato vincente dall’altra parte. Lei se n’è accorta e stava tornando a fondocampo per giocare il punto successivo, il giudice di sedia invece ha preso una svista clamorosa, assegnandole il quindici. Esortata dalla Schiavone a dire la verità (“guarda che siamo in diretta tv, l’hai fatto o no?”), ha fatto finta di nulla, prendendosi il set grazie al regalo arbitrale e perdendo l’occasione per fare una bella figura. Rispetto al fair-play conta di più un buon diritto (nel suo caso buonissimo) ma la correttezza non guasta mai. Per carità, specialmente in quella situazione di punteggio sarebbero state in molte a negare la verità. Ma non è comunque una giustificazione, e rimane una macchia sulla miglior vittoria (sin qui) di una carriera che può diventare interessante. La Cina non ha trovato la nuova Li Na, ma comunque una giocatrice dal buon futuro, l’ultimo prodotto della generazione che ha già lanciato fra le top 100 Saisai Zheng e Qiang Wang. All’inizio dello scorso anno la Zhu era fuori dalle prime 500, ora sta iniziando a vincere con continuità nel circuito maggiore, e toglierà molto presto la terza cifra dal suo ranking. Intanto, al secondo turno proverà a dar seguito alla sua striscia positiva contro le italiane: a settembre a Guangzhou battè la Vinci, oggi si è ripetuta con la Schiavone, fra due giorni troverà Sara Errani.
 
PASSA ROBERTA VINCI, FUORI LA KNAPP
Mentre nello Stadio 3 la Schiavone si lasciava rimontare e superare dalla Zhu, la Vinci faceva lo stesso sul Campo 8 contro l’australiana Jarmila Gajdosova, brava a strapparle il primo set ma poi incapace di reggere il confronto negli altri due, contro una Vinci che pare aver superato il problema alla spalla che un paio di settimane fa l’ha obbligata al ritiro ad Acapulco. Incassato il 6-4 della rivale (che l’aveva battuta in tre dei quattro precedenti), la tarantina ha cambiato passo, partendo fortissimo in entrambi i set. Nel secondo è volata 5-0 e ha chiuso 6-1, nel terzo è salita sul 4-0, ha subito la piccola reazione della rivale, poi ha siglato il 6-2, prendendosi un meritato secondo turno contro Sabine Lisicki, mai affrontata in precedenza. La rimonta non è invece riuscita a Karin Knapp, sconfitta per 6-1 7-5 dalla belga Yanina Wickmayer. Dopo un primo set scivolato via molto velocemente, l’altoatesina ha dominato per lunghi tratti il secondo parziale, andando per due volte avanti di un break, ma in entrambi i casi si è lasciata riprendere con qualche errore di troppo, in primis col rovescio. Ha chiesto l’aiuto di coach Alessandro ‘Lallo’ Piccari (in tribuna col preparatore atletico Marco Panichi) per schiarirsi le idee, invece non solo ha fallito il tentativo di portare il match dalla propria parte, ma ha pure mancato un tie-break che pareva scontato. Salita 40-0 sul 5-6, ha perso cinque punti di fila con altrettanti errori, rimediando la terza sconfitta consecutiva al primo turno dopo quelle di Melbourne e Monterrey.
 
WTA PREMIER INDIAN WELLS – Primo turno:
Zhu Lin (CHN) b. Francesca Schiavone (ITA) 0-6 6-3 6-3
Roberta Vinci (ITA) b. Jarmila Gajdosova (AUS) 4-6 6-1 6-2
Yanina Wickmayer (BEL) b. Karin Knapp (ITA) 6-1 7-5