Roger Federer salterà il Masters 1000 di Miami. Impegnato a Indian Wells per il BNP Paribas Open, ha spiegato le ragioni della sua scelta (peraltro già avvenuta due anni fa). "La settimana tra Indian Wells e Miami rappresenta del tempo perso, almeno per me – ha detto – allora preferisco usarla per un po' di pausa, allenamento, e magari per giocare un altro torneo". In effetti quest'anno parteciperà al neonato ATP di Istanbul, probabilmente incassando un ottimo ingaggio. "Ho giocato Miami tante volte: per questo ho deciso di saltarlo e privilegiare Istanbul, dove non sono mai stato. Penso che sia un buon mix". Lo svizzero ha aggiunto di non avere nulla contro i tornei da 10 giorni. Tuttavia la pausa tra l'uno e l'altro può essere un problema. "Non sono un grande fan di questi tornei perchè rappresentano una perdita di tempo, ma sono cresciuto con questa tradizione. A marzo è l'unica che conosco". Ha poi aggiunto che la formula non cambierà perchè si tratta di eventi di successo, ben gestiti e organizzati. "Se un torneo va bene non c'è bisogno di cambiamenti". . Impegnato a Indian Wells per il BNP Paribas Open, ha spiegato le ragioni della sua scelta (peraltro già avvenuta due anni fa). "La settimana tra Indian Wells e Miami rappresenta del tempo perso, almeno per me – ha detto – allora preferisco usarla per un po' di pausa, allenamento, e magari per giocare un altro torneo". In effetti quest'anno parteciperà al neonato ATP di Istanbul, probabilmente incassando un ottimo ingaggio. "Ho giocato Miami tante volte: per questo ho deciso di saltarlo e privilegiare Istanbul, dove non sono mai stato. Penso che sia un buon mix". Lo svizzero ha aggiunto di non avere nulla contro i tornei da 10 giorni. Tuttavia la pausa tra l'uno e l'altro può essere un problema. "Non sono un grande fan di questi tornei perchè rappresentano una perdita di tempo, ma sono cresciuto con questa tradizione. A marzo è l'unica che conosco". Ha poi aggiunto che la formula non cambierà perchè si tratta di eventi di successo, ben gestiti e organizzati. "Se un torneo va bene non c'è bisogno di cambiamenti".